sabato, agosto 13, 2011

MANOVRA BIS: ANCORA TASSE E MOLTE MISURE SBAGLIATE (POCHE BUONE)

La manovra sarà di 45,5 miliardi (20 nel 2012 e il resto nel 2013).

Conterrà nuove tasse (in questi anni la pressione fiscale è aumentata e, quindi, si sono già messe le mani nelle tasche degli italiani) e molte misure sbagliate (qualcuna è buona).

Sulle pensioni viene anticipato al 2016 per le lavoratrici del settore privato l'aumento dell'età pensionabile che giungerà a 65 anni nel 2028. La misura è già stata adottata per le lavoratrici del settore pubblico e si aggiunge a quelle della finestra unica (che varrà anche per i lavoratori della scuola) e al posticipo dovuto all'aver legato il pensionamento all'aspettativa di vita dal 2013. Con questa misura (e quelle sulle pensioni della manovra di un mese fa) saranno sfavoriti i giovani che faticheranno ancora di più a trovare lavoro e, quindi, non porterà a nessuna crescita.

Vengono spostati e, quindi, in pratica aboliti le festività non religiose (25 aprile, 1 maggio e 2 giugno). Anche questa misura non favorisce la crescita. Riduce ancora la possibilità dei giovani di occuparsi e le ore lavorate in più andranno a scapito del turismo. Nel complesso ridurrà la crescita.

I dipendenti del pubblico impiego si vedranno liquidare il tfr dopo 24 mesi e non dopo 6 mesi come adesso. Penalizzerà i dipendenti pubblici con pochi vantaggi per lo Stato.

Vengono ridotti i fondi Fas sulla banda larga e per la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Crediamo che per questi due settori i fondi dovrebbero essere incrementati per favorire tecnologie moderne ed evitare disastri.

Saranno tagliati 445 parlamentari. Non riteniamo giusta questa misura. Se i padri fondatori della Repubblica hanno introdotto in Costituzione il numero dei Deputati e Senatori un motivo ci sarà ed è che un numero congruo di Parlamentari dovrebbe rendere più difficile la compravendita di voti. Equo, invece, è che saranno aboliti i doppi incarichi e introdotte nuove incompatibilità per parlamentari, sindaci e assessori, che dovrebbero concentrarsi sul bene pubblico e non sui loro interessi.

Dalle prossime elezioni saranno soppresse le Province con meno di 300000 abitanti (36 province dalla più grande Pistoia alla più piccola Ogliastra) e accorpati i comuni con meno di 1000 abitanti (poco meno di 1500 comuni). La misura ci sembra equa, ma si poteva anche fare di più.

Per due anni ci sarà un contributo del 5% per le eccedenze di reddito sopra i 90000€ e del 10% sopra i 150000€. Crediamo che si dovrebbe trovare un metodo per calcolare le imposte sulla base dei beni di lusso che si possiedono (auto, barche e altri beni di lusso). In tal modo si farebbe pagare anche chi non ha mai pagato o ha fatto il furbo.

La tassazione sui depositi bancari e postali scende al 20%  e sale la tassazione di pronti contro termine, obbligazioni, azioni, etf, fondi comuni (rimane al 12,5% quella dei titoli di Stato solo se si mantengono sino a scadenza). La misura è quella che ci soddisfa di più.

Si privatizzeranno i servizi pubblici locali. Noi siamo da sempre contrari alle privatizzazioni, che portano vantaggi solo a chi si compra i servizi e disservizi ai cittadini (vedi privatizzazioni di banche e Sip/Telecom).

Sarà aumentata la flessibilità sul mercato del lavoro con l'estensione erga omnes dei contratti aziendali che derogano a quelli nazionali con possibilità di derogare anche la legge. Noi siamo contrari alla flessibilità perchè al contrario di quello che si pensa riduce la produttività. Un lavoratore sicuro lavora con più diligenza e un lavoratore non flessibile lavora meglio, produce meglio ed evita di fare cose dannose per l'Azienda che gli vengono imposte pena il licenziamento o altro.

Il contante potrà essere utilizzato sino 2500€ e aumentano le sanzioni per chi non emette scontrino e fattura. La misura ci pare corretta per evitare evasione/elusione delle imposte.

Vengono introdotte una serie di liberalizzazioni (inizio attività, abolizione esame di Stato per commercialisti, possibilità di carriera per gli avvocati, pubblicità comparativa, servizi pubblici). Può darsi che le liberalizzazione portino ad un peggiormento dei servizi.

Aumenterà l'ires dal 6,5% al 10,5% e verrà applicata con ricavi superiori a 10 milioni anziche 25 milioni di euro.

A livello locale dal 2012 si potrà modificare l'Ici sulla seconda casa e l'addizionale irpef e verrà introdotta l'Imu.

2 commenti:

Alessandro Federico ha detto...

Secondo me il testo definitivo sarà anche parecchio diverso. Berlusconi si giocherà in Parlamento la sua ultima carta allargando a Casini e Fini e scaricando Tremonti. Ecco perchè non ha posto la fiducia.

PETRSALVATORE ha detto...

vedremo