venerdì, ottobre 31, 2014

RATING DAGONG: MIGLIORA OUTLOOK DI BELGIO, IRLANDA E ROMANIA. STABILE L'ALGERIA

L'agenzia di rating cinese Dagong ad ottobre ha analizzato quattro stati.

Ha migliorato l'outlook del Belgio, che ha un rating A+, da negativo a stabile.

Ha deciso di migliorare anche l'outlook dell'Irlanda, che ha rating BBB, da negativo a stabile.

Ha anche portato l'outlook della Romania da negativo a stabile (rating BB+)

Ha deciso di confermare il rating dell'Algeria a BBB- stabile.

Nei seguenti link trovi cosa diceva Dagong ad agosto e settembre: http://petsalvatore.blogspot.it/2014/09/ad-agosto-dagong-analizza-5-stati-tutti.html http://petsalvatore.blogspot.it/2014/10/per-dagong-norvegia-ok-peru-cosi-e-cosi.html.


giovedì, ottobre 30, 2014

A.S. ROMA: CONTINUIAMO A MONITORARLA

Dopo che un broker nostro amico ci ha detto di aver acquistato un po' di azioni della Roma, scommettendoci sopra, nonostante il grafico di lungo, medio e breve termine non sia buono, continuiamo a monitorare il titolo: http://petsalvatore.blogspot.it/2014/10/as-roma-la-sconfitta-brucia-anche-in.html.



Soffermandoci più attentamente sul grafico, abbiamo riscontrato che quest'anno i volumi sono cresciuti molto.

C'è, inoltre, questa buona notizia, che gli abbonamenti sono quasi ai livelli della Juventus: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-30/la-serie-perde-6percento-abbonati-crollano-lazio-napoli-e-milan-165631.shtml.

Abbiamo sempre sconsigliato ai piccoli risparmiatori  titoli di società sportive in Italia, ma siccome sappiamo che il tifoso è tifoso, diciamo che il titolo potrebbe essere preso in considerazione sopra 0,7€.

mercoledì, ottobre 29, 2014

ABBIAMO INCREMENTATO BUZZI RISPARMIO

Abbiamo acquistato altre 115 azioni Buzzi Unicem Risp al prezzo di 6,195€.

L'operazione è stata fatta per abbassare il prezzo di carico del titolo.

Come al solito diciamo che queste operazioni non sono da manuale e un conto è quello che facciamo un conto è quello che si dovrebbe fare.

domenica, ottobre 26, 2014

COMPRARE CASA OGGI IN ITALIA?

Un lettore ci ha telefonato chiedendoci un parere, ma non avendo tempo gli abbiamo detto di richiamarci.

Non avendolo più sentito rispondiamo da questo blog, in modo che la risposta possa essere utile a tutti.

Il lettore ci chiedeva se facesse bene a comprare una casa a 70000€ per affittarla con un rendimento del 6%.

Non abbiamo approfondito ulteriormente pensando che ci richiamasse.

Facendo quattro calcoli, abbiamo pensato che volesse affittarla a 350€ al mese.

Non sappiamo se il lettore ha tenuto in considerazione le spese per comprare l'immobile e quelle per mantenere questa proprietà. Se non ne ha tenuto conto il rendimento scenderebbe.

Bisogna, poi, dire che noi è da anni che diciamo che l'investimento in case non è sempre conveniente: http://petsalvatore.blogspot.it/2008/02/investire-in-casa-e-sempre-conveniente.html,

Nel 2010 dicemmo che chi aveva comprato casa nel 2007 non aveva fatto un buon affare: http://petsalvatore.blogspot.it/2010/03/chi-ha-acquistato-casa-dal-2007-non-ha.html,

Prima dicemmo di comprare solo la prima casa con uno sconto di almeno il 30%: http://petsalvatore.blogspot.it/2009/10/fatevi-fare-un-forte-sconto.html.

Oggi la situazione non è migliorata: http://www.corriere.it/economia/14_luglio_09/ancora-calo-prezzi-case-nomisma-19percento-picchi-pre-crisi-c2cffc32-0742-11e4-99f4-bbf372cd3a67.shtml.

Inoltre, non è detto che quel 6% lordo sia sicuro, considerato l'elevato rischio di morosità a seguito della drammatica situazione economica in Italia.

Con la riforma del job act aumenterà la precarietà e, quindi, la propensione delle banche a concedere mutui sarebbe minore. Saranno disposte, infatti, le banche a dare un mutuo a chi non ha le tutele dell'art. 18?

Visto tutte queste problematiche, in questo momento non faremmo un investimento in case fisiche in Italia, a meno che l'immobile non serva per viverci.

Potremmo considerare, invece, un investimento in etf real estate, ma non di certo in Italia.


giovedì, ottobre 09, 2014

lunedì, ottobre 06, 2014

A.S. ROMA: LA SCONFITTA BRUCIA ANCHE IN BORSA

La sconfitta della Roma con la Juventus, si fa sentire anche in Borsa.

I titoli azionari della società A.S. Roma, infatti, stanno perdendo il 2% .

Abbiamo sentito dei brokers che hanno scommesso qualche soldo su questo titolo.



Il grafico del titolo, tuttavia, si trova in un trand negativo di lungo, medio e breve periodo.

L'unico dato positivo è il rialzo dell'anno scorso che ha portato il titolo a quasi triplicare il suo valore.

Questo rialzo ha variato leggermente il grafico, nonostante il titolo si è subito riportato da 1,7€ a 0,66€ di oggi.

Anche i dati fondamentali non sono positivi.

Con l'eventuale vittoria del campionato le cose potrebbero migliorare, ma questa sconfitta non ci voleva.

C'è di buono che quest'anno la Roma avrebbe anche meritato di vincere la partita più importante dell'anno.

Vedremo cosa succederà da qui alla sfida di ritorno.

CON I FONDI PENSIONE SI PERDE

Nel convegno di cui abbiamo parlato in qualche post fa (http://petsalvatore.blogspot.it/2010/03/ancora-sui-fondi-pensione-ecco-perche-e.html), siamo intervenuti anche sui fondi pensione.

Abbiamo detto che non è vero che con i fondi pensioni si guadagna, ma, anzi, si perde.



Nel marzo del 2010 (http://petsalvatore.blogspot.it/2010/03/ancora-sui-fondi-pensione-ecco-perche-e.html), infatti, abbiamo contestato quanto scritto su Ilsole24ore.

Tra le altre cose in quell'articolo abbiamo detto che per pareggiare i soldi che si immettono nel fondo pensione bisognava arrivare sino a 96 anni.

Oggi che i nostri giovani andranno in pensione a quasi 70 anni i conti devono essere rifatti aggiungendo 10 anni.

In definitiva saranno veramente pochissimi a guadagnarci dai fondi pensione, ma la maggior parte di chi immette soldi in quei fondi non vedrà mai restituito ciò che ha investito.


domenica, ottobre 05, 2014

PER DAGONG NORVEGIA OK, PERU' COSI' E COSI'

Nel mese di settembre l'agenzia di rating cinese Dagong ha analizzato solo due stati: La Norvegia e il Perù.

Il rating della Norvegia viene mantenuto stabile al massimo livello AAA.

Il Perù, invece, mantiene il suo rating BBB+ ma l'outlook passa da positivo a stabile.

Entrambi gli stati hanno un rating migliore dell'Italia che è BBB- negativo.

Al seguente post trovate le analisi dell'agenzia di agosto: http://petsalvatore.blogspot.it/2014/09/ad-agosto-dagong-analizza-5-stati-tutti.html.

sabato, ottobre 04, 2014

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA VS REDDITO DI CITTADINANZA

Abbiamo partecipato a un dibattito sulle pensioni dove abbiamo imparato molte cose (sulla storia economica Inglese e Americana e sul pensiero di Keynes).

Due interventi ci hanno fatto decidere di intervenire anche a noi.



Nel primo si diceva che la cassa integrazione in deroga è un costo che deve essere pagato e, quindi, chi parlava aggiungeva che era scettico anche sul reddito di cittadinanza.

Noi abbiamo, invece, sostenuto che la cassa integrazione porta verso la mobilità e il licenziamento e, quindi, non solo questa misura è una spesa ma è anche negativa per l'economia, mentre il reddito di cittadinanza porta verso un nuovo lavoro ed è positivo per l'economia.

Chi, infatti, sa di perdere il lavoro non spende e risparmia, mentre chi sa che quando sarà costretto a perdere i soldi del reddito di cittadinanza avrà trovato un nuovo lavoro sarà più propenso a comprare perché ha un futuro davanti a se.

Il reddito di cittadinanza, quindi, è spesa sociale buona, mentre la cassa integrazione in deroga è cattiva.

La spesa sociale buona porta ad un aumento dell'occupazione e dei consumi e, quindi, al miglioramento dell'economia.

Per ogni euro di spesa sociale buona tagliata si perde un posto di lavoro, noi aggiungiamo che per ogni euro di spesa sociale buona che il governo stanzia, l'occupazione aumenta di un'unità.

venerdì, ottobre 03, 2014

ART. 18: UN'ALTRA MAZZATA ALL'ECONOMIA



Renzi vuole eliminare l'art18 (che riguarda i licenziamenti illegittimi, gli altri si sono sempre potuti fare) che è già stato pesantemente modificato dalla Fornero.

Non è che aumentando la possibilità di licenziare, aumenta l'occupazione?

Bisogna, poi, dire che se solo sette milioni di lavoratori hanno la tutela dell'art. 18, non si fa un bel servizio se lo si toglie anche a questi dipendenti.

Sarebbe molto meglio che tale tutela fosse estesa anche a chi non ce l'ha.

Le riforme sono quelle, infatti, che aumentano i diritti, mentre le controriforme, che riportano indietro nel tempo, quelle che li tolgono.

Un'altra considerazione da fare è che aumentando la precarietà e la paura di essere licenziati, non si fa un bel servizio all'economia.

Infatti, chi si trova in tale situazione tende a risparmiare per l'incertezza del futuro e non spende.

Così le industrie non vendono e i dati economici del nostro Paese tenderanno a peggiorare ulteriormente.