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lunedì, gennaio 04, 2021

Il caso del Nikkei: discesa da decenni

 Il Nikkei è un vero e caso.

Non è vero che le borse dei Paesi più sviluppati fanno guadagnare sempre e comunque.

Chi avesse investito nell'indice giapponese a gennaio 1990 sarebbe ancora in forte perdita.

Il nostro investitore starebbe ancora perdendo oltre il 40%.

Il Nikkei era arrivato  a circa 39000 punti in quel periodo: grafico Nikkei.

Nel Febbraio 2009 invece era caduto a circa 7500 punti.

Di buono c'è che da allora l'indice sta reagendo e in oltre 10 anni è più che triplicato.

Una resistenza di breve si ha a 24150 punti, uno più importante a 28000 punti per raggiungere di nuovo il massimo storico.

I supporti più importanti sono a 19000 punti e 15500 punti.

L'indice sembra ben impostato anche perché se si allarga ancora di più l'orizzonte temporale l'indice è in trand positivo di periodo strategico.

venerdì, gennaio 29, 2016

GIAPPONE: CHE MISURE USA PER USCIRE DALLA CRISI?

Il Giappone decide di mandare in negativo gli interessi degli istituti finanziari presso la Banca Centrale,

Sto vizio di favorire gli istituti privati per danneggiare quelli pubblici non lo riusciamo proprio a capire.

Il Giappone è stato il primo Paese ad andare in crisi di lungo periodo.

Pensate che il Nikkei è negativo dal 1990.

Per fare un esempio l'indice italiano nel lungo periodo solo dal 2000 (se così si può dire).

Se pensano che queste misure miglioreranno l'economia nipponica non ci sono proprio.

Anzi pensiamo che se oggi le borse hanno festeggiato, nel lungo periodo questa misura "geniale" potrebbe essere deleteria per il Nikkei