Il Fiscal compact entrerà in vigore, se verrà ratificato da 12 degli Stati membri dell'euro, il 1/1/2013.
Il fiscal compact comporta che gli Stati dovranno avere un deficit strutturale non superiore all'1% (0,5% per chi ha un debito superiore al 60%).
I Paesi con debito superiore al 60%, lo dovranno ridurre entro 20 anni, al ritmo di 1/20 all'anno.
L'Italia che ha un debito superiore al 120%, dovrà ridurre il suo debito di oltre il 3% all'anno.
Dato che il nostro debito è di circa 2000 miliardi di euro, la riduzione del debito dovrà essere di circa 60 miliardi all'anno.
Ogni anno, quindi, ci dovranno essere manovre o privatizzazioni per 60 miliardi.
La cosa comica è che la Germania non sta trovando l'accordo sulla sua ratifica (http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_13062012_1604_294179156.html), mentre l'Italia è già pronta a ratificarlo (http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL5E8H6A8Y20120606).
Il Fiscal compact è già stato ratificato da Grecia, Portogallo, Slovenia, Romania, Polonia, Svezia, Danimarca, Irlanda e Lettonia).
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