venerdì, dicembre 30, 2005

LE AZIONI PER IL 2006


Terrei buono il portfolio di Felice (vedi post di settimana scorsa) e apporterei alcune modifiche.

Venderei Cremonini al prezzo di 2.0240.

Otterrei così una plusvalenza lorda del 6.52%.

Il 6.52% di 1500 euro è pari a 97.80 euro.

Acquisterei Acea, Linificio, Pirelli R.E. e San Paolo IMI rispettivamente al prezzo di 8.395, 3.024, 46.05 e 13.201

Il portafoglio sarebbe, così, composto da 26 titoli (Acea, Asm Brescia, Astaldi, BB biotech, Banca Pop. Milano, Brembo, Buzzi Unicem r.,CDC, Credem, Enel, Emak, Ergo prev., Fondiaria Sai r., Italcementi r., Linificio, Milano Ass., Navigaz. Montanari, Pirelli R.E.,Premafin, Premuda, S. Paolo IMI, Snam Rete Gas, Sogefi, STM, Unicredito, Unipol).


Se, invece, si volesse partire con un nuovo portafoglio (lo chiameremo Felice 2), si potrebbero acquistare gli stessi titoli, eccetto Banca Popolare di Milano, Enel e Unipol.

Il numero di azioni diventerebbe, così, 23.

Per gran parte dei titoli, si dovrebbe spendere 1500 euro.

Per quanto riguarda BB Biotech, CDC, Ergo Previdenza, Fondiaria Sai r. e Unicredito, se ne dovrebbero comprare per un controvalore pari a 1000 euro.

La spesa, per chi dovesse acquistare l’intero portfolio, sarebbe di 32000 euro

giovedì, dicembre 29, 2005

INSIEME A TIM COMPRAI BENI STABILI



Lo stesso giorno in cui acquistai T.I.M. , comprai anche Beni Stabili.

Scelsi le due azioni per gli stessi motivi ed esse si comportarono quasi allo stesso modo.

Acquistai 1000 azioni al prezzo di 0.48 euro per una spesa complessiva (comprese le spese) di 490 euro.

Il titolo, come T.I.M. i primi mesi scese sino al valore di 0.365 euro.

Con la ripresa dell’indice generale, il titolo salì.

L’ascesa di Beni Stabili fu più repentina di quella di T.I.M.

Rivendetti, così, a quasi un anno di distanza (il 03/12/2003), il titolo al prezzo di 0.53 euro.

Il guadagno lordo (compreso il dividendo) fu del 17.07%, mentre quello netto (sottratte le spese di compravendita e gestione) del 12.47%.

Come mi comportai con questa azione?

Nell’acquisto,abbastanza bene, perché il titolo aveva buoni fondamentali,anche se il momento non era il più adatto per investire in azioni.

Nella vendita, come costante nelle prime mie operazioni societarie, non riflettendo con calma.

Il titolo, infatti, per l’analisi tecnica non aveva dato alcun segnale di ribasso.

Beni Stabili, oggi, quota 0.8191, ma ha raggiunto un massimo di 0.935 e, inoltre, ha distribuito due dividendi.

In quel periodo ero, però, convinto che si dovesse vendere raggiunto il guadagno di circa il 10%.

mercoledì, dicembre 28, 2005

FINISCE LA PRIMA LETTERA E SI COMINCIA CON LA B


AZIMUT è una società specializzata nella gestione del risparmio, che tramite promotori finanziari offre anche assistenza personalizzata per la costruzione del portafoglio a privati, banche , assicurazioni e industrie.

L’azione è in ascesa dall’agosto 2004, poco dopo la quotazione.

Ha un p/e negativo, ma ha distribuito un dividendo yield dello 0.76%.

Ha una capitalizzazione di 926 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE . Ieri quotava 6.548 euro.


BANCA ANTONVENETA è nata dalla fusione di Banca Antoniana e Banca Popolare Veneta. E’ uno dei maggiori gruppi bancari italiani con più di 1000 sportelli.

Il titolo sale dal dicembre 2002..

Ha un p/u di 28.7 e ha distribuito un dividendo yield del 1.7%.

Possiede una capitalizzazione 8114 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 26.26 euro.


BANCA BILBAO V. è un gruppo multinazionale di servizi finanziari con 91000 impiegati e oltre un milione di azionisti in 32 Paesi.

L’azione sale dal marzo 2003 quando valeva 7.3 euro, ma non ha ancora superato il suo massimo storico di 17.55 euro.

Il suo prezzo/utili è di 21.62, mentre il dividendo yield è dello 0.76%.

La sua capitalizzazione è di 48209 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 15.068 euro.


BANCA CARIFIRENZE è una banca che fornisce un servizio completo sia alle aziende sia hai privati. Ha una partecipazione del 50% in Findomestic, che si occupa di credito al consumo.

Il titolo è in salita dall’ottobre 2001.

Ha un p/e di 27.6 e ha distribuito un dividendo yield del 2.09%.

Capitalizza 2855 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 2.484 euro.


BANCA CARIGE è un gruppo che si occupa del settore bancario, finanziario, previdenziale ed assicurativo e possiede poco meno di 500 sportelli bancari.

L’azione ordinaria sale da molti anni, la risparmio dal dicembre 2002.
.
L’ordinarie hanno un p/e di 35.53, mentre la risparmio di 51.74.

Hanno distribuito un dividendo yield rispettivamente del 2.25%. e del 1.96%.

Possiedono una capitalizzazione rispettivamente di 3131 e 737 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE entrambe le azioni. Ieri quotavano: 3.218 euro le ordinarie e 4.697 le risparmio.

martedì, dicembre 27, 2005

UN ALTRO ETF SI AGGIUNGE AL NOSTRO PORTAFOGLIO



Oggi aggiungiamo al nostro portafoglio, l’Etf: IShares Euro Corporate Bond.

E’ un fondo Etf composto da obbligazioni corporate, cioè di aziende.

Tratta solo obbligazioni in euro, non soggette, quindi, al rischio cambio e molto liquide.

Si occupa solamente di aziende, che hanno come minimo rating “investment grade”.

Come tutti i fondi Etf, non ha commissioni di entrata e uscita ed è vendibile,come le azioni, in qualsiasi momento di mercato aperto.

Le commissioni di gestione sono dello 0.20% annue.

Trattandosi di un fondo etf , possiamo raggiungere il limite massimo di spesa consigliato (1500 euro).

Siccome il prezzo odierno è circa 126 euro, se ne possono acquistare anche 12 quota.

La minima spesa è, comunque, pari ad una quota. Oggi circa 126 euro.

venerdì, dicembre 23, 2005

IL PORTFOLIO DI FELICE



Il mio amico Felice giusto un anno fa mi chiese di indicargli qualche titolo per investire un certo capitale.

Non mi sembrava giusto indicargliene qualcuno, è preparai un portafoglio con 23 titoli:
Asm Brescia quotava 2.537 ora quota 2.553+ dividendo 0.100=2.653 variazione + 4.57
Astaldi quotava 3.134 ora quota 5.091+ dividendo 0.075=5.166 variazione + 64.83
BB Biotech quotava 49.230 ora quota 50.91+ dividendo 2.40=53.31 variazione + 8.28
B.P. Milano quotava 6.293 ora quota 9.546+ dividendo 0.275=9.821 variazione + 56.02
Brembo quotava 5.460 ora quota 6.368+ dividendo 0.180=6.548 variazione + 19.92
Buzzi U. r. quotava 7.525 ora quota 9.248+ dividendo 0.314=9.562 variazione + 27.06
CDC quotava 10.151 ora quota 9.126+ dividendo 0.560=9.686 variazione - 4.58
Cremonini quotava 1.900 ora quota 2.094+ dividendo 0.061=2.151 variazione +13.21
Credem quotava 7.135 ora quota 9.542+ dividendo 0.250=9.792 variazione + 33.22
Enel quotava 7.157 ora quota 6.792+ dividendi 0.550=7.342 variazione + 2.66
Emak quotava 3.721 ora quota 4.799+ dividendo 0.145=4.944 variazione + 32.86
Ergo previd. quotava 4.242 ora quota 5.198+ dividendo 0.174=5.372 variazione + 26.66
Fond. Sai r. quotava 13.040 ora quota 21.14+ dividendo 0.802=21.942 variazione + 68.26
Italcementi r. quotava 8.268 ora quota 10.649+ dividendo 0.33=10.979 variazione + 32.79
Milano Ass. quotava 4.083 ora quota 5.725+ dividendo 0.260=5.985 variazione + 46.58
Nav. Montanari quotava 2.396 ora quota 2.983+ dividendo 0.080=3.063 variazione + 27.83
Premafin quotava 1.221 ora quota 2.031+ dividendo 0.010=2.041 variazione + 67.15
Premuda quotava 1.376 ora quota 1.694+ dividendo 0.060=1.754 variazione + 27.47
Snam Rete Gas quotava 4.252 ora quota 3.515+ dividendi 1.200=4.715 variazione + 10.88
Sogefi quotava 3.402 ora quota 4.283+ dividendo 0.160=4.443 variazione + 30.59
STM quotava 14.583 ora quota 15.486+ dividendo 0.12=15.606 variazione + 7.01
Unicredito quotava 4.203 ora quota 5.75+ dividendo 0.205=5.955 variazione + 41.68
Unipol quotava 3.345 ora quota 2.354+ dividendo 0.140=2.494 variazione – 24.44

Mibtel quotava 23067 ora quota 26843+dividendo 575=27419 variazione + 18.86

Se Felice avesse seguito il consiglio avrebbe avuto un guadagno del 26.94% e avrebbe battuto l’indice generale del 42.84%.

Tale guadagno sarebbe leggermente superiore se avesse aderito all’aumento di capitale Unipol.

giovedì, dicembre 22, 2005

LA COMPRAVENDITA DI TIM



Il mio terzo acquisto fu T.I.M.

Fu acquistata due mesi dopo le mie prime due azioni (il 17/12/2002) e con il mercato ancora in fase orso (= ribasso).

Acquistai 100 azioni al prezzo di 4,7 euro che con le spese faceva 480 euro.

Ne comprai una quantità vicina ai miei parametri perchè mi ero informato bene sul bilancio e sui fondamentali del titolo.

Non ne acquistai di più, perchè l'azione stava scendendo insieme all'indice generale.

Ero convinto che il trend a breve sarebbe cambiato.

Infatti tre mesi dopo l'indice generale cominciò a salire.

T.I.M. in un primo momento scese fino a 3.56 euro, ma non vendetti, perchè credevo, che dati i buoni fondamentali, prima o poi avrei avuto ragione.

Poi, cominciò a salire, ma lentamente, forse si aspettava la notizia che avrebbe dovuto venire.

Infine, fu annunciata un O.P.A.S. da parte di Telecom Italia al prezzo di 5,6 euro e l'azione salì vorticosamente per portarsi verso tale prezzo.

Naturalmente aderii all'offerta, anche se non ero d'accordo con l'operazione.

L'offerta, infatti, non fu fatta a favore dei piccoli risparmiatori, perchè in cambio di una delle migliori società quotate veniva data una società con molti debiti.

Considerate le possibilità e il guadagno ottenuto, anche se avevo preso in considerazione l'idea di tenere il titolo per molti anni, aderii.

Il guadagno netto fu del 20.78% (compreso i dividendi), mentre quello lordo (sottratte le spese di acquisto e gestione) fu del 18.96%.

Per le offerte pubbliche (O.P.A. o O.P.A.S.) non si hanno spese di vendita.

Naturalmente l'operazione non era tutta in contanti, così, mi rimasero sul groppone 7 azioni T.I.M. che diventarono 12 Telecom Italia.

Come mi comportai con il titolo?

Nell'acquisto bene perchè avevo scelto una delle migliori due azioni del listino principale.

Nella vendita, viste le possibilità, egregiamente perchè, in seguito, l'oggetto dello scambio perse valore.

mercoledì, dicembre 21, 2005

CONSIDERAZIONI


Mai vendere o comprare titoli o altri strumenti finanziari al meglio, cioè senza limite di prezzo. Potrebbe essere pericoloso soprattutto per azioni con pochi scambi. Sempre, quindi, dare un valore alle nostre operazioni di compravendita.

I nostri consigli valgono per il medio-lungo termine, cioè per un periodo uguale o superiore a due anni e se in quell'arco di tempo non vi sono notizie importanti per la società.

Nessuno, nel breve periodo, ha la sfera di cristallo.

Nel breve termine, il titolo più sano dal punto di vista fondamentale può perdere il 30/40%, mentre il meno in salute puo’ guadagnare anche di più.

Stop loss è lo stop alle perdite, cioè è una tecnica per limitare le perdite.

Le holding sono un’insieme di società partecipate. Vengono costituite per migliorare la gestione e diminuire la pressione fiscale all’interno di uno stesso gruppo.

Start up sono nuove aziende, che normalmente hanno grandi debiti e sono ben lungi dal raggiungere il pareggio di bilancio

Black list è la lista nera della borsa italiana. Le società, incluse in essa, hanno l’obbligo di informazione mensile al Mercato.

Debt/equity è il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi. Esprime l’indebitamento di una società e non dovrebbe essere superiore all’unità.

Post è una pagina di questo blog.

martedì, dicembre 20, 2005

ALTRE AZIENDE CON LA LETTERA A



ART'E' è una società di marketing che avvicina l'artista al pubblico, realizzando e proponendo importanti opere italiane e straniere a tiratura limitata.

Il titolo è in discesa dalla quotazione quando valeva 65 euro.

Ha un p/u negativo e non distribuisce dividendi.

Ha una capitalizzazione di 40.5 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE. Ieri quotava 11.341 euro.

ASM S.p.A. è una multiutility che si occupa di: energia elettrica, gas, acqua, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, ambiente e telecomunicazioni.

L'azione è in ascesa dall'agosto 2003.

Ha un p/e di circa 17,5 e ha distribuito un dividendo yield che si avvicina al 4%.

Capitalizza 1960 milioni di euro.

Il consiglio è ACQUISTARE. Ieri quotava 2.531 euro.

ASTALDI è la seconda società di costruzioni italiana per dimensioni. Si occupa di: ferrovie e metropolitane; strade e autostrade; aeroporti e porti; ponti, viadotti e tunnel; lavori idraulici e idrelettrici; complessi di edilizia civile e industriale.

Il titolo sale dal febbraio 2003, quando valeva 1.55 euro.

Ha un p/u di 17 e ha distribuito un dividendo yield dell'1,5%.

Possiede una capitalizzazione di 495 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 5.03 euro.

AUTOGRILL è il primo operatore al mondo nei servizi di ristoro al viaggiatore e il terzo nella ristorazione commerciale moderna. Opera in 16 Paesi con oltre 4000 punti vendita.

L'azione è in fase laterale dall'agosto 99.

Ha un p/e di 31 e ha distribuito un dividendo yield di circa l'1.7%.

Ha una capitalizzazione di 2939 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE. Ieri quotava 11.553 euro.

AUTOSTRADA TO-MI è una holding operante nel settore autostradale, gestendo 500km tramite società controllate e ulteriori 500km tramite la collegata SIAS.

Il titolo è in ascesa da numerosi anni.

Ha un p/u di 13.5 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.

Capitalizza 1411 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 16.038 euro.

AUTOSTRADE gestisce la più estesa rete autostradale europea a pedaggio. E' presente anche negli U.S.A.

L'azione sale da anni.

Ha un p/e di 26 e ha distribuito un dividendo yield del 2.5%.

Possiede una capitalizzazione di 11.760 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE per i debiti troppo elevati, pur non essendo una start up. Ieri quotava 20.57 euro.

lunedì, dicembre 19, 2005

OGGI CONSIGLIAMO BB BIOTECH



Al nostro portafoglio viene aggiunto BB Biotech.

E' un azione del nuovo mercato e appartiene al Techstar.

Valgono, perciò, le considerazioni fatte settimana scorsa per CDC.

E' una società d'investimenti, quotata a Zurigo, Francoforte e Milano, che detiene partecipazioni in società che svolgono ricerca, commercializzazione e sviluppo di nuovi farmaci.

Il titolo recentemente ha rotto la resistenza a 49 euro, per poi rimbalzare di nuovo verso il prezzo di 49 euro, che ora è diventato supporto.

Ha un p/e di circa 8,5.

Ha distribuito un dividendo di 2,4 euro.

Per calcolare il dividendo yield bisogna tenere conto della doppia imposizione da parte dello Stato Svizzero e Italiano e, come abbiamo già detto, per un piccolo risparmiatore non è conveniente mettere in pratica la procedura di rimborso.

Capitalizza 1269 milioni di euro.

Se ne consiglia l'acquisto al prezzo di 49/50 euro.

venerdì, dicembre 16, 2005

APPROFONDIMENTO DI ACTELIOS


Mi è stato chiesto di eseguire un'analisi più accurata sul titolo Actelios.

Le ultime notizie sul titolo sono: che delle società controllate e partecipate hanno firmato delle lettere di impegno per la più importante operazione di finanziamento in Italia, riguardante la produzione di energia rinnovabile, del valore di 1 miliardo di euro. Il finanziamento servirà a diminuire l'emergenza rifiuti in Sicilia.

Il titolo, comunque, nell'ultimo anno ha corso molto e il suo prezzo già incorpora questa notizia.

L'azione, oltre ad avere un p/e elevato, ha anche un debt/equity che va ben oltre l'unità. Ciò significa che il rischio default ha una maggiore probabilità di avvenire.

Ecco perchè il nostro consiglio è NON ACQUISTARE.

Chi possiede l'azione può mantenerla, pechè nel breve la speculazione la può fare da padrona, ache se credo che si assisterà a una lunga fase laterale.

Chi, invece, non lo possiede, è bene che se ne stia alla larga.

I conti, secondo il mio pensiero, si fanno sempre per un periodo di tempo maggiore o uguale a 2 anni.

giovedì, dicembre 15, 2005

IL MIO SECONDO TITOLO


Il secondo titolo che acquistai, fu Cirio finanziaria.

Fu comprato lo stesso giorno di Snam Rete Gas e per gli stessi motivi, tenendo, quindi, conto solo dell'analisi tecnica e non di quella fondamentale.

Ne acquistai una quantità minima, perchè il titolo aveva un p/u negativo.

Rivendetti l'azione il 27/11/2002 a poco più di un mese dall'acquisto.

Il prezzo di acquisto e di vendita furono rispettivamente 0.188 e 0.24.

Il guadagno lordo fu del 21.67%, mentre quello netto del 10.46%.

La così grande differenza tra guadagno netto e lordo fu dovuta alla esigua cifra comprata, ben al di sotto di 500 euro.

Acquistai meno di quello che le mie teorie mi consigliavano, perchè: non avevo esperienze reali, ma solo virtuali di compravendite azionarie; il mercato era in fase di ribasso; conoscevo poco dell'analisi fondamentale del titolo.

La paura si dimostrò fondata.

Comprai, infatti, tale titolo poco prima del suo crack, dovuto al mancato rimborso di bond.

Quando la società andò in default, mentre le azioni continuarono a rimanere in circolazione, le obbligazione diventarono carta straccia, perchè invendibili.

Le azioni, prima, scesero al valore di 0.14 euro, mentre, poi, si scatenò una speculazione, che le portò a 0.25 euro.

Il giorno che i titoli toccarono il minimo, diedi un ordine di vendita a 0.14 euro, ma non trovai il compratore.

Diedi quell'ordine in perdita, perchè fui consapevole che se il titolo fosse stato sospeso a tempo indeterminato, avrei perso tutto il capitale investito su quell'azione.

Il non essere riuscito a venderlo fu una fortuna, perchè mi fece rientrare nella fase speculativa del titolo e, così, riuscii a rivenderlo al prezzo di 0.24 euro, ottenendo una plusvalenza.

Fui orgoglioso del mio operato, anche se il giorno successivo, l'azione salì a 0.25 euro, ma non tutti trovarono il compratore.

Qualche giorno dopo, inoltre, Cirio fu sospesa a tempo indeterminato e la società fallì.

Come mi comportai con questo titolo?

Male per averlo acquistato e bene nella fase di vendita.

La sua vicenda, inoltre, mi fece conoscere un'altro titolo (La Doria), che come vedremo in un prossimo post, acquistai e vendetti in sole ventiquattr'ore.

L'esperienza con Cirio mi convinse dell'importanza dell'analisi fondamentale e dello studio del bilancio.

mercoledì, dicembre 14, 2005

LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE, DELLE MINUSVALENZE E DEI DIVIDENDI



Una plusvalenza è la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di un titolo, quando questo valore è positivo.

Se la differenza tra i due prezzi è negativa, invece, si ha una minusvalenza.

Il capital gain è la differenza tra tutte le plusvalenze e tutte le minusvalenze che si hanno nella compravendita dei titoli.

Sul capital gain grava un'imposta del 12.5%.

Le modalità di pagamento dell'imposta variano in base ai tre regimi di risparmio:

1) della dichiarazione;

2) di risparmio amministrato;

3) di risparmio gestito.

Nel primo caso il risparmiatore provvede sia agli investimenti sia agli adempimenti fiscali.

Nel secondo il risparmiatore provvede agli investimenti e la Banca o la Sim fa da sostituto d'imposta.

Nel terzo caso la banca o la Sim fa le veci del risparmiatore sia per gli investimenti sia per gli adempimenti fiscali.

A noi interessa solo il secondo regime, perchè il primo non è nè comodo nè vantaggioso per un piccolo risparmiatore, metre il terzo viene utilizzato da chi compra fondi comuni di investimento.

Nel risparmio amministrato la banca o la Sim preleva l'imposta sulla plusvalenza derivante dalla vendita di azioni o fondi ETF e la versa allo Stato.

Se, invece, da tali operazioni si hanno delle minusvalenze, queste possono essere compensate con plusvalenze successive. Le imposte già pagate non possono essere compensate.

Le minusvalenze possono essere compensate entro quattro anni.

Anche sul dividendo (vedi un post precedente), per le partecipazioni non qualificate, grava un'imposta del 12.5%.

In teoria, ciò vale anche per le società che distribuiscono dividendi in valuta estera.

In realtà, si ha una doppia tassazione.

Lo Stato estero preleva una ritenuta fiscale in base alle sue leggi e lo Stato italiano, sul rimanente netto, un'imposta del 12.5%.

Le imposte pagate all'estero potrebbe essere recuperate, ma, per piccole somme, non è conveniente mettere in moto tale procedura.

In Italia solo tre società distribuiscono dividendi in valuta straniera. Sono BB Biotech in Franchi svizzeri, Tenaris e Smicroelectronycs in dollari USA.

martedì, dicembre 13, 2005

DA ALITALIA AD ARQUATI



ALITALIA è una compagnia aerea che trasporta passeggeri e merci. E’ composta da 11 società che operano nelle attività tipiche di una compagnia area e in quelle strettamente connesse.

Il titolo è in caduta libera da anni. Pensate che il 20 settembre 2005 valeva 7.57 euro. Fa parte, inoltre, della black list della borsa italiana.

Ha un p/e negativo e non ha distribuito dividendi.

Possiede una capitalizzazione di 127 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE, anche se potrebbe avere un rimbalzo dopo le forti perdite degli ultimi mesi. Ieri quotava 0.9897.


ALLEANZA è una società assicurativa del gruppo Generali, specializzata nel ramo vita e fondata a Genova nel 1898.

Il titolo sale dall’ottobre 2002, ma nel novembre 2000 valeva 18.4 euro.

Ha un p/u di poco inferiore a 22 e ha distribuito un dividendo yield superiore al 3.5%.

La sua capitalizzazione è di 8454 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 9.979.


AMGA è un gruppo nato a Genova che si occupa di servizi energetici, idrici e telecomunicazioni e anche di attività ad elevato know out.

Il titolo è in ascesa dall’ottobre 2002 e ha corretto il 50% della discesa del febbraio 2000.

Ha un p/e prossimo a 24 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore all’ 1.1%.

Ha una capitalizzazione di 584 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 1.677.


AMPLIFON è una società multinazionale con sede a Milano, leader mondiale nella distribuzione di apparecchi acustici e nel loro adattamento alle esigenze dei pazienti ipoacusici.

Il titolo è in salita dall’aprile 2003 quando valeva 13.9 euro. Ora è in atto una correzione che ha riportato il titolo sulla linea di tendenza rialzista.

Possiede un p/u di 43 e ha distribuito un dividendo yield dello 0.48%.

Capitalizza 995 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 49.97.


ANIMA è una società di gestione del risparmio del gruppo Banca di Desio,caratterizzata dal carattere autonomo della strategia operativa.

L’azione è quotata dal 31 ottobre di questo anno ed scesa da 3.53 a 3.08 euro.

Ha un p/e di 19 e una capitalizzazione di 325 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 3.101.


ARQUATI è una società leader nei componenti d’arredo (arredamento da interno, armadi guardaroba su misura, tende da esterno, tende tecniche a sistemi di scorrimento, cornici artistiche)

Il titolo fa parte della black list della borsa italiana ed è sospeso dal dicembre 2003.

Nel caso il titolo dovesse ritornare in contrattazione, VENDERE al più presto.

lunedì, dicembre 12, 2005

CDC ENTRA NEL NOSTRO PORTAFOGLIO



Oggi aggiungiamo un altro titolo al nostro portafoglio.

Il nome dell’azione è CDC.

Fa parte del Techstar e appartiene al nuovo mercato.

E’, quindi, un titolo che, anche se possiede buoni fondamentali e si trova in un fase interessante per quanto riguarda l’analisi tecnica, potrebbe essere molto pericoloso.

Consigliamo, perciò di acquistarlo per un controvalore compreso tra 500 e 1000 euro.

CDC si occupa di produzione e distribuzione di prodotti IT (è leader in italia). Possiede 500 punti vendita (Computer Discount, Compy e Amico) e 31 Cash & Carry, presidiando anche la Pubblica Amministrazione e le Grandi Aziende. Si occupa anche di internet con Interfree, Portale ed ISP.

Il titolo si trova in prossimità della linea di supporto a 9 euro.

Il suo p/e è di circa 12.

Ha distribuito un dividendo superiore al 6% con un pay out di poco superiore al 70%.

La redditività è superiore al 17%.

Un prezzo che potrebbe essere buono per l’acquisto è compreso tra 8.9 e 9.2 euro.

Uno stop loss potrebbe essere fissato a 8.6 euro.

venerdì, dicembre 09, 2005

PORTAFOGLIO DI FONDI ETF (PROFILO DI RISCHIO BASSO)

Per chi non vuole scervellarsi molto con le azioni e ha un profilo di rischio basso, ecco un portafoglio di fondi ETF:

1) 40% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 107.19;

2) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 118.1;

3) 10% ETF EUROMTS GLOBAL L
(costituito da obbligazioni governative area euro)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 112.94;

4) 10% ETF MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Commissioni totali annue: 0.4% ieri quotava 145.04;

5) 8% ETF ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Commissioni annue totali: 0.4% ieri quotava 10.65;

6) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 103.77;

7) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 126.01;

8) 5% ETF MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Commissioni totali annue: 0.4%, ieri quotava 80.01;

9) 5% ETF MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.59%, ieri quotava 10.70;

10) 2% ETF FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni cinesi)
Commissioni annue totali: 0.74%, ieri quotava 50.52.

Ricordiamo che i fondi ETF replicano un indice, non hanno commissioni di entrata e di uscita e, come le azioni, si possono comprare e vendere in ogni istante di mercato aperto. Sono, inoltre, più a buon mercato dei fondi comuni di investimento (vedi anche un post precedente).

mercoledì, dicembre 07, 2005

LA BORSA CINESE DI SHANGHAI


Nonostante l’economia cinese sia in salute e il suo P.I.L. viaggi al ritmo medio dell’8% all’anno (da ben 22 anni), la borsa cinese di Shanghai non va altrettanto bene.

L’indice di tale borsa è in trend discendente dal luglio 2001.

Le cause sono molteplici.

La principale è che i titoli della borsa di Shanghai negli anni precedenti il 2001 avevano corso parecchio.

Il secondo fattore è la forte presenza dello Stato nelle aziende quotate.

Il terzo fattore è l’inizio di un malcontento popolare.

L’ultimo fattore sono le tensioni con gli altri Stati, in particolare gli USA, dovute alla rivalutazione dello Yuan e all’invasione dei prodotti cinesi nei mercati internazionali.

Per questi motivi e per il fatto che il mercato cinese non è ancora maturo, è pericoloso operare sull’indice di Shanghai.

Credo comunque che chi voglia investire una piccolissima quota del suo capitale su tale indice, non faccia male. Bisogna, però, essere consapevoli che operare contro mercato può essere molto pericoloso.

Credo,comunque, che si possa pensare ad un’inversione di tendenza per questo mercato, visto che l’inflazione e sotto controllo e che l’indice è sceso molto.

martedì, dicembre 06, 2005

ECCO L’ANALISI DI ALTRE SEI AZIONI

ACQUEDOTTO NICOLAY è una società del gruppo AMGA che si occupa dell’approvvigionamento idrico del comune di Genova e di altri comuni. Svolge anche il servizio fognatura nel comune di Casella.

Il titolo recentemente ha rotto la forte resistenza a 3.4 euro.

Ha un p/e superiore a 35 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2.3%.

Capitalizza circa 49 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE questo titolo perché caro e troppo piccolo, anche se chi lo possiede, con la rottura della resistenza, potrebbe realizzare dei buoni guadagni. Il prezzo ufficiale di ieri era 3.645.


AEM TORINO è una società del comune di Torino che si occupa di energia elettrica, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, semafori, impianti termici ed elettrici e telecomunicazioni.

L’azione è in ascesa dall’aprile 2003, ma non ha ancora rotto la fortissima resistenza a 2.1 euro. Il suo massimo storico risale alla quotazione ed è di 3.214.

Ha un p/e di circa 23 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2%.

Ha una capitalizzazione di 969 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 2.043.


AEROPORTO DI FIRENZE è la società che gestisce l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.

Il titolo è in ascesa dal luglio 2004, ma è ancora lontano dal suo massimo storico della quotazione a 27,6 euro. Si trova, poi, in prossimità della linea di tendenza ribassista di lungo termine.

Ha un p/e di 116 e ha distribuito un dividendo yield di appena lo 0.42%.

La sua capitalizzazione è di circa 125 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE. Il prezzo ufficiale della seduta di ieri era 13.997.


AISOFTWÅRE è attivo nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie software ad alto contenuto di innovazione (financial solutions, medical solutions, technology solutions e It professional services).

L’azione è in discesa da poco dopo la quotazione quando valeva 17 euro.

Ha un p/e negativo e, quindi, non ha distribuito dividendi.

Ha una capitalizzazione di 38 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE. Il prezzo ufficiale di ieri era 1.124.


ALERION è una holding derivante, in seguito ad aumento di capitale, dalla società immobiliare Fincasa 44. E’ focalizzata sul settore energia e ambiente, energia, real estate, financial e media.

Il titolo è in lenta ascesa da anni.

Ha un p/e di 87 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.

Possiede una capitalizzazione di 185 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 0.4584.


ALGOL opera nell’information & communication technology (ITC) e fornisce soluzioni di network computer su una vasta gamma di prodotti in Italia, Germania e Francia.

Il titolo è sospeso dal settembre 2005.

Non è possibile dare consigli, in quanto non si può operare su tale azione.

lunedì, dicembre 05, 2005

OGGI COMPRIAMO SNAM RETE GAS
















Oggi immettiamo nel nostro portafoglio un’altra utility: Snam Rete Gas.

Questo titolo, nonostante l’erogazione di un dividendo straordinario sostanzioso del valore di 1 euro, sembra non averne risentito.

Mantiene, ancora, la sua impostazione rialzista di lungo periodo.

Si è, inoltre, portato in prossimità della linea di tendenza di lungo termine.

Ha un p/u inferiore a 17.

Ha erogato un dividendo yield superiore al il 5.5%.

Ha una capitalizzazione di 7051 milioni di euro.

La sua redditività è superiore al 9%.

Si consiglia, pertanto, l’acquisto al prezzo di 3.5/3.6 euro.

venerdì, dicembre 02, 2005

RESOCONTO DALLA CINA



La Cina, anche se si chiama ancora comunista, è il paese più capitalista del mondo.

Sotto alcuni aspetti ha superato anche gli Stati Uniti.

E’ considerato, tuttavia, ancora un Paese del terzo mondo, perché non tutte le sue parti sono sviluppate come le regioni dell’est.

I suoi cittadini e i suoi burocrati guardano agli Stati Uniti come modello.

I Mc Donald’s sono dappertutto e le città sono piene di grattacieli. Anche in città considerate piccole, alle fermate degli autobus, per passare il tempo, sono predisposti dei televisori.

L’inglese, tuttavia, lo parlano veramente in pochi. Neanche la maggior parte delle hostess e chi lavora negli alberghi conosce la lingua inglese. Inoltre, questo idioma viene parlato male.

Le città sono inquinate, tanto che alcune sono sempre fosche. I cinesi dicono per l’umidità.

Non mancano, però,milioni di motorini elettrici che costano veramente poco.

Shangai è la città più sviluppata.

In questa metropoli tutti si sentono americani.

Non viene più servito, infatti, neanche il tè al ristorante. Nel resto della Cina, ad ogni pasto, si serve il tè gratuitamente.

La religione più diffusa in questa città, è quella cristiana.

I ricchi che prima si sono spostati nei grattacieli e hanno distrutto le case vecchie, ora ricostruiscono le case in stile antico per ritornare a viverci.

La Cina è piena di contraddizioni.

Alla luce di ciò, penso che non possa fare paura, anche perché non ha più un’identità.

I cinesi dicono che hanno subito numerose invasioni, ma la loro tradizione ha sempre resistito.

Io la penso, come Guido, che li avvisava di stare attenti perchè gli Stati Uniti e il Vaticano sono molto furbi.

Credo, inoltre, che sarà difficile contenere i milioni di poveri che si stanno creando. Sembra che in Cina il problema non esista. Si dice che l’hanno voluto loro perché non hanno voglia di lavorare e sono solo il 7% della popolazione. A me sembra che siano di più.