giovedì, aprile 29, 2010

7 SOCIETÀ CON PATRIMONIO NETTO NEGATIVO

Nell'indice italiano ci sono ben 7 società con patrimonio netto negativo al 31/12/2009.

Sono: Arena, Bioera, Mondo He, Meridiana Fly, Risanamento, Tas e Tiscali.

Per Arena è previsto un piano di ristrutturazione industriale e finanziaria, ma i revisori non esprimono giudizio, perché vi sono dubbi significativi sulla continuità aziendale. I ricavi si sono più che dimezzati (-58,9%), il patrimonio netto è negativo ed in peggioramento rispetto all'anno scorso (-24,7%). Di positivo c'è il miglioramento dell'utile netto, dell'ebit, della posizione finanziaria netta, che rimangono negativi, mentre l'ebibta è in peggioramento (-16,4%).

Il patrimonio netto di Bioera è diventato negativo per 4197 migliaia di euro, dopo che l'hanno scorso era stato positivo. Nel bilancio peggiorano tutti gli indicatori, ad eccezione dei ricavi (+4,5%). Si aggiunge all'utile netto già negativo l'anno scorso, il segno meno anche per ebit e cash flow. Il mol pur essendo positivo peggiora notevolmente (-73,9%).

Meridiana Fly, o meglio Eurofly, chiude l'ultimo bilancio con tutti gli indicatori in peggioramento. Meridiana aumenterà il capitale di 40 mln di €.

Il patrimonio netto di Mondo He è negativo per 902 migliaia di €. Dal bilancio di questa società, si può calcolare che i ricavi totali sono diminuiti del 39%, mentre pur essendo negativi sono migliorati l'ebit, l'utile netto e la posizione finanziaria netta. Anche il mol, che è positivo, migliora del 42,7%.

Anche Risanamento ha il patrimonio netto negativo per quasi 58 milioni di €. La posizione finanziaria netta è negativa per 2,83 miliardi di euro con debiti scaduti per 61,1 milioni di euro. Il piano di ristrutturazione prevede un aumento di capitale da 150 milioni e un bond convertibile da 350 milioni di euro. Nel bilancio della società si notano ricavi delle vendite in crescita dell'8,2%, ebit negativo ma in crescita, mol peggiorato del 12,1% e utile netto sempre negativo ed in peggioramento.

Tas nell'ultimo bilancio vede diminuire tutti gli indicatori, ad eccezione della posizione finanziaria netta che migliora nonostante sia negativa per 87 milioni di €. Alcuni dei più importanti diventano negativi (mol, ebit e appunto patrimonio netto). E' previsto un aumento di capitale da 21 mln di €.

Per Tiscali nell'ultimo bilancio si ha una riduzione delle vendite (-10,7%) e un utile netto negativo ed in peggioramento, dovuto alla minusvalenza per la cessione di Tiscali UK. Diventa, invece, positivo l'ebit, migliorano il mol (+5,6%) e soprattutto la posizione finanziaria netta che da -607,6 milioni passa a -192,9 milioni di € e consente alla società di revisione di esprimere un giudizio senza rilievi sul bilancio, mentre non si era verificato lo stesso l'anno scorso.

Investire in queste società è molto pericoloso, anche se a volte sono le preferite dei trader.

mercoledì, aprile 28, 2010

SPAGNA: AGENZIE METTETEVI D'ACCODO

L'agenzia Fitch mantiene il rating della Spagna con outlook stabile.

Standard & Poor's, invece, lo declassa ad AA con outlook negativo.

E bene che queste agenzie si mettano d'accordo, perché non sono questioni da poco.

Non capiamo questo gioco al massacro solo con alcuni Paesi.

Se sommiamo il debito pubblico a quello delle imprese spagnole otteniamo la cifra di 148, mentre per la Grecia questa somma fa 153.

Stanno molto peggio Irlanda (199), Italia (186), Gran Bretagna (171), Portogallo (164), Olanda (156) e Belgio (154) in Europa.

Noi crediamo, poi, che se il rating degli Stati Uniti rimane AAA, qualsiasi altro Paese Europeo potrebbe stare tra i migliori pagatori.

Secondo questo nuovo calcolo (debito pubblico + debito delle imprese, mentre non abbiamo considerato i debiti personali e delle famiglie, che per noi centrano poco con la crisi), i Paesi in UE che stanno meglio sono Romania (41), Slovacchia (60), Polonia (70), Finlandia (74) e Svezia (99) che stanno sotto la soglia 100. Francia e Germania stanno in mezzo a questa particolare classifica.

Per avere una visione ancora migliore, questo dato dovrebbe essere associato alla percentuale di occupati tra i 18 e i 60 anni. Non abbiamo volutamente parlare di disoccupati, perché tra questi non è considerato chi si è stufato di cercare lavoro.

martedì, aprile 27, 2010

S&P: GIU' IL RATING DI PORTOGALLO E GRECIA

Anche Standard & Poor's abbassa il rating della Grecia a BB+.

Il grave è che i titoli greci sono ora spazzatura e non potranno essere acquistati dagli istituzionali.

Sono veramente problemi seri per la Grecia, che si potrà appoggiare solo ai piccoli risparmiatori per ottenere credito.

Il cerino bruciato alla fine rimane sempre in mano ai più piccoli.

Anche il rating del Portogallo viene abbassato ad A-.

Dato che problemi ci sono anche in USA con il deficit, può essere che il finto rally di questo mese giunga al termine, si potrebbe creare così un nuovo testa e spalle ribassista con la prima spalla a gennaio e la testa in questi giorni.

Se il problema per la discesa delle borse era che i bond non rendevano niente, ora qualcuno di essi rende e probabilmente molti saranno tentati, ma alla fine qualcuno rimarrà scottato. Intanto, i soldi si sposteranno dalla borsa ai titoli di stato, alle commodities e allo short.

Questo è il nostro pensiero, come al solito non è detto che sia giusto, ma è quello più logico, anche se sino ad ora ci hanno fatto credere che non lo fosse.

lunedì, aprile 26, 2010

CLASSIFICA DEBITO E DEFICIT/PIL PAESI UE-RANKING UE COUNTRIES DEBT AND DEFICIT/GDP

Classifica Paesi UE con maggior debito pubblico/Standings EU countries with greater national debt:
1) Italia/Italy: 115,8%;
2) Grecia/Greece: 115,1%
3) Belgio/Belgium: 96,7%
4) Ungheria/Hungary: 78,3%;
5) Francia/France: 77,6%;
6) Portogallo/Portugal: 76,8%;
7) Germania/Germany: 73,2%;
8) Gran Bretagna/UK 71,4%;
9) Malta: 69,1;
10) Austria 66,5%
12) Irlanda/Ireland 64%;
11) Paesi Bassi/Netherlands: 60,9%;
13) Cipro/Cyprus: 56,2;
14) Spagna/Spain 53,2%;
15) Polonia/Poland: 51%;
16) Finlandia/Finland: 44%;
17) Norvegia/Norway: 42,3;
18) Danimarca: 41,6%;
19) Lettonia/Denmark: 36,1%
20) Slovenia/Latvia: 35,9%;
21) Slovacchia/Slovakia: 35,7%;
22) Rep. Ceca/Czech Republic: 35,4%;
23) Lituania/Lithuania: 29,3%
24) Romania: 23,7%;
25) Bulgaria: 14,8%;
26) Estonia: 7,2%;

Classifica Paesi UE con maggior deficit/pil-Standigs UE Country with more deficit/GDP :
1) Irlanda/Ireland: 14,3%;
2) Grecia/ Greece: 13,6%
3) Gran Bretagna/UK: 11,3%
4) Spagna/Spain: 11,2%;
5) Portogallo/Portugal: 9,4%;
6) Lettonia/Latvia: 9%;
7) Lituania/Lithuania: 8,9%;
8) Romania: 8,3%;
9) Slovacchia/Slovakia: 7,8%;
10) Francia/France: 7,5%;
11) Polonia/Poland 7,1%;
12) Cipro/Cyprus: 6,1%;
13) Belgio/Belgium: 6%;
14) Rep.Ceca/Czech Republic: 5,9%;
15) Slovenia: 5,5%;
16) Italia/Italy: 5,3%;
16) Paesi Bassi/Netherlands: 5,3%;
18) Ungheria/Hungary: 4%;
19) Bulgaria: 3,9%;
20) Malta: 3,8;
21) Austria: 3,4%;
22) Germania/Germany: 3,3%;
23) Danimarca/Denmark: 2,7%;
24) Finlandia/Finland: 2,2%;
25) Estonia: 1,7%;
26) Norvegia/Norway: 0,5%.

Come si può notare molti Paesi non se la passano bene. Sta benino la Germania e Stanno bene Danimarca, Finlandia, Estonia e soprattutto Norvegia. Many countries are not good. The best countries are Germany, Denmark, Estonia and expecially Norway.

GRECIA: ALLA ROVESCIA

Osservando il rendimento dei bond greci, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un Paese alla rovescia.

Il bond greco a tre anni rende di più di quello a 30 anni.

Il bond a più breve scadenza venerdì rendeva circa il 10%.

Quelli a più lunga scadenza rendevano di meno.

Il rendimento decresceva con l'allungarsi della scadenza: a 5 anni rende il 9.4%, a 20 anni l'8.4, mentre a 30 anni il 7.1.

Questo è l'esatto contrario di quanto avviene normalmente.

I bond degli altri Paesi, infatti, aumentano il rendimento con l'allungarsi della scadenza e questo dovrebbe essere naturale.

domenica, aprile 25, 2010

GRECIA: LA GERMANIA NI, L'ITALIA SI

L'Italia è pronta a prestare 5,5 miliardi di euro alla Grecia.

Tremonti teme che le fiamme della Grecia si propaghino ai vicini.

Questi soldi, però, potrebbero bastare alla Grecia solo per il breve tempo.

Se questo denaro non fosse sufficiente a salvare la Grecia, pagheremmo un prezzo salato per niente.

Bisogna, poi, dire che la Grecia ha truccato i conti per entrare nell'area euro e, quindi, non ne aveva diritto.

Sinceramente crediamo che le misure prese dal Governo greco non serviranno a migliorare la situazione.

L'unica misura valida è la lotta all'evasione.

Le altre (privatizzazioni, riduzione dei salari e riforma delle pensioni) serviranno, al contrario, a peggiorare i conti, poiché la prima aumenterà i costi, mentre le altre ridurranno il potere d'acquisto del popolo greco e non faranno girare l'economia

La Germania, invece, frena sull'ipotesi di aiutare la Grecia.

L'esitazione di Angela Merkel probabilmente è dovuta alle elezioni del 9 maggio nella regione più popolosa di Germania (Nord Reno Vestfalia).

Se fosse così, ci sarebbero altri 10 giorni per intervenire prima che scadano i bond greci.

sabato, aprile 24, 2010

RATING S&P BANCHE ITALIANE: SI ABBASSA

Ma le banche italiane non erano al sicuro dalla crisi?

Per i nostri politici si.

Per l'agenzia di rating S$P no.

Le Banche italiane soffriranno nel trienni 2009-11 per crediti inesigibili per 132 miliardi di euro con perdite di 59 miliardi di euro.

Il rapporto crediti deteriorati/crediti totali aumenterà dal 5,5% al 13,9%.

Tutto questo perché l'economia è ferma e si prevede che i crediti non rimborsati aumenteranno.

Così dopo l'abbassamento del rating di Unicredit, Banca MPS e Banco Popolare nel 2009, ora S&P abbassa il rating di Intesansanpaolo e Mediobanca.

Abbassa anche il rating di altre 9 banche non quotate tra cui Banca Fideuram.

Ecco i rating delle Banche citate:

- IntesanPaolo A+ con outlook stabile da AA- con outlook negativo;
- Mediobanca A+ con outlook stabile da AA- con outlook negativo;
- Unicredit A con outlook stabile;
- Montepaschi A- con outlook stabile;
- Banco Popolare A- con outlook negativo.

Se prima per S&P era meno rischioso investire in Inesasanpaolo e Mediobanca rispetto ai Bot, ora il rischio è lo stesso.

Come spieghiamo nel nostro libro il Manuale del piccolo risparmiatore, non sempre si rischia di meno investendo in titoli di Stato.

giovedì, aprile 22, 2010

GRECIA DECLASSATA DA A2 AD A3

Moody's declassa la Grecia da A2 ad A3.

La Grecia, infatti, secondo le stime Eurostat ha peggiorato il suo deficit/pil arrivando al 13,6%.

Lo Stato ellenico ha anche un debito pubblico del 115,1%.

Non stanno bene neanche gli altri PIIGS.

L'Irlanda ha un deficit/pil in aumento al 14,3%, la Spagna all'11,2 e il Portogallo al 9,3%.

L'Italia ha il miglior deficit/pil tra i PIIGS (5,3%), ma ha un debito pubblico superiore a quello della Grecia (115,8%), secondo solo al Giappone tra i Paesi più importanti.

Il rendimento del biennale greco ha superato il 10%; ricordiamo che alcuni bond argentini avevano rendimenti tra il 7 e il 10% prima del default.

L'agenzia Moody's per alcuni bond argentini passò da una rating BA3 assegnato il 20/8/99 con probabilità di fallimento dell'1,57% ad un rating CA del 20/12/2001 con una probabilità di default del 26%.

Risparmiatori non fatevi attrarre dai grossi rendimenti, che sottointendono un grande pericolo!

mercoledì, aprile 21, 2010

BORSE NON EUROPEE CONFRONTO A DUE ANNI

Le borse non europee, a differenza di quelle del nostro continente, sono quasi tutte positive, se si escludono i Paesi sviluppati da più tanto tempo (Giappone e USA, Australia e Canada).

Il Giappone e gli Stati Uniti a due anni hanno performance negative superiori al 10% che sono migliori dei PIIGS, ma peggiori dei Paesi più virtuosi in Europa (Germania, Svezia e Danimarca). Il Nasdaq, però, dopo la crisi del 2000 che ha scremato le società guadagna quasi il 10%.

Performance simili le hanno Australia e Canada, ma le loro monete si apprezzano di più.

I Paesi BRIC, invece hanno borse positive a due anni, se si esclude la Russia, che è europea (-23%): Cina (Shenzen A circa +7,5%, Shenzen B +18%), Brasile (+13%) e india (+13,5%).

Si segnalano, poi, i due Paesi con i cds peggiori che hanno lo stesso performance ottime: Argentina (circa +15%) e Venezuela che ha una performance quasi del 50%, forse perché i loro cds sono in miglioramento o forse perchè si stanno risolvendo i problemi in modo strutturale?

Ottimo anche il dato della Turchia (+38%).

martedì, aprile 20, 2010

BORSE EUROPEE CONFRONTO A DUE ANNI

Le borse europee a due anni sono quasi tutte con segno negativo.

Tra le più importanti la peggiore borsa è quella greca che perde quasi il 50% e ovviamente è il Paese con il peggior valore dei cds in Europa.

Dopo la borsa greca spicca per la sua performance negativa la borsa irlandese con una perdita di circa il 45%.

Anche la borsa italiana non è messa bene con circa -30%.

Stanno meglio tra i PIIGS le borse del Portogallo (circa -25%) e di Spagna (circa -17%).

Le borse dei Paesi con i cds migliori, se si esclude l'Olanda, al contrario, hanno performance decisamente migliori: Svezia (circa +7,5%), Danimarca (circa -6%) Germania (circa -7%).

Analizzando la migliore borsa in Europa, quella svedese, possiamo dire che il p/e atteso è molto vicino al nostro ideale (16,8 contro il 17 ideale); ha un dividendo yield non eccessivo (di poco inferiore al 3%) e questo potrebbe essere un sintomo che oltre a remunerare, le aziende reinvestono i capitali; i tassi sono inferiori a quelli dell'area Euro (0,25%) e la nazione non appartiene all'euro.

lunedì, aprile 19, 2010

AGGIORNAMENTO CDS

I cds sovereign di venerdì 16/4/2010 dicono:

- tra i PIIGS rimane il peggior Paese la Grecia con un valore di 418 in peggioramanto rispetto all'ultima quotazione, seguito dal Portogallo (181 in peggioramento), dall'Irlanda (145 ancora in miglioramento), dalla Spagna (144 in peggioramento) e dall'Italia (125 stabile);

- I Paesi che hanno Cds peggiori dei PIIGS sono: Argentina (819 in miglioramento), Venezuela (832 in miglioramento), Dubai (409 in miglioramento) e altri che si collocano tra la Grecia e L'Italia;

- I Paesi coperti dai cds sono 36 e il migliore è la Germania (34), seguita da Danimarca e Svezia (35) e Olanda (36);

I cds corporate, invece, dicono:

- le peggiori tre società su 54 sono Seat (1329 in miglioramento), Alcatel-Lucent (571 in miglioramento) e Ford (494); Fiat esce dalle prime tre peggiori, ma rimane sempre la quarta (301 in miglioramento);

- le migliori società, invece, sono: Rwe (43 in miglioramento), Munich Re (47 in miglioramento), France Telecom (47 in miglioramento) e Nokia (47).

Non bisogna prendere per oro colato questi dati, perché variano ad ogni notizia. Crediamo che valori alti siano un sintomo, mentre valori bassi potrebbero simulare un tumore non ancora scoperto.

L'ultima rilevazione era stata fatta a febbraio di questo anno e i confronti sono con i valori di allora.

domenica, aprile 18, 2010

IN 13 A TAVOLA IL 17 PORTA FORTUNA

Sabato 17/4 si è svolta a Roma la seconda cena del blog.

Eravamo in 13.

La cena si è svolta senza nessun giustiziato.

Dirò di più, quasi nessuno conosceva gli altri, ma è stato come ritrovare dei vecchi amici, che non si vedeva da tempo.

Subito c'è stata discussione, senza un momento di smarrimento.

I discorsi sono stati molto vari e crediamo che tutti si siano trovati a loro agio.

Ringraziamo Alessandro per averci accompagnato con la sua auto, ringraziamo l'altro alessandro per la magnifica camminata a Trastevere, ringraziamo Webalex per averci consigliato l'hotel che stava vicino alla meravigliosa chiesa di San Paolo, che non avevamo mai visto e consigliamo a tutti, ringraziamo Graziano e consorte per la gradita compagnia che si è creata il giorno seguente.

Un saluto alle donne, a Luigi e un affettuoso ciao a Luca e Lorenzo.

venerdì, aprile 16, 2010

FALLIMENTO SNIA: PER IL PET INDEX LA SOCIETA' ERA DA VENDERE

Il tribunale fallimentare di Milano ha respinto la richiesta di ristrutturazione di Snia e,quindi, ne ha dichiarato lo stato di insolvenza.

Il pet index, il nostro indice, è stato sempre chiaro su questa società.

Infatti, nella prima edizione del libro indicava vendere.

La seconda edizione del nostro libro ha, poi, confermato il giudizio VENDERE.

giovedì, aprile 15, 2010

MUTUI E COMPRAVENDITE DI CASE DIMINUISCONO

I mutui stipulati per costituzione di ipoteca nel 2009 nell'intera Italia sono stati 535.473.

Negli anni 2008 e 2009 erano stati, invece, molti di più, rispettivamente 900.357 e 779.419.

Rispetto all'anno precedente sono diminuiti in tutte le Regioni d'Italia.

Le compravendite di case nel 2009 sono state, inoltre, 37.218, contro 62.258 del 2008 e 68827 del 2007.

Anche in questo caso sono diminuite rispetto al 2008 in tutte le Regioni d'Italia.

Che le case, al di là di quello che dicono i sondaggi su quello che pensa la gente, siano destinate a scendere ancora?

mercoledì, aprile 14, 2010

GRUPPO MINERALE MAFFEI: STRANI RIALZI

E' un po' di giorni che seguiamo il Gruppo Minerali Maffei.

Siamo curiosi, perché è uno dei pochi titoli rimasti nel nostro portafoglio.

Possediamo questo titolo da quando si chiamava Maffei e basta e ci piaceva di più.

La fusione ci ha un po' fregato ed è uno delle poche operazioni che sebbene non conclusa, per ora è in perdita.

Ebbene, nell'ultimo periodo si stanno verificando dei rialzi un po' strani.

Ci sono delle ottime performance, che ovviamente non hanno seguito immediato, perché ottenute con volumi inesistenti. A volte i ribassi seguenti hanno dei volumi molto superiori.

Per molti di questi rialzi, il volume ultimo è pari a 1.

Eppure nonostante gli inevitabili realizzi, nell'ultimo mese il titolo è salito da 4.75€ a 5,37€ praticamente senza volumi.

Il rialzo più clamoroso si è avuto oggi: +4.99 con volume pari a 1 alle 16.22.18.

Prima di questo rialzo ci sono stati solo altri due scambi alle 11.00.23 con volume 333 e alle 11.44.36 con volume 5.

Per ora, per noi, il titolo, come scritto sul nostro libro, rimane da vendere (ci riserviamo comunque di riguardare il bilancio e ricalcolare il pet index) e il nostro indice non ha sbagliato, dato che dalla pubblicazione del Manuale del piccolo risparmiatore è sceso da 6,888€ a 5,37€.

Una ulteriore performance che con questi volumi potrebbe anche non arrivare mai, potrebbe essere un'occasione per farci vendere il titolo.

Ricordiamo, inoltre, che, come da noi spiegato nel blog, non bisogna guardare il prezzo di riferimento ma quello ufficiale. Con il prezzo ufficiale di oggi pari a 5.1059€, il titolo praticamente non si è mosso dalla quotazione di ieri.

lunedì, aprile 12, 2010

ANCHE I PIIS AIUTANO LA GRECIA

Trovato il compromesso per salvare la Grecia.

I Paesi che adottano l'euro aiuteranno la Grecia, utilizzando come parametro la percentuale nel capitale della BCE senza contare i Paesi non Euro.

La Germania parteciperà così con 8,4 miliardi dato che ha la quota maggiore.

Quello che è curioso che anche i PIIS (i PIIGS senza la Grecia) aiuteranno la Stato ellenico.

Chi la farà da "padrona" sarà l'Italia che avendo una percentuale del 18,4% in BCE, dovrà sborsare 5,52 mld di euro.

Anche la Spagna dovrà pagare 3,6 miliardi di euro.

Quote minori saranno date da Portogallo e Irlanda.

Non è che in questa maniera si creerà un circolo vizioso?

domenica, aprile 11, 2010

CI VEDIAMO A ROMA!

Alla cena del blog si sono prenotati: Luigi, Alessandro, Sgrinfio, Graziano con moglie e figlio, Webalex con moglie e figlio, Salvatore e Raffaella, un altro Alessandro e Federica.

La cena si svolgerà il 17/4/2010 alle ore 21.00 presso Trattoria Dell'Omo in viale Marconi n. 475 Roma.

Se qualcun altro volesse aderire, dovrà chiamare il ristorante e farsi aggiungere.

sabato, aprile 10, 2010

CONFRONTO DAX/FTSE MIB DI MEDIO E LUNGO PERIODO

Alla cena del blog si sono prenotati Luigi, Alessandro, Sgrinfio, Graziano con moglie e figlio, Webalex con moglie e figlio, Salvatore e Raffaella; ricordiamo che si svolgerà il 17/4/2010 alle ore 21.00 presso Trattoria Dell'Omo in viale Marconi n. 475 Roma. Le prenotazioni si chiuderanno domani verso le 12.00.




Ecco il grafico del Ftse mib di medio periodo; si può notare che è ancora in trand discendente.



Questo invece è il grafico di lungo periodo, che ci dice che la situazione è ancora più critica e che siamo di fronte ad una discesa secolare.



L'immagine del Dax di breve periodo, invece, sembra più positiva.



Se si guarda, invece, a quella di lungo periodo anche qui la situazione non è rosea. Ci potrebbe stare anche qui un trand di discesa secolare o al limite, un trand laterale di lungo periodo, che fu la nostra prima ipotesi. Per ora rimaniamo sulla seconda ipotesi.

giovedì, aprile 08, 2010

QUASI 1 GIOVANE SU 3 SENZA LAVORO IN ITALIA

Alla cena del blog si sono prenotati Luigi, Alessandro, Sgrinfio, Graziano con moglie e figlio; ricordiamo che si svolgerà il 17/4/2010 alle ore 21.00 presso Trattoria Dell'Omo in viale Marconi n. 475 Roma. Gradiremmo avere almeno 10 persone, perciò prenotatevi in fretta e non oltre sabato sera

La disoccupazione giovanile ha raggiunto a febbraio il valore del 28,2%.

Quasi un giovane su tre non lavoro.

La percentuale è notevolmente superiore a quella dei Paesi Euro, dove i disoccupati giovani, tra i 15 e i 24 anni, sono il 20%.

Bisogna, inoltre, tenere conto che tra i disoccupati non vengono contati coloro che si sono scocciati di cercare lavoro e, quindi, il valore per noi è molto più alto.

Se poi, si considera che molti giovani che lavorano hanno un lavoro precario, possiamo affermare che sono molto pochi i giovani che hanno un lavoro fisso.

Ecco perché il numero di figli per donna in Italia è inferiore a 1,5, quando l'ottimale dovrebbe essere di poco superiore a 2.

Ecco perché negli ultimi 40 anni i matrimoni si sono dimezzati e ci si sposa sempre più in là con l'età.

Non capiamo come con questi dati si possa prospettare un nuovo aumento dell'età pensionabile.

La soluzione per noi, al contrario, è mandare prima in pensione la gente e far lavorare più i giovani.

Sappiamo che ci verrà detto: e dove li troviamo i soldi?

Beh, come più volte detto l'inps non è affatto in deficit, ma poi con il lavoro di più persone le tasse introitate dallo Stato aumenterebbero.

mercoledì, aprile 07, 2010

BUZZI UNICEM RISPARMIO

Alla cena del blog si sono prenotati Luigi, Alessandro, Sgrinfio, Graziano con moglie e figlio; ricordiamo che si svolgerà il 17/4/2010 alle ore 21.00 presso Trattoria Dell'Omo in viale Marconi n. 475 Roma. Gradiremmo avere almeno 10 persone, perciò prenotatevi in fretta e non oltre sabato sera.

Stavamo guardando le azioni di risparmio e ci siamo soffermati su Buzzi Unicem Risparmio.

L'azione di risparmio quota 6,305€, mentre quella ordinaria quota 9,845€.

L'azione di risparmio è a sconto del 32,53%.

Il dividendo è di 0.204€, pari a uno yield del 3,23%.

Le azioni di risparmio sono circa il 20% del totale delle azioni in circolazione.

Nel corso del 2009 sono state date azioni di risparmio al personale con incarichi direttivi con lo scopo di fidelizzarlo.

L'anno scorso la famiglia Buzzi ha acquistato 139240 azioni risparmio, contro le 1000 ordinarie, ma ne hanno vendute 63849.

Gli amministratori detengono 633075 azioni risparmio contro 1194439 azioni ordinarie.

Della società, anche se i fondamentali sono peggiorati rispetto al 2008, ci è piaciuto il piano di formazione del personale.

In passato abbiamo venduto azioni Buzzi risparmio e ora non ne deteniamo più.

Il quadro grafico di Buzzi risparmio è alquanto complicato, perché pur essendo in rialzo dall'inizio di marzo del 2009 quando quotava 3,73€, il titolo potrebbe formare un testa e spalle ribassista con le spalle a 5,25€.

sabato, aprile 03, 2010

DIVIDENDI MAGGIO 2010

Actelios 0,085€, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
AeroportoFi 0,10€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Alerion 0,01€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Amplifon 0,033€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Ansaldo 0,31€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Astaldi 0,13€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Ascopiave 0,09€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Atlantia 0,391€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Azimut 0,05€ + 1 azione ogni 60, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Banca Finnat 0,01€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Banca Ifis 0,12€ + 1 azione ogni 30, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Banca Pop. milano 0,10€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Banca Pop. Sondrio 0,33€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Banca di Sardegna risp 0,43€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Benetton 0,23€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Brembo 0,225€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Bulgari 0,05€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Buzzi ord 0,18€ risp 0,204, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Cad It 0,25€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Cairo C. 0,20€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Caleffi 0,01€ + 1 azione ogni 25, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
Caltagirone Editore 0,05€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Cattolica 0,85€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Cembre 0,12€, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
Cementir 0,06€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Class 0,01€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
De Longhi 0,08€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Eni 0,50€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Erg 0,40€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Esprinet 0,175€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Finmeccanica 0,41€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Gewiss 0,10€, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
Generali 0,35€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Geox 0,20€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Granitifiandre 0,035€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Kerself 0,01€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Kme risp 0,07241€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Igd 0,05€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Ima 0,90€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Imssi 0,03€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Indesit ord 0,15€ risp 0,168, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
Intesasanpaolo ord 0,08€ risp 0,091€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Italcementi ord 0,12€ risp 0,12€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Italmobiliare ord 0,856€ risp 0,934€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
La Doria 0,12€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Landi Renzo 0,062€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Lottomatica 0,74€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Luxottica 0,35€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Maire Technimont 0,07€, data stacco 17/05/2010, data pagamento 20/10/2010;
Marr 046€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Mediaset 0,22€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Mediolanum 0,065€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Mutuionline 0,34€+0.02€ div. str., data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Nice 0,0677€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Pirelli ord. 0,0145€ risp. 0,0406, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Poligrafici 0,008€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Recordati 0,275€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Reply 0,35€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Save 0,29635€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Saipem ord. 0,055€ risp. 0,58, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Sat 0,11€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Sias 0,12€, data stacco 03/05/2010, data pagamento 06/05/2010;
Snam 0,14€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Unicredit ord.0,03€ risp. 0,045€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Unipol ord. 0,04€ risp. 0,0452€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Valsoia 0,15€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;
Vianini industri 0,02€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Vianini Lavori 0,10€, data stacco 24/05/2010, data pagamento 27/10/2010;
Zignago 0,243€, data stacco 10/05/2010, data pagamento 13/10/2010;