Standard & Poor's, invece, lo declassa ad AA con outlook negativo.
E bene che queste agenzie si mettano d'accordo, perché non sono questioni da poco.
Non capiamo questo gioco al massacro solo con alcuni Paesi.
Se sommiamo il debito pubblico a quello delle imprese spagnole otteniamo la cifra di 148, mentre per la Grecia questa somma fa 153.
Stanno molto peggio Irlanda (199), Italia (186), Gran Bretagna (171), Portogallo (164), Olanda (156) e Belgio (154) in Europa.
Noi crediamo, poi, che se il rating degli Stati Uniti rimane AAA, qualsiasi altro Paese Europeo potrebbe stare tra i migliori pagatori.
Secondo questo nuovo calcolo (debito pubblico + debito delle imprese, mentre non abbiamo considerato i debiti personali e delle famiglie, che per noi centrano poco con la crisi), i Paesi in UE che stanno meglio sono Romania (41), Slovacchia (60), Polonia (70), Finlandia (74) e Svezia (99) che stanno sotto la soglia 100. Francia e Germania stanno in mezzo a questa particolare classifica.
Per avere una visione ancora migliore, questo dato dovrebbe essere associato alla percentuale di occupati tra i 18 e i 60 anni. Non abbiamo volutamente parlare di disoccupati, perché tra questi non è considerato chi si è stufato di cercare lavoro.
4 commenti:
I debiti personali non possono rimanere fuori dal discorso. Più indebitate sono le famiglie, minore sarà la loro propensione a spendere, e nessun paese può fare molta strada con un mercato interno che trattiene il fiato oltre il lecito.
Si ma per le famiglie è più importante l'occupazione e un salario adeguato, il resto viene di conseguenza, mentre i debiti dello Stato e delle imprese sono strutturali.
ma perchè sommare il debito in assoluto, dovrebbe essere rapportato al Pil sennò non ha senso
e chi la detto che non ha senso. per noi ce l'ha.
Posta un commento