La disoccupazione aumenta ancora e arriva al 13%: http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/361187.
Quella giovanile è al 42,3%.
La disoccupazione è dovuto per metà all'aumento del precariato e per metà all'aumento dell'età pensionabile.
Entrambi questi fattori hanno portato ad una contrazione dei consumi e, quindi, alla chiusura di fabbrica e all'aumento della disoccupazione, perché i giovani o non lavorano o sono precari e non possono trovare lavoro (gli anziani lavorano per troppi anni) e gli anziani non spendono perché i loro figli sono a casa.
Se un'azienda ha bisogno assume sia se ci sono i contratti a tempo indeterminato sia se ci sono quelli a tempo determinato, se, invece, non ha bisogno non assume nuovo personale in entrambi i casi.
Tuttavia, mentre con i contratti a tempo indeterminato l'economia cresce, con quelli a tempo determinato decresce
E dal 1984 che si continua ad aumentare la flessibilità: http://archiviostorico.corriere.it/2002/settembre/24/Dal_part_time_all_interinale_co_0_02092411462.shtml.
.... e Renzi cosa vuole fare aumentarla ancora di più, introducendo contratti a tempo determinato di 3 anni senza motivazione e rinnovabili subito.
Ma dove vive il nuovo Primo Ministro?
Abbiamo capito che vuole continuare a percorrere la stessa strada che hanno fatto Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, ecc.
Così non va proprio bene.
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