domenica, dicembre 04, 2011

MANOVRA 4: ANCORA PIU' DEPRESSIONE

Siamo alla 4^ manovra in pochi mesi.

Nella prima manovra le misura principali erano il blocco del turn over nella pubblica istruzione e il blocco dei contratti nel pubblico impiego (http://petsalvatore.blogspot.com/2011/07/varata-la-manovra-2011.html).

Nella manovra bis c'e stato soprattutto l'innalzamento dell'IVA dal 20 al 21%.

Nella manovra 3 vengono venduti gli immobili e i terreni dello Stato, sono eliminate le tariffe minime per i liberi professionisti, aumenta l'accisa per i carburanti, ecc. (http://petsalvatore.blogspot.com/2011/11/manovra-3-ecco-cosa-contiene.html).

Ecco cosa contiene questa manovra:

- aumentano i bolli sui conti correnti e sui conto titoli ;
- aumenta l'iva del 2% per l'aliquota del 10 e del 21% nel 2013 e di un altro 0,5% nel 2014;
- vengono stanziati 1,4 miliardi per le missioni di pace (guerra!);
- 5 miliardi di tagli per Regioni e Enti locali;
- viene anticipata l'Imu al 2014 con un'aliquota dello 0,76% (0,4% per la prima casa);
- vengono liberalizzati i farmaci in fascia C che possono essere venduti in parafarmacia;
- l'aliquota del 43% per redditi superiori a 75000€ passa al 46%;
- patrimoniale del 2 per mille per patrimoni superiori ad 1 mln di euro;
- soppressione di inpdap ed enpals, le cui funzioni passano all'inps;
- aumentano le detrazioni per i figli a carico;
- gli estimi catastali saranno rivalutati del 15%;
- ci sarà un taglio di 2,5 miliardi per la sanità;
- verrà data la garanzia dello Stato sulle passività e sulle obbligazioni delle banche;
- tassa sul lusso per auto potenti (20€ sopra i 170kw), barche, aerei ed elicotteri;
- la soglia di tracciabilità dei pagamenti passa a 1000€;
- non potranno essere più dati in contanti gli stipendi e i compensa superiori a 500€ nelle P.A.;
- le lire saranno prescritte in anticipo;
- diminuiscono i componenti della consob e dell'antitrust;
- ci sarà un bonus per la ricerca industriale;
- sgravi irap e nuova dit per le imprese;
- aumento dell'addizionale regionale irpef dallo 0,9 all'1,23%;
- pensione di vecchiaia a 41 anni per le donne e 42 per gli uomini;
- fasce flessibili per le pensioni di anzianità a 63-70 anni per le donne e 66-70 anni per gli uomini con disincentivi per chi va prima e incentivi per chi va dopo;
- blocco delle rivalutazioni per pensioni superiori a e aumento di solo il 50% per pensioni comprese tra 467,42 e 935€;
- aumento del 2% per le aliquote degli autonomi.

Tutto questo crediamo che bloccherà ancora di più il nostro Paese. Grave e l'aumento degli stanziamenti per le missioni di pace, che andrebbero invece abolite. Non c'è nulla che riguarda la crescita (es. ricostruzione dell'Aquila e dei luoghi recentemente alluvionati). Si garantiscono le banche invece di nazionalizzarle. Non ci sono misure per il miglioramento dei trasporti. Si aumenta l'Iva che è la tassa più ingiusta perché viene pagata in egual misura da ricchi e poveri. Si interviene ancora sulle pensioni, sfavorendo i giovani. Va bene il limite di tracciabilità, ma non ci sembra corretto che non si possano più ricevere gli stipendi in contanti. Gravi sono i tagli alla sanità, la reintroduzione delle tasse sulla prima casa e gli aumenti delle addizionali irpef. Non è che questi politici/tecnici ci vogliono far fallire realmente. Non se la possono cavare con una mini patrimoniale e una mini tassa sul lusso. 


7 commenti:

Anonimo ha detto...

L'aumento dell'aliquota IRPEF non c'è in manovra.

pazzolivo ha detto...

aumento dei bolli sui c/c?!?!?! da quello che ho capito io, mettono il bollo sui fondi di investimento, polizze ass.ve e sulle sicav!
poi non nomini l'1.5% sui capitali scudati!

pazzolivo ha detto...

ah... ed è stato smentito il passaggio di aliquota da 43% a 46%!

PETRSALVATORE ha detto...

Queste erano le indiscrezioni di ieri sera: da qui alla sua votazioni alle camere può darsi che cambi ancora.

Anonimo ha detto...

La tua posizione sull'opportunità di diminuire invece che alzare l'età pensionabile è chiara,tuttavia occorre segnalare che vi sono argomenti a sostegno della tesi opposta e che non vi sia correlazione tra pensione anticipata e occupazione (http://www.economist.com/node/18529505 e http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002674.html)
Tra l'altro conosco personalmente diversi casi di impiegati che una volta andati in pensione sono stati messi sotto contratto come consulenti dal precedente datore di lavoro che non poteva fare a meno della loro esperienza e capacità.
Non porto questi esempi con la pretesa che facciano statistica ma mi sembra che il tuo atteggiamento sull'età pensionabile stia diventando un po' dogmatico e seppure sia sostenuto da considerazioni rispettabilissime non mi sembra lo sia altrattando da dati di fatto.

PETRSALVATORE ha detto...

non è detto che tali argomenti siano validi. Nei Paesi ove si va in pensione prima i giovani lavorano di più. A parte il fatto che lavorando il giovane e il pensionato lo Stato avrebbe due entrate al posto di una, chi fa consulenza sono veramente pochi e la consulenza la si fa a qualcun altro, che paga le imposte.

PETRSALVATORE ha detto...

negli articoli non si dice che non c'è correlazione, ma che non è l'unico motivo. Noi cominciamo con questo. Poi voglio dire che se le teorie le fanno quelli che ci hanno messo in queste condizioni siamo a posto. In momenti di crisi ci vogliono delle teorie diverse e non le medesime ricette che hanno portato alla crisi,