lunedì, luglio 22, 2013

DEBITO/PIL ITALIA, NUOVO RECORD: 130,3%

Il debito pubblico in Italia raggiunge il nuovo record del 130,3% (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-22/eurostat-debito-pubblico-record-110713.shtml?uuid=AbS62LGI).

Innanzitutto non si dovrebbe chiamare debito pubblico ma debito/Pil.

Alcuni giornali e alcuni politici si ostinano a chiamarlo in maniera erronea, forse per giustificare le politiche europee che sono completamente sbagliate.

Se tale percentuale fosse chiamata con il nome giusto, molte persone capirebbero che alcuni tagli contribuiscono ad aumentarlo.

Tagliare salari e parte della spesa pubblica ha effetto contrario e aumenta il debito/pil, perchè si riduce il PIL.

La spesa pubblica buona, invece, e cioè quella per pensioni, reddito di cittadinanza, personale del pubblico impiego, ecc contribuisce a creare nuovi bisogni e ad aumentare il PIL. I pensionati vanno in vacanza, i figli lavorano e spendono, chi rimane disoccupato ha una speranza, aumentano i rapporti di coppia e si fanno più figli. Tutti spendono e pagano le tasse, le ditte producono e si crea anche nuova occupazione.

L'aumento del PIL, che è a denominatore, fa scendere il rapporto e quindi ciò che viene chiamato ingiustamente debito pubblico.

E' la spesa pubblica cattiva e, cioè, gli sprechi, che contribuisce ad aumentare il rapporto, perchè non creano nessun bisogno.

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