Delle circa 300 azioni quotate al Mibtel, solo il 3% presenta tutte le caratteristiche d’analisi fondamentale che abbiamo visto nei giorni precedenti.
Tali azioni, per la precisione, sono soltanto 9.
Il numero si riduce a 7, se al posto delle azioni consideriamo le aziende, perché per due società tali condizioni valgono sia per i titoli ordinari sia per quelli privilegiati o di risparmio.
La percentuale aumenta leggermente a poco meno del 9%, se eliminiamo la variabile prezzo, che come abbiamo detto non fa parte né dell’analisi tecnica né di quella fondamentale e che è soggetto alla psicologia delle persone.
I titoli, così, diventano 26.
L’analisi fondamentale è il faro che deve essere seguito da un piccolo risparmiatore per la scelta delle azioni da comprare.
E’ bene che costui si legga anche il bilancio, prima di procedere con un’operazione finanziaria su un titolo.
Ragionando in questa maniera può darsi che le soddisfazioni non vengano subito.
L’orizzonte temporale è di circa due anni o più. Ecco perché, in finanza, non si debbono impegnare soldi che servono a breve.
L’analisi tecnica, invece, deve servire solo a dare un’indicazione su qual è il momento migliore per comprare un titolo.
Essa, quindi, servirà solo per non acquistarlo nel momento più sbagliato
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