mercoledì, ottobre 19, 2005

LE TRE REGOLE D’ORO DEL PICCOLO INVESTITORE

La prima regola è: nulla si crea e nulla si distrugge.

Ad ogni investitore che guadagna ne corrisponde uno che perde.

Per i piccoli risparmiatori è molto rischioso e poco saggio investire su titoli molto speculativi.

Di solito, è anche dannoso investire su titoli cari.

Chi seguirà questo blog, riuscirà a sapere quando un titolo è speculativo e/o caro.


Un’altra regola è: non esistono investimenti sicuri.

In campo finanziario niente è sicuro. Tanto è vero che le azioni e le obbligazioni Cirio (grossa azienda nazionale) e Parmalat (multinazionale), nonché i titoli di stato argentini sono finiti in default. Domanda: come mai prima erano chiamati titoli di stato argentini e ora sono chiamate obbligazioni?

Non è vero che le obbligazioni o i titoli di stato sono più sicuri delle azioni. Posso affermare che molte azioni del paniere italiano sono più sicure dei titoli di stato del nostro bel Paese.

Basta una mossa sbagliata che un’azienda buona si può trasformare in cattiva.



L’ultima regola è: su ogni titolo si deve investire una cifra compresa tra 500 e 1500 euro.

Il limite inferiore è necessario, perché le banche per una compravendita di titoli richiedono un importo minimo di 10 euro sia per l'acquisto che per la vendita .

Dobbiamo superare tale soglia, se non vogliamo che queste spese incidano in maniera notevole sulla nostra operazione.

Con 500 euro le spese di compravendita incidono già per il 4%. Ciò significa che dovremmo aspettare che il nostro titolo si dovrà apprezzare di tale percentuale per coprire queste spese.

Il limite superiore è necessario per ottenere una buona diversificazione del portafoglio.

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