sabato, ottobre 15, 2005

SU COSA PUO' INVESTIRE UN PICCOLO RISPARMIATORE?

Considerando tutte le forme d’investimento, sono giunto alla conclusione che un piccolo risparmiatore deve investire solo in azioni e in fondi ETF.

Ovviamente per investire in singole azioni bisogna essere ben informati sull’analisi tecnica e su quella fondamentale. Chi seguirà questo blog,scoprirà cosa vogliono dire i termini sopracitati e come utilizzarli nella compravendita d’azioni.

Le azioni convengono perché chi le acquista diventa socio della società e acquisisce tutti i diritti degli azionisti, tra i quali quello di voto in assemblea, al dividendo, d’opzione, di recesso, ecc.

I fondi ETF, che replicano un indice, invece, convengono perché prevedono solo delle piccole spese di gestione e possono essere venduti in borsa come delle semplici azioni.

I fondi comuni d’investimento, al contrario, non sono convenienti perché o prevedono delle commissioni d’ingresso, d’uscita e/o di performance oppure delle alte commissioni di gestione per un lavoro che considero quasi inesistente. Esaminando la rivista “Tuttofondi” e fissati dei limiti massimi su tali commissioni, non ho trovato un fondo comune d’investimento a buon mercato. Evidentemente chi li consiglia lo fa perché lavora con questi strumenti o perché è remunerativo per lui venderli.

Meglio dei fondi comuni sono le Società d’investimento a capitale variabile (SICAV) che danno il diritto di partecipare alle assemblee e che presentano vari comparti, azionario, obbligazionario, ecc.

I fondi chiusi sono a capitale fisso, prevedono delle quote di sottoscrizione molto elevate e sono molto rischiosi.

Gli Hedge fund sono dei fondi cui è permesso di utilizzare degli espedienti ad altri vietati, quali la vendita allo scoperto e l’indebitamento oltre il proprio capitale (effettto leva). Sono rischiosi e necessitano di grandi capitali.

L’opzione è un contratto in cui una parte ha la facoltà, ma non l’obbligo di compravendere un bene ad una data scadenza e ad un prezzo prefissato, previa corresponsione di un premio alla controparte. Per il primo contraente, il rischio è limitato al premio, mentre la controparte può andare incontro a perdite notevoli.

I warrant e i covered warrant danno il diritto di compravendere un bene ad una certa data e ad un determinato prezzo. Sono molto rischiosi perché amplificano i movimenti del sottostante e sono utilizzati per coperture di portafoglio o per operare su mercati come quello delle valute, tassi d’interesse, ecc

I futures sono contratti, tramite i quali una parte s’impegna a compravendere beni ad un certo prezzo ad una data prefissata con la mediazione di un terzo soggetto. Sono utilizzati per scopi protettivi o speculativi.

Le obbligazioni sono dei titoli di credito che ti permettono di avere un interesse e il rimborso del capitale a scadenza. Possono essere corporate (aziendali), strutturate (la cedola è legata a più parametri, tra loro vi sono quelle convertibili in azioni) high yeald o junk, paesi emergenti. Più sono rischiose e più la cedola è sostanziosa. I titoli di stato sono particolari tipi d’obbligazione in cui una parte è uno Stato.

I pronti contro termine sono i bot dei ricchi perché necessitano di grosse somme da investire. Consistono nel comprare titoli della propria banca ad un certo prezzo e nel rivenderli ad una data futura ad un prezzo maggiore. La differenza di prezzo sarà tanto maggiore quanto è grande la somma investita. Hanno una tassazione sfavorevole.

I certificati di deposito sono dei conti correnti in cui l’importo e la durata sono predefiniti. Danno un interesse superiore al semplice conto corrente, ma sempre inferiore ai bot. Hanno una tassazione sfavorevole.

Il risparmio postale (libretti e buoni postali) offre modesti guadagni con poche spese.

La polizza vita è un contratto tra il contraente e la compagnia d’assicurazione, in cui l’assicurazione ad una data stabilita e al verificarsi di un evento s’impegna a corrispondere un capitale o una rendita in cambio del pagamento di un premio. Prevedono forti penalizzazioni in caso di recesso e quindi impegnano per lungo tempo. Quelle non legate a strumenti finanziari, ma esclusivamente previdenziali, godono di una detrazione fiscale.

Arte, oro, diamanti, immobili presuppongono l’investimento di grossi capitali e conoscenze specialistiche.

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