mercoledì, gennaio 18, 2006

LE OPZIONI 2



Per le opzioni esiste un lotto minimo. Non si può comprare una sola opzione

Sia le opzioni call sia le put si dicono at-the-money quando il prezzo dello strike è uguale o molto vicino al prezzo del sottostante.

Quando lo strike è maggiore del prezzo del sottostante si dice che le opzioni call sono out-the-money e le put in-the-money.

Viceversa, le azioni call sono in-the money e le put out-the money quando il prezzo dello strike è inferiore a quello del sottostante.

Le opzioni sono influenzate da sette fattori:

1) Il prezzo del sottostante: al suo aumentare le call aumentano e le put diminuiscono;

2) Lo strike price: conviene esercitare le opzioni in-the-money;

3) La volatilità: al suo aumentare aumentano sia le call sia le put;

4) Il tempo di scadenza: man mano che si avvicina la scadenza sia le call sia le put perdono di valore;

5) Il tasso di interesse: il suo aumento fa aumentare le call e diminuire le put;

6) Il dividendo: l’erogazione fa diminuire le call e aumentare le put;

7) Fattori psiclogici: sono situazioni non prevedibili che riguardano il sottostante che modificano i prezzi dell'opzione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

delle opzioni non capii il meccanismo...tentai...perdetti mucho dinero...sigh

PETRSALVATORE ha detto...

...e non è facile! Io, come feci per le azioni, prima di avventurarmi,sto facendo molte prove con il portfolio del sito di Borsa Italiana.

Anonimo ha detto...

Salve,dopo aver letto questo blog,sopratutto l'articolo riguardante le opzioni... è giusto,in questi momenti,comprare una opzione put sul nostro indice? se si,che straik e scadenza le sembra più giusta?
La ringrazio per la scrittura di un blog rivolto a piccoli risparmiatori.