mercoledì, marzo 08, 2006

CHIARIMENTI SUI GRAFICI



Leggendo un libro di analisi tecnica, potremmo trovarvi scritto che i grafici semplici sono per principianti e che si dovrebbero usare grafici complicati (intraday, candelstick, ecc.).

Come ho scritto in passato (vedi pagina del 27/10/2005), i grafici, invece, devono essere semplicissimi.

I grafici complicati servono ai traders.

Gli stessi libri non dicono, però, che il 90% dei traders perde in borsa.

L'analisi tecnica ci devrà servire solo per non entrare nel momento più sbagliato sul titolo.

Molto più importante è l'analisi fondamentale, che ci permette di selezionare i titoli che vogliamo monitorare.

Prima di utilizzare l'analisi tecnica dobbiamo eliminare tutti quei titoli che nel lungo termine potranno essere destinati a scendere.

Ecco perchè considerò fondamentale l'utilizzo di alcuni parametri come: p/e, capitalizzazione, dividendo yield.

Innanzitutto, elimino tutti i titoli con p/e negativo e tengo in maggiore considerazione quelli con p/e vicino a 17. Sono attento anche a quei titoli che hanno p/u inferiore a 17.

Elimino tutte le azioni con capitalizzazione inferiore a 70 milioni di euro, perchè troppo piccole e volatili.

Mi interesso di più ai titoli con dividendo yield elevato. Meglio se superiore al 3.5% per più anni.

Altri parametri da valutare sono il ROE, il PEG, il DEBT/EQUITY, il PAY OUT, ecc.

Analizzato il titolo dal punto di vista fondamentale, si può passare a monitorarlo dal punto di vista tecnico.

Per far ciò, si debbono usare grafici semplicissimi, costruiti con il prezzo ufficiale e non di riferimento, perchè dà un andamento più reale al titolo.

Su questo grafico si possono segnare le medie mobili a 20, 40, 100 e 200 giorni.

Sono, poi, giunto alla conclusione che in caso di dividendi straordinari non è bene rettificare i prezzi precedenti, in quanto, così, si ottiene un grafico più veritiero (vedi grafici di Snam Rete Gas pubblicati).

Un'altro assioma dell'analisi tecnica che non ritengo valido è quello secondo cui i prezzi scontano tutto, compreso la notizia.

Se ciò fosse vero, perchè settimana scorsa il titolo Astaldi il giorno dopo la notizia che la società si era aggiudicata la linea 5 della metropolitana di Milano, è schizzato all'insù di oltre il 5%?

Le notizie, invece, vanno analizzate per vedere se possono essere utili per la crescita del titolo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sempre di più mi ritrovo d'accordo con le sue teorie, complimenti.
Ha pensato di costruire un portafoglio completo : parte azionaria e parte obbligazionaria.
Saluti
Antonio

PETRSALVATORE ha detto...

grazie per i complimenti. Su questo blog esistono tre portafogli (basso, medio e alto profilo di rischio) con una parte azionaria e una obligazionaria. Tali portafogli sono costituiti da etf. Credo che comprare singole obbligazioni sia molto più rischioso che comprare singole azioni. inoltre, le obbligazioni più sicure non rendono niente.

Emax ha detto...

Cè anche il mio di portafoglio... ehehh.. . ;-)

Anonimo ha detto...

Concordo assolutamente che non è il momento di acquistare obbligazioni, pensavo agli ETF ed ai fondi.
Cordiali saluti
Antonio

Anonimo ha detto...

Non capisco questa frase puoi approfondire:

Sono, poi, giunto alla conclusione che in caso di dividendi straordinari non è bene rettificare i prezzi precedenti, in quanto, così, si ottiene un grafico più veritiero (vedi grafici di Snam Rete Gas pubblicati).