Cominciamo con il dire che i dipendenti della scuola sono gli unici dipendenti pubblici obbligati a consegnare il modulo per la scelta della destinazione del tfr.
Espero è il fondo pensione chiuso dei lavoratori della scuola.
Possono aderire i dipendenti della scuola pubblica a tempo indeterminato o a tempo determinato con almeno tre mesi continuativi di attività; possono aderire anche dipendenti dello scuole private parificate e riconosciute e di enti di istituti professsionale, anche con contratto a tempo determinato.
La quota da versare è il 100% per i lavoratori assunti dopo il 31/12/2000, mentre è minimo del 28.94% per gli altri.
Si può versare l'1% della retribuzione per avere un pari contributo da parte del datore di lavoro; per chi si è iscritto nel primo anno del fondo, per 12 mesi, tale quota è aumentata dell'1%, mentre per chi si è iscritto dal secondo anno del fondo, dello 0.5% sempre per 12 mesi.
I costi sono:
- 2.58 euro all'adesione;
- una quota inferiore allo 0.12% della retribuzione da definire.
La contribuzione è figurativa si trova presso l'inpdap che la remunerà in base a un tasso di rendimenti netti di un paniere di fondi pensioni chiusi con il maggior numero di aderenti; questo crea problemi per la portabilità ad un altro fondo pensione integrativo.
Il consiglio per questi due anni è di NON ADERIRE al fondo. Tra due anni, dopo un calo fisiologico delle borse, valutare l'adesione ad un eventuale comparto azionario da istituire. Compilare, comunque, il modulo tfr per non ricadere nel silenzio-assenso.
2 commenti:
NON E' OBBLIGATORIO ADERIRE AL FONDO ESPERO: PER IL PUBBLICO IMPIEGO NON ESISTE IL SILENZIO ASSENZO - E' POSSIBILE PORTARE IL CONTO INDIVIDUALE PRESSO IL FONDO ESPERO AD UN ALTRO FONDO
Non è proprio così chiaro; parlando con un sindacalista della Cgil, mi ha detto che una volta istituito il fondo esiste il silenzio-assenso e, quindi, è bene scegliere per non trovarsi in qualcosa che non si è voluto.
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