venerdì, giugno 11, 2010

L'ITALIA NON SI PUO' PERMETTERE UNA MANOVRA DEL GENERE

Si sente dire da più parti che la manovra in Italia è necessaria e che anche altri Stati hanno fatto manovre simili.

Innanzitutto, non è vero che in Tutti gli stati del mondo si sono fatte manovra e vi sono Stati che non ne hanno bisogno (Norvegia, Finlandia, Svizzera, Cina, ecc).

In secondo luogo, la spesa sociale al netto delle pensioni in Italia è già molto bassa ed è ben al di sotto della media Europea.

La media europea, infatti, è superiore all'8% del PIL, mentre quella italiana è sotto il 6%.

In Germania è vicina al 10%, in Belgio, Norvegia e Svezia supera il 10% e persino in Grecia è di circa il 7%.

In Italia, inoltre, non sono stati dati soldi alle banche, che in teoria, giustificherebbe l'operato del Governo. In pratica, le banche dato che sono private, o se la cavano da sole o dovrebbero essere nazionalizzate.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

al netto delle pensioni...
hai detto bene purtroppo han dato la pensione a gente che ha lavorato 15 anni e ora noi dovremo pagare anche per loro. Mi vorrai mica dire che il debito di 124% si è creato da solo?

PETRSALVATORE ha detto...

il bello è che le pensioni sono come negli altri Stati europei. Chi ha avuto la pensione a 19 anni 6 mesi e 1 giorno, prende la minima e ha fatto lavorare altra gente che paga le tasse. Il debito si è creato perchè non lavora più nessuno e ci sono una marea di evasori, vedi lista Falciani.

Anonimo ha detto...

quelli sono effetti non cause.
L'aumento del debito ha causato aumento della pressione fiscale che ha causato ulteriore evasione e crescita bassa con diminuzione delle opportunità di lavoro.
Cmq questa è la spesa pensionistica italiana:
http://www.newsfood.com/q/93fbec00/litalia-ha-la-spesa-pensionistica-piu-alta-tra-i-paesi-ocse/
In italia il welfare è solo pensioni e sanità, non esistono ammortizzatori sociali. Per favorire i giovani bisognerebbe togliere qualcosa ai super-inclusi perchè la coperta è corta. Chi dice che non si deve fare la guerra giovani-anziani in realtà è per lo status quo. Un paese che non dà futuro ai giovani è morto.
Il sistema pensionistico è un grande schema ponzi in tutto l'occidente è basato sull'idea di continua crescita della popolazione e del gdp, cose che sono tutte da dimostrare. Purtroppo ci attendono tempi in cui oltre che ai diritti si dovrà pensare ai doveri e ai valori. Solo così l'occidente potrà uscire da questa crisi gravissima.
Luigi

PETRSALVATORE ha detto...

quelle sono le cause e non gli effetti. Se la coperta è corta perché i soldi non li prendiamo dalle missioni all'estero, invece di far andare in pensione con il bastone la gente e non far lavorare i giovani?(ricordo che c'è il 30% di disoccupati tra i giovani, senza contare quelli che hanno lavorato un giorno nell'anno o si sono stufati di cercare lavoro). Perché non prendiamo i soldi dai grossi patrimoni? Perchè i sacrifici non li facciamo fare a chi non li ha mai fatti?
La crisi si risolve solo con una maggiore occupazione che con queste misure, invece, sarà destinata a diminuire.

PETRSALVATORE ha detto...

Beppe Grillo dice che non bisogna guardare ai dati Ocse.

ogvcap ha detto...

Salve Salvatore,
(scusate la cacofonia) voglio complimentarmi per la nuova veste grafica del blog. Saluti.

Anonimo ha detto...

va beh salvatore allora guardiamo a quelli di Beppe Grillo di dati....
Di cui peraltro sono un grande estimatore, avendone anche votato il movimento a livello locale.
Dalla crisi se ne esce tagliando la burocrazia e i costi della politica. I giovani devono avere opportunità vere non impieghi pubblici. L'economia italiana deve subire una scossa. I grandi veri patrimoni non sono in Italia, quelli veramente ricchi sono tutti in paradisi fiscali (i vari Montezemolo, De Benedetti, Berlusconi e Agnelli). Poi lo sai bene anche tu che l'Italia non si può permettere di far scappare i capitali in questo momento delicato e che le manovre vere e sostanziose si fanno andando a colpire la classe media. Il resto è demagogia valida se non si è al governo. Le missioni all'estero non le puoi tagliare dall'oggi al domani sono responsabilità internazionali che l'italia si è presa e deve portare a termine.
Va beh ho capito che abbiamo una idea diversa. Io vorrei un paese dove sia facile fare impresa, senza nepotismo, con burocrazia e costi della politica al minimo indespensabile e un po' meno gerontocratico. Lo sai di quanto sono aumentati gli stipendi pubblici negli ultimi 10-15 anni? più di quelli privati e dell'inflazione e il tutto con il posto sempre garantito e magari anche con un secondo lavoro. Perchè? Abbiamo un sistema pubblico più efficiente di altri paesi? No. E perchè lo dobbiamo pagare di più?
Lo sai che in tante amministrazioni pubbliche ci sono precari che fanno i lavori dei dipendenti sottopagati mentre il dipendente non fa un tubo? Lo sai che i precari finanziano l'INPS
pagando fino al 30% di contributi (grazie sinistra!)? Poi dicono che l'INPS è in equilibrio. Te credo...

PETRSALVATORE ha detto...

Da che mondo e mondo il pubblico è più efficiente e meno costoso del privato. Solo le piccole aziende familiari e forse le piccole imprese sono più efficienti. Poi di private grosse aziende in Italia in realtà non ne esistono; senza i soldi pubblici versati a fondo perduto e a copiose mani, magari il 31 dicembre o il 15 agosto non se ne salverebbe una. Basta fare come in Francia e dire che se tu hai avuto fondi pubblici non te ne puoi andare. Tu come fai a sapere che nel pubblico non si fa un tubo, forse perché te lo dice la televisione proprietà di un imprenditore che vorrebbe tutto privato. Nel privato ci sono più raccomandati e più gente che non fa un tubo del pubblico, parliamo delle grosse aziende. abbiamo lavorato in una grossa grande azienda e gli sprechi erano assurdi, per esempio si lavorava in catena di montaggio e quando mancavano i pezzi, si assemblava lo stesso e poi bisognava riparare al danno fatto e la cosa capitava molto di frequente.

Anonimo ha detto...

Ma quale televisione? Io ci ho lavorato con i comuni. Tu parli di aziende pubbliche, che poi anche lì ti assicuro che nel passato ci sono stati degli sprechi clamorosi perchè mio padre ci ha lavorato per 40 anni.
Io parlavo di enti pubblici e burocrazia. Non mischiamo le due cose. Tanto che in determinati settori monopolistici tipo autostrade io sono sempre stato contro le privatizzazioni. Quindi sfondi una porta aperta.
Aziende private grosse non ce ne sono più quindi di che parliamo?
La piccola media-impresa è più efficiente perchè se non lo fosse non sarebbe sul mercato visto che non è finanziata da nessuno. A differenza di tante piccole Iri locali i cui Cda sono diventati invece il ricettacolo di sindacalisti e politici trombati.
Cmq la chiudo qua perchè non è una polemica personale.
Luigi

PETRSALVATORE ha detto...

fate il confronto tra pubblico e private e vedete che lo spreco sta più nel privato. Sip era meglio di Telecom, tu parli di autostrade e ci sono tanti altri esempi. Noi abbiamo lavorato in una media azienda in catene di montaggio, nella sanità privata e pubblica, assicuriamo che i minori sprechi ci sono nella sanità pubblica. Inoltre nella sanità pubblica si lavora con più criterio. A livello dirigenziale hai pure ragione, ma nel privato è la stessa cosa e anzi forse è peggio, perché se non hai agganci politici non vai da nessuna parte.

PETRSALVATORE ha detto...

comunque non si tratta di polemica, ma di confronto ed è sempre un bene quando ci si scambiano delle idee.