giovedì, febbraio 14, 2008

IN ITALIA MANCA UNA CULTURA FINANZIARIA

Mesi fa parlando con il mio ex-collaboratore Emax, che ora ha un suo blog, concordammo che in Italia manca una cultura finanziaria.

Emanuele, allora, stava terminando l'Universita (Economia dei Mercati Finanziari) e mi raccontò che esisteva un solo esame specifico sull'andamento dei mercati e, quando, chiedeva spiegazioni all'insegnante, questa sapeva poco o nulla dei nuovi strumenti finanziari.

Ieri parlando con un mio amico avvocato, chiesi se fosse stato possibile brevettare il mio pet index e gli feci vedere il mio blog.

La risposta, un po' paurosa, fu: "Io non ci capisco nulla di queste cose. Non è che è come Vanna Marchi?".

La mia ragazza disse che io non ci guadagnavo nulla nel mettere a disposizione le mie conoscenze.

Ma ciò che più mi ha colpito, è che chi potrebbe far fruttare i propri risparmi, non sa come fare.

Perchè le scuole non insegnano almeno i principi base della finanza?

... e pensare che, oggi, con gli etf e gli etc è possibile investire su quasi tutti i mercati finanziari, sulle obbligazioni, sui titoli di Stato, sugli immobili e sulle materie prime.

Tutto questo a costi bassissimi.

Magari, poi, ci si affida alle banche che ci danno fondi comuni o obbligazioni strutturate che fanno operazioni simili a costi superiori e performance che potrebbero essere inferiori.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

... purtroppo in Italia continua ad imperare la cultura del favoritismo e della raccomandazione. Comunque consolati, a scuola, lo vedo con mio figlio, non insegnano neanche più la storia e la geografia per non parlare del dramma dell'inglese !!!
Un saluto da Aldo, un tuo lettore da qualche mese (purtroppo ti ho scoperto troppo tardi per non farmi fregare dalla discesa del Mibtel e ci ho rimesso)

Anonimo ha detto...

Asssolutamente d'accordo con te... Ti parlo da 19enne, al secondo anno di università (per altro il corso di Statistica ed Economia)...ma che alla finanza si è avvicinato solo ed esclusivamente per passione (e un po' per caso!)...ed effettivamente negli ultimi ci ho pensato spesso sul fatto che almeno qualche concetto di base su funzionamento del mercato, obbligazioni e strumenti non molto complessi, per poter provare a gestirsi i proprio risparmi in un futuro, sarebbero assolutamente già da insegnare al liceo e qualcuno magari potrebbe anche interessarsi (dato che confermo quello che dice Aldo, il resto non lo studiamo molto!)...

E comunque complimenti ancora per il tuo blog, che tanti buoni consigli e "lezioni" mi sta dando per il futuro...

ferro azzurro ha detto...

Vogliono che sia così,i grandi regimi autoritari sono possibili solo se esista una larga base di persone ignoranti,altrimenti come potrebbero guadagnare le banche & co.Più cultura = meno profitti per loro,molto meglio insegnare nelle scuole la musica o la religione,invece di un pò di finanza.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente e come tante materie utili anche la gestione finanziaria dovrebbe avere un suo posto.
Le banche se avessero una visione più in là del loro naso dovrebbero aiutare i piccoli risparmiatori con corsi ad hoc tanto poi sempre tramite loro si deve passare o no?
Salute a tutti e studiate gente studiate (ci vogliono tenere tutti ignoranti)
angybe

Anonimo ha detto...

Hai parlato di nuovi strumenti finanziari sconosciuti a insegnanti universitari di Facoltà di economia, come spesso capita. Per mia esperienza personale posso dirti che troveresti impreparazione simile in molte agenzie di banca quando chiedi di sapere, ad esempio, la duration o il rating di un qualsiasi titolo obbligazionario (dati questi fondamentali prima di prendere qualsiasi decisione di investimento su titoli che molti pensano essere sicuri).

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con te
mi piacerebbe trovare sul tuo blog, forse sono io che non li trovo, i consigli per la settimana prox di acquisto di azioni etf e tc, cosi come post della domenica, dato che mi sembra che il tuo metodo funziona, e mi piacerebbe saperne di piu, o cmq sfruttarlo, sempre a mio rischio ovviamente ciao e grazie
emanuele

PETRSALVATORE ha detto...

Grazie per i commenti. Sembra che l'argomento interessi E' vero anche gli impiegati di banche sanno poco. Quando ho scoperto gli etf anni fa, in banca non sapevano cosa fossero ed è una grossa banca. Non amo dare consigli per la settimana perchè troppo breve il tempo, io mi baso su due anni. I titoli potrebbero scendere nel breve, ma normalmente nel biennio guadagnano.

Anonimo ha detto...

Studio banca e finanza a Pisa, credimi che mai tanto superficialita' fu utilizzata verso i mercati finanziari.....

sembrano bubbole!

Daniele Iemmi ha detto...

Concordo con questo post, manca cultura finanziaria, ma quello che è più grave è che non riusciamo a mantenere un certo distacco quando si parla di denaro. Siamo pesci che abboccano facilmente quando ci propongono assicurazioni con tasso al 4% salvo poi lamentarci per aver ottenuto un 10% in dieci anni.
Non sappiamo calcolare il rischio sostenibile e siamo ancora convinti che il posto giusto dei soldi sia sotto il materasso...
www.danieleiemmi.it

Anonimo ha detto...

Ciao Salvatore,
prova a scrivere un libro diviso in 12 parti da venderne una al mese con gli elementi base da conoscere per un investimento saggio e non speculativo.
Alla fine ci fai fare gli esami!
E' brutta come idea?
saluti
angybe

PETRSALVATORE ha detto...

l'idea non è male. Se riesco ve lo faccio sapere