domenica, novembre 30, 2008

I CERTIFICATI NON ADATTI A PICCOLI RISPARMIATORI

Mi è stato chiesto di parlare dei certificati.

Sacrifichiamo un post sull'analisi fondamentale per parlare di questi strumenti, anche se in fondo questo argomento potrebbe far parte dell'analisi fondamentale.

I certificati sono strumenti derivati, che però non richiedono l'apertura di un nuovo conto derivati o versare margini di garanzia.

Pur essendo meglio dei covered warrant e di alcuni tipi di opzioni, non riteniamo siano adatti ad un piccolo risparmiatore.

Continuiamo a preferire gli etf.

I certificati, infatti, sono soggetti al rischio emittente e non distribuiscono dividendi, mentre gli etf hanno il patrimonio separato rispetto a quello delle sgr, alcuni distribuiscono dividendi, mentre altri li reinvestono.

Solo questo mi fa propendere verso gli etf, anche se vi sono degli altri vantaggi.

Ne riparleremo in altri post.

giovedì, novembre 27, 2008

Rallentano i prestiti e finanziamenti alle piccole imprese in Italia

In continuo aumento il rallentamento delle concessione di prestito e finanzimanti verso le piccole aziende italiane dagli istituti di credito e banche.

Infatti la quota di investitori è scesa al 28,7%, in rallentamento anche per il prossimo, con una previsione del 27,6% per l'anno 2009.

Il fatto si evidenzia da un ultimo studio condotto a Novembre 2008 dal Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici e CRIF di Bologna.

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lunedì, novembre 24, 2008

VENDUTO L'ETF LYXOR EURO CASH

Ho venduto i 40 etf lyxor euro cash eonia al prezzo di 104.79 euro.

Il guadagno netto è stato del 3,9%.

Abbiamo ritenuto utile vendere l'etf alla luce dei continui tagli dei tassi che non lo renderanno più attraente.

Questo è il 21° post di 38, il quinto dedicato agli etf.

Due anni fa non consigliammo di aderire alle opvs di Banca Generali e di Poltrona Frau e facemmo bene, perchè, nonostante il rally iniziale alla lunga si sono rivelate delle delusioni, acquistammo Sias nel portafoglio Salvatore che rivendemmo con un guadagno del 9.66% e parlammo dei seguenti titoli: Socotherm (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere), Sogefi (il consiglio doveva essere vendere), Sol (i consiglio doveva essere vendere), Sopaf (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere), Stefanel (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere per le ordinarie, mentre era esatto per le risparmio).

I nuovi consigli, con il pet index e non più con il metodo cud sono: Socotherm (VENDERE), Sogefi (MANTENERE), Sol (MANTENERE), Sopaf (RIDURRE) e Stefanel (VENDERE entrambe le azioni)

ACQUISTATO LYXOR ETF DJ ASIA/PACIFIC SELECT DIVIDEND

Abbiamo acquistato 70 etf dj asia select dividend al prezzo di 11.2 euro.

L'ordine è stato inserito ieri, insieme ad un altro sullo Smi che non è stato eseguito.

Questo è il 20° di 38, il quarto dedicato agli etf.

giovedì, novembre 20, 2008

I MALI DELL'ITALIA

Credo che in Italia si stia parlando di salvare Alitalia, di salvare le Banche, di dare incentivi a Fiat e di produttività. Tutte misure inutili e, anzi, controproducenti.

I veri mali dell'Italia sono:

1) Salari bassi, che non consentono di spendere e far girare l'economia;

2) Poche case popolari, che permetterebbero di avere un immobile di proprietà a più persone;

3) Tasso di occupazione bassissimo; ricordo che non risulta disoccupato chi si è scocciato di cercare il lavoro;

4) troppe persone con contratti non a tempo indeterminato, che non sono in grado di progettare il futuro;

5) evasione fiscale molto elevata;

6) possibilità del falso in bilancio, che potrebbere rendere i bilanci delle aziende completamente falsi legalmente; alcuni miglioramenti miracolosi potrebbero derivare da ciò;

7) mancanza di un welfare state;

8) un numero di morti sul lavoro troppo elevato, che, oltre al lato umano, toglie professionalità ed esperienza alle aziende;

9) scuole di economia che sfornano economisti con idee completamente fuorvianti e che sanno poco o nulla di matematica; senza matematica e statistica come si fa a capire cosa non va, al di là di quello che ci inculcano in testa.

Se non si interviene su questi punti, l'Italia non si potra salvare ed ecco perchè pensiamo che gli indici italiani in questo secolo potrebbero avere solo minimi decrescenti e , se si compra sui massimi, non si tornerà più a quei livelli.

Questo è il 19° post di 38, il primo sui mercati.

mercoledì, novembre 19, 2008

Prestiti la crescita rallenta

prestiti crescita in rallentamento in italia
Per prestiti e mutuo rallenta notevolmente la crescita dei finanziamenti delle banche al sistema economico.

Per il bollettino mensile Abi sui mercati finanziari e creditizi - la dinamica dei prestiti totali erogati dalle banche in Italia ha segnato una crescita del 4,7%, in netta frenata rispetto al +6,6% di settembre e soprattutto nel confronto con ottobre dell'anno scorso (+11,5%).

Questo rallentamento è collegato con la fase di rallentamento ciclico dell'economia.

Alla fine di ottobre 2008, quindi, l'ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a 1.492,6 miliardi di euro, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di circa 66 miliardi rispetto a fine ottobre 2007

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lunedì, novembre 17, 2008

LYXOR MSCI ASIA APEX 50

La lyxor ha quotato sulla Borsa italiana il Lyxor msci Asia Apex 50.

E' costituito da 50 società del relativo indice, che include azioni asiatiche escluso il Giappone.

Le commissioni totali annue sono dello 0.5%.

Distribuirà un dividendo annuale.

E' quotato in Usd e, anche, per questo motivo non ne consigliamo l'acquisto, perchè a quello azionario si aggiunge il rischio cambio.

Questo è il 18° post di 38, il terzo sugli etf.

Due anni fa non consigliai giustamente di aderire all'opvs Elica, parlai del mio acquisto di due pacchetti Meliorbanca venduti con un guadagno del 10.03% e una perdita del 4.15%, analizzammo i seguenti titoli: Sias (il consiglio non era esatto), Sirti (operazioni straordinarie), Smurfit Sisa (operazioni straordinarie), Snai (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere), Snam rete Gas (la tendenza era esatta), Snia (n.d.).

I nuovi consigli, secondo il pet index e non più con il metodo cud, sono: Sias (MANTENERE), Snam Rete Gas (ACCUMULARE), Snai (RIDURRE), Snia (VENDERE).

mercoledì, novembre 12, 2008

MAFFEI - ANALISI TECNICA


grafici titoli gratuiti da it.advfn.com

MAffei oggi ha superato la sua prima resistenza che dovrà essere riconfermata domani.

E ora che succederà?

Se domani il titolo si manterrà sopra i 2.2 euro, si potrebbe avvicinare alla prossima resistenza importante a 2.3 euro.

Ci sono, poi altre due resistenze a 2.6 euro e 2.75 euro, superate le quali si potrebbe di nuovo raggiungere i massimi storici a 3.53 euro.

Nel caso il titolo non dovesse mantenere i 2.2 euro potrebbe precipitare sino a 1.7 euro o fermarsi a 2 euro, ma questa ipotesi è meno probabile.

Riteniamo poco probabile il ribasso e più veritiero il rialzo, perchè il titolo viene da una grossa correzione, nonostante abbia i conti abbastanza in ordine.

Il pet index è, infatti, di poco inferiore a 60, nonostante la bassissima capitalizzzazione.

Questo è il 17° post di 38, il secondo e ultimo dedicato all'analisi tecnica.

Due anni fa parlammo dell'acquisto di Caleffi nel portafoglio Salvatore rivenduto con un guadagno netto del 20.9, del mio acquisto di BPVN rivenduta con un guadagno netto del 41.26%, di Mediaset (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere) e dei seuenti titoli: Risanamento (il consiglio doveva essere vendere), roncadin (operazioni straordinarie), Sabaf (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere), Sadi (il consiglio doveva essere vendere e non mantenere) e Saes Getters (il consiglio doveva essere vendere).

I nuovi consigli, secondo il pet index e non più con il metodo cud sono: Risanamento (VENDERE), Arena (VENDERE), Sabaf (ACCUMULARE), Saes Getters (ACUMULARE sia le ordinarie che le rnc).

lunedì, novembre 10, 2008

GIORNATA RICCA DI AVVENIMENTI

1) La Cina annuncia un piano da 586 milioni di dollari per rilanciare la domanda interna e contrastare il calo delle esportazioni.

Diciamo che a differenza degli USA, lo Stato cinese può permettersi un piano del genere senza appesantire in maniera insopportabile i conti.

Lo scopo è quello di far risalire il pil che è cresciuto solo (e si fa per dire solo) del 9% rispetto al 12% dell'anno scorso.

2) L'economia italiana è entrata in forte recessione, tutti i settori vanno male, compreso la meccanica, l'unico che si salva è quello dei mobili.

Il settore peggiore è quello dell'auto che perde il 26%. Quando dicevamo di non fidarsi delle previsioni di Fiat, che erano troppo ottimistiche, eravamo gli unici a dirlo, forse perché tra i pochi realmente indipendenti.

3) Con il fallimento di Alitalia, oltre ai debiti, noi tutti italiani dovremmo sobbarcarci anche il prestito ponte. La parte buona andrà alla Cai che è un'altra cosa rispetto ad Alitalia, anche se i giornali e le televisioni continuano a confondere le due cose.

I piloti dopo 15 giorni di sciopero, hanno indetto uno sciopero che è iniziato da poco. Rivendicano il rispetto degli accordi. Crediamo che se lo possano permettere, perché pensiamo siano i migliori al mondo e sicuramente potrebbero spuntare condizioni migliori da Lufthansa o AirFrance.

4) Forti disagi per lo sciopero dei trasporti.

E' ora di finirla con i rinnovi dei contratti oltre il tempo. Bisognerebbe fare come negli altri Paesi europei, dove i contratti vengono rinnovati prima della scadenza. Guadagnerebbero i clienti, le aziende e i dipendenti e, in definitiva, la comunità.

Questo è il 16° post di 38, il quarto dedicato a consigli/considerazioni.

giovedì, novembre 06, 2008

CREDIT DEFAULT SWAPS ITALIA

Leggiamo su alcuni giornali che i credit default swaps sul debito italiano hanno raggiunto livelli inusuali.

Sembra che sia diventato il primo Paese e questa non è bella notizia.

Qualche post fa dicemmo di stare attenti ai titoli di Stato italiani.

Oggi ribadiamo il concetto.

Non ci sembra il caso di puntare su strumenti che danno poco in percentuale e il cui rischio default non è affatto trascurabile.

Ricordiamo che i credit default swaps misurano il rischio del debitore e, quindi, se aumentano le coperture, significa che il rischio crack è aumentato.

Anche alcuni anni fa il rischio non era poco, ma, allora, i titoli di Stato restituivano percentuali a due cifre.

Questo è il 15° post di 38, il terzo su conigli/considerazioni.

mercoledì, novembre 05, 2008

VITTORIA DI OBAMA E CAMBIAMENTO DI IDEA SUL MERCATO AMERICANO

Salutiamo la vittoria di Obama.

Egli sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Con la sua vittoria crediamo che gli Stati uniti si possano riprendere da questa crisi, anche se l'impresa non sarà facile.

Speriamo che il nuovo presidente mantenga le promesse fatte e per una volta non valga il detto: tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Speriamo che diminuiscano le guerre, che salvaguardi un po' più l'ambiente, che migliori il sistema sanitario e che mantenga le promesse.

Se ciò verrà fatto, pensiamo che i conti potrebbero migliorare.

Anche se in un primo momento ci potrebbe essere un ritracciamento degli indici U.S.A., crediamo che si possa cambiare il nostro giudizio sulle borse U.S.A.

Questo, anche perché quando hanno governato i democratici le borse sono sempre salite, mentre quando hanno governato i repubblicani ci sono stati i più grossi crack.

Pensiamo, poi, che fare peggio di Bush sia quasi impossibile.

Ecco perchè nei nostri prossimi portafogli potrebbero esserci indici statunitensi, cosa che prima non è mai successa.

Ovviamente all'inizio saranno in quantita inferiore rispetto agli indici europei

Questo è il 14° post di 38, il terzo su consigli/considerazioni.

CHIUSURA PORTAFOGLI STRANIERI






Chiudiamo i portafogli stranieri.

Sono stati creati con il metodo cud e avevano lo scopo di battere l'indice di riferimento.

Non sono andati molto bene, perchè non conoscevamo molti titoli e non abbiamo proceduto ad una scrematura come per i portafogli italiani. Il metodo cud senza un intervento umano non va bene di per se.

L'unico che ha battuto il mibtel è stato quello olandese, ma con la fusione tra Abn Amro e Barclays.
Questo è il 13° post di 38, il quinto dedicata alle azioni.

lunedì, novembre 03, 2008

ANCHE CON IL COMIT ABBIAMO AZZECCATO

All'inizio di marzo dicemmo che il Comit sarebbe sceso poco sotto i 1000 punti e cioè poco sotto il minimo del 2003(vedi qui).

Pochi giorni fa il Comit ha toccato 928 punti.

A questo livello tutti sono diventati pessimisti.

Noi, tenendo in considerazione quello che dicemmo in quel articolo, cominiciammo a comprare su quei livelli.

Eravamo e siamo convinti, che da qui parta un grosso rimabalzo, che porterà l'indice verso i 1900 punti per poi ridiscendere.

Crediamo, come sostenemmo in quell'articolo che si stia creando una sorta di canale poco pendente al ribasso.

Ovviamente, in questo scenario, chi compra sui massimi non rivedrà più quei livelli.

Nel secolo scorso, invece, anche comprando sui massimi e aspettando dai 7 ai 25 anni si poteva ancora rivederli e superarli di slancio.

Questo perchè la nostra economia da malata e diventata moribonda.

Comunque a saperci fare e seguendo i nostri consigli, si potrà ugualmente guadagnare.

Questo è il 12° post di 38, il secondo su consigli/considerazioni.

Due anni fa parlammo dell'MTA international, acquistammo Banca Profilo, che rivendemmo con un guadagno del 3.22%, e analizzammo i seguenti titoli: Reno dei Medici (il consiglio era esatto), Reply (il consiglio era esatto), Retelit (il consiglio era esatto), Richetti (il consiglio era esatto), Richard Ginori (consigliammo di ridurle e sono sospese).

I nuovi consigli, secondo il pet index, sono: Reno dei Medici (RIDURRE), Reply (ACCUMULARE), Retelit (RIDURRE), Richetti (MANTENERE).

sabato, novembre 01, 2008

CHIUSURA SONDAGGIO

Si è chiuso il sondaggio su cosa salverà l'Italia.

Il successo è stato strepitoso (716 voti).

I risultati meno.

Siamo proprio influenzati dalle televisioni e dai giornali, che per vendere dicono quello che vogliamo sentirci dire.

La risposta più gettonata è stata: più sicurezza (217 voti, pari al 30% delle risposte). Diciamo subito che più sicurezza, non servirà certo a salvare l'Italia. E' una parola usata demagogicamente. Il modo per ottenere più sicurezza è la certezza della pena (misura che deve essere presa dalla politica e non dai giudici, ma sembra che si sta andando in senso opposto) e far star meglio le Nazioni più povere (dato che molti nostri industriali e i nostri commercianti, non vogliono che ciò accade, perché altrimenti non avrebbero manodopera e badanti a basso costo, anche qui si sta andando nel verso opposto; chiedetevi quali e quanti sono i partiti che rappresentano queste categorie e capirete, che al di là dei proclami, quali sono le loro vere intenzioni).

La seconda risposta è stata: aumento dei salari (209 voti, pari al 29%). Questa misura serve realmente a salvare l'Italia, perché aumenta il potere di spesa degli Italiani e rilancia l'economia. Anche qui si sta andando nel senso opposto, i contratti vengono rinnovati sempre dopo (es. nel pubblico si è passati da due a tre anni) e gli aumenti sono sempre minori, con un inflazione galoppante.

La terza risposta è stata: liberalizzazioni (127 voti pari al 17%). Le liberalizzazioni soprattutto in settori strategici, invece, sono state una delle cause di questa crisi finanziaria. Se le banche fossero state pubbliche non si sarebbero invischiate nella vicenda mutui subprime. Le liberalizzazioni, poi, di solito non portano vantaggi ai cittadini. Si possono creare cartelli e i prezzi invece di diminuire, aumentano (a nessuno conviene farsi concorrenza). La concorrenza di solito avviene solo quando i prezzi hanno raggiunto prezzi stratosferici, che non sarebbero mai stati toccati con il controllo pubblico.

La quarta risposta e stata: meno stranieri (74 voti pari al 10%). Anche questa misura è demagogica e irrealizzabile, con i Paesi del terzo mondo sempre più poveri. Tra l'altro la misura degli stranieri regolari, ha aggiunto questi, agli irregolari e sono aumentati entrambi.

Alloggi pubblici è stata solo la quarta risposta (42 voti pari al 5%). Questa misura permette di far calare il prezzo delle case e anche degli affitti. Consente un risparmio considerevole alle famiglie, che si possono concentrare sui consumi. Anche qui, al contrario di altri Paesi come la Francia, si sta andando in senso opposto e gli alloggi sono costruiti sempre più da privati. La conseguenza è che i prezzi delle case, unico Paese tra i più sviluppati, non sono ancora scesi e le case rimangono sempre più invendute.

Meno male che poteri al premier (32 voti pari al 4%) e precarizzazione (15 voti pari al 2%) hanno ottenuto pochi voti.

Ora partiamo con un altro sondaggio, più borsistico. Facciamo una previsione di come andrà il mercato nel 2009.

Questo è l'undicicesimo post di 38, il primo e unico su argomenti vari