Il sole24ore nell'inserto plus24 di sabato scrive un nuovo articolo sui fondi pensione, decantandoli.
Viene detto che destinando il 10% del proprio reddito netto ad un fondo pensione si può attenere un tasso di sostituzione in più che va da un minimo del 2,7% ad un massimo del 12,6%.
Il tasso di sostituzione rappresenta il valore della pensione rispetto all'ultimo stipendio percepito.
L'inserto pubblica, poi, degli esempi.
Vediamo quelli che ci interessano e che riguardano i piccoli risparmiatori.
Un impiegato con età 52 anni e reddito di 32500€ con anzianità contributiva di 25 anni avrà, se uomo, un tasso di sostituzione del 63,9% e, se donna, del 57,3% con la prima pensione, che diventeranno rispettivamente 68,1% e 60,1% aderendo ad un fondo.
Innanzitutto, non capiamo queste differenze così considerevoli tra uomo e donna e già questo ci dice che non è che si debba puntare ad un fondo pensione, ma caso mai ad un miglioramento della legge, magari utilizzando i soldi necessari riducendo le missioni all'estero, le quali non solo non risolvono i problemi nel Paese ove i militari vanno, ma causano l'aumento degli immigrati.
Altri esempi sono del giovani di 35 anni con reddito annuo di 19500€ e anzianità contributiva di 10 anni (il tasso di sostituzione passa dal 53,1 al 65,1% se uomo e dal 43,8 al 52,2% se donna) e dell'insegnante ove non si può fare confronti perché tra uomo e donna vengono presi età, anni di contribuzione e reddito diversi.
Prendiamo il secondo esempio del giovane uomo, non consideriamo l'ipotesi che i fondi possano perdere valore o fallire, e facciamo quattro conti. Ricordiamo che questo è uno dei casi migliori per aderire ad un fondo pensione.
L'impiegato guadagna 19500€ annui, cioè 1500€ mensili per 13 mensilità.
Crediamo che questi siano guadagni lordi, che al netto fanno per semplicità 1200€.
Il 10% di 1200 è 120€.
Dato che il lavoratore deve lavorare altri 33 anni, pari a 396 mesi, dovrà versare 396 * 120 = 47520€.
Ora con la prima pensione guadagnerà 1200 * 53,1/100 = 637,2€, mentre con il fondo pensione 1200 * 65.1 = 781,2€. La differenza è di 144€.
Per recuperare i soldi spesi ci vorranno 47520/144/12mesi = 27,5 anni. Il giovane all'età di 87,5 anni (se andrà in pensione a 60 anni) andrà in pareggio, sempre che non muoia prima e le leggi rimangano uguali.
Se conti simili li fate con l'impiegato anziano, ci vorranno, invece, 36 anni. L'anziano andrà in pareggio a 96 anni.
Considerate, invece, che mantenendo il tfr, questo vi verrà dato subito dopo il pensionamento e che potrebbe essere investito con profitto.
Se, poi, oltre a mantenere il tfr, vi fate una pensione da soli investendo 100€ al mese, come stiamo facendo con il nostro blog, il guadagno potrebbe essere ancora superiore.