I professionisti a Wall Streest, come del resto le banche e gli istituti di ricerca, investono con un approccio top-down.
Cominiciano con una previsione sul clima economico generale, guardano alle previsioni sui tassi di interesse, le proiezioni sulla valuta, analizzano le stime di crescita interna ed estera; l'analisi tecnica, quando viene presa in considerazione, è all'ultimo posto (i trader e i piccoli risparmiatori, invece, spendono migliaia di euro/dollari per comprare libri ed informarsi sull'analisi tecnica).
Non sapere nulla sull'economia è il modo migliore per perdere in borsa.
Per capire questi concetti non c'è bisogno di una laurea, ma,anzi, molti laureati in discipline economiche sono totalmente impreparati sul reale mondo della finanza.
Nel corso dei secoli si sono trovati numerosi indicatori economici.
Alcuni sono veramente strampalati (es. legati all'altezza della gonna rispetto al ginocchio o al superbowl).
Gli economisti hanno ridotto tali indicatori a circa 50, che sono considerevolmente realistici.
Questi indicatori si possono trovare sui giornali, sulle riviste o nelle trasmissioni specializzate.
Circa due anni fa abbiamo parlato della capitalizzazione (vedi qui), di quante azioni si potevano comprare sul mibtel (vedi qui), dei principi base dell'analisi tecnica (vedi qui) e di supporti, resistenze e linee di tendenza (vedi qui),
2 commenti:
Ciao!
molto interessante questa considerazione...ma a questo punto, ragionando come farebbero i professionisti non ti sembra che per investire ora sia un momento rischioso?
in questo momento io sceglierei una strategia "value" magari con l'etf dedicato e mi porterei sui Select Dividend per avere quantomeno un flusso cedolare consistente aspettando tempi migliori...o sbaglio completamente?
ciao
La strategia mi sembra giusta.
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