sabato, gennaio 22, 2011

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE: 21% IN UE, 28.9% IN ITALIA

La disoccupazione giovanile è la vera spina nel fianco dell'europa (http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/ansa/dettaglio.html?newsId=256824).

In Europa tocca il 21% (più di un giovane su quattro non lavora).

In Italia arriva addirittura al 28.9% (http://petsalvatore.blogspot.com/2011/01/disoccupazione-giovanile-alle-stelle.html). Quasi un giovane su tre non lavora).

Ci piacerebbe, poi, sapere qual'è la disoccupazione U6 giovanile, cioè quella che tiene conte anche degli scoraggiati, che non cercano più il lavoro e non vengono calcolati come disoccupati.

Di fronte a tutto ciò, crediamo che si debba pensare seriamente ad un abbassamento dell'età pensionabile a 60 anni in tutta Europa.

Al di la della ignoranza di molti politici, questa misura sarebbe molto utile.

Aumenterebbe il numero di giovani al lavoro, che, quindi, si sposerebbero e comprerebbero casa e, così, farebbero girare l'economia.

Aumenterebbero anche le imposte per lo Stato, che potrebbe così diminuire il suo debito.

Ovviamente il tutto dovrebbe essere supportato anche da una politica, che ridurrebbe in maniera drastica i contratti a tempo determinato. Questi dovrebbero esistere solo in alcuni settori particolari, tipo il turismo.

5 commenti:

ugo ha detto...

Che ne dici di far fare ai ns giovani i lavori degli immigrati, a un salario e con diritti accettabili, lasciando stare l'eta di pensionamente, in quanto le persone che vanno in pensione giovani , di solito lavorano poi in nero rubando lavoro ai giovani e non pagano le tasse?

situazione italia
B&F pag 9 peso borse su pil
italia cap 449000 pil 1604700
cap/pil 28%
il ns listino e' formato per circa un 40/50% di bancari e assicurativi,(in positivo il fatto che le ns banche non sono esposte ad assetti tossici in maniera pericolosa)
tutto questo per spiegare in poche righe, la relativa importanza del dato mib sull'economia generale italiana, come al solito l'italia rispetto agli paesi non e' lineare.
il dax con 45.5% di cap/pil e' andata molto bene perche oltre alla scarsa influenza delle banche sul listino, ha beneficiato dell'industria quotata e non quotata.

esistono degli etf su obbligazioni a tasso variabile?
pensi che sia il momento delle obbl a tasso variabile e a quelle legate all'inflazione?

pensi che le banche americane a fine 2011 avranno sistemato debiti e mutui e immobili n carico dovuti a insolvenze mutui,e di conseguenza avremmo una stretta valutaria negli usa?

GIM ha detto...

Nel tuo nuovo sito, il PETRENGAINDEX:
A) viene aggiornato ad intervalli regolari?
B)Ogni quanto?
C)Ridurre suppongo voglia significare vendere 750 euro di un'azione e MANTENERE+ COSA SIGNIFICA?

Saresti così gentile da rispondermi su tutti questi punti?

Grazie e complimenti

Emanuele ha detto...

Ciao Salvatore,
link del mio nuovo blog:
http://pillolediborsa.blogspot.com/

PETRSALVATORE ha detto...

- noi non crediamo nell'inflazione, no crediamo che in un anno si possa risanare i conti delle banche USA;
- non regolari, ma viene aggiornato, giusto sul ridurre e mantenere+ significa che il valore del petrenga index è molto vicino all'ACCUNULARE;
- buona fortuna

fabio ha detto...

se non lavora il 21% è più di uno su cinque e non su quattro.

Ciao e grazie per i tuoi interessanti post.