domenica, febbraio 26, 2006

UN TITOLO INTERESSANTE: PERMASTEELISA

Grafico costruito con ProRealTime.com
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Questa settimana presento Permasteelisa come titolo ESTREMAMENTE interessante. Permasteelisa opera in un settore molto particolare, si occupa di facciate di grandi grattacieli o prestigiosi Hotel e anche del loro allestimento. Giovedi c'è stata una notizia positiva per la società, ovvero l'unico concorrente europeo rimasto dopo il 2001 ha dichiarato fallimento, e questo ha fatto si che il titolo esplodesse verso l'alto. Permasteelisa è da ben 2 anni congestionata in un canale laterale compreso tra i 12€ e i 14,50€, ma grazie all'impulso rialzista di giovedi e confermato ancora venerdì è riuscita a rompere questa fortissima resistenza e a portarsi sopra i 15€. I volumi sono cresciuti, anche se non ancora in modo vertiginoso, per cui consiglio di monitorare attentamente l'apertura di lunedì, con la seguente operatività: Buy a questi prezzi fino a 17,50€ prima resistenza, poi 19,50€ seconda resistenza ed infine possibile arrivo sui massimi a 21€. Tenere sempre lo stop loss in area 14,50€ e pronti a cavalcare il possibile rally dopo 2 anni di stasi.

Emax

10 commenti:

Anonimo ha detto...

stasera un altro sito di un giovane analista consiglia Dmt...voi l'avete scoperto un poco prima...bravi.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,

scusate se sono OT. Oggi stavo leggendo il libro del Sole 24 Ore: Come Guadagnare in Borsa. Di di Lorenzo.

Innanzittutto ho notato che usa il P/E in modo diverso. Egli dice. Il P/E è il rapporto tra prezzo dell'azione e l'utile relativo ad esso. Si può anche calcolare come capitale/utile (infatti se si divide ambo i membri per il num di azioni in circolazione otteniamo il rapporto di prima). L'interpretazione è, a questo punto, ovvia. Il P/E è il numero di anni che devono trascorrere affinchè, attraverso gli utili, si riesca a guadagnare una cifra pari al capitale investito. Quindi, con un P/E=5 e un capitale investito di 1000 euro devo aspettare 5 anni per guadagnare altri 1000 euro. Lui dice, inoltre, che un'azienda è interessante se P/E è compreso tra 5 e 10. Su questo blog, invece, suggerite 17.

Ho capito male io il libro? Se si, potete dirmi qual'è lo scostamento max da 17 che ritenete accettabile?

Anonimo ha detto...

Ancora OT.

Ho una domanda sulle linee di tendenza o trend. Mi è chiara la definizione, ma mi sembra di capire che non ci sia un metodo unico per determinarle. O no?

Il trend rialzista e ribassista devono essere paralleli?

Potete aiutarmi a capire esattamente come si tracciano?

E' chiaro che bastano 2 minimi e 2 massimi, ma spesso nei grafici ce ne sono molti, quali uso?

In genere, so che si usa il trend principale su un grfico di un anno, poi uno secondario su 1 mese e uno terziario su qualche settimana. Ma vermante ha senso tracciare tutti questi trend?
salvatore

PETRSALVATORE ha detto...

Per quanto riguarda i trend, dipende da cosa vuoi da un titolo. Io considero solo titoli che possono considrearsi strategici, cioè non da traders. In questo caso, bisogna prendere la linea di tendenza principale, almeno a 2 anni. I titoli della domenica, consigliati da emanuele, sono titoli speculativi e, quindi, la linea di tendenza è quella di breve termine.

PETRSALVATORE ha detto...

Per quanto riguarda il P/E, anche qui dipende da cosa si vuole da un titolo. P/E compreso tra 5 e 10 può significare che un titolo è sottovalutato, ma non sempre. Si debbono, infatti, considerare altri parametri. Un p/e di 17 è un buon compromesso tra le due strategie di invesimento (growth style e value style). Tale valore è simile al primo preso in considerazione nella storia dell'analisi tecnica. Esso non ha mai tradito e soprattutto non è stato influenzato dalle mode.

Anonimo ha detto...

Ciao, scusa se insisto. Supponiamo che non voglia fare speculazione amessere solo un semplice risparmiatore.

I trend rialzista e ribassista devono essere paralleli?

Come si tracciano? Bastano due minimi (o massimi) qualsiasi presi nell'arco temporale scelto? Oppure devo prendere minimi (o massimi) con date caratteristiche?

Mi è chiaro, invece, che devo prendere un grafico di almeno 1 o 2 anni.

PETRSALVATORE ha detto...

Come fanno ad essere parallele se sono di di segno contrario (una in ascesa e l'altra in discesa). Se vui saperne di più leggi la pagina del 28/10/2004. Un esempio di linea di tendenza rialzista ce l'hai sul grafico di sol (pagina del 30/01/2005). Si bastano due minime e due massimi ovviamente non alla stessa altezza altrimenti si ha un doppio minimo e doppio massimo.

Emax ha detto...

Penso che stiate parlando di 2 cose diverse. Una sono le linee di tendenza, di breve medio e lungo periodo... a seconda di come si vuole investire. Altra cosa è un trend delimitato da un canale che può essere orizzontale o inclinato e in quel caso le linee, che non sono più di tendenza, ma trend-line appunto possono essere sia parallele (in un canale) che a triangolo...

Anonimo ha detto...

esatto, emax ha capito la mia domanda (in realtà sono io che mi sono espresso male). Mi riferivo al trend delimitato da un canale. Per canale io intendo le due linee (rialziste e ribassiste)tracciate utilizzando due min e due max.

Leggendo il libro di cui sopra mi era venuto il dubbio che queste due linee dovevano essere per forza inclinate e parallele, invece da quanto mi dite possono essere anche orizzontali e non parallele.

La cosa strana è che quel libro diceva che preso un grafico nel periodo di un anno non c'era un sistema univoco per tracciare le linee di questo canale e che spesso bisognava affidarsi al potere risolutore dell'occhio.

Inoltre in molti suoi grafici notavo che lui disegnava un canale con due linee parallele inclinate che toccavano due min e due max, solo che poi segavano il grafico in alcuni punti, quasi come se lui trascurasse quel min (o max) che generava quei picchi.

Da qui la domanda che vi ho posto.

Grazie!!!

Emax ha detto...

l'importante è aver chiarito i dubbi, infatti questo blog nasce proprio con l'intento di far comprendere meglio l'economia e la finanza, materie sicuramente affascinanti, quanto molto complesse.