Dal 2005 è un blog di informazioni indipendenti ed esperienze sulla compravendita di azioni, etf e opzioni rivolto al piccolo risparmiatore. Si occupa anche di fondi pensione, tfr, mutui e mercati. From 2005 this is a blog of personal information and experiences about buying and selling shares, etf and options and also it talks about retirement funds, tfr, loans and markets. googleaa5322ea66c4e88e.html
venerdì, dicembre 30, 2005
LE AZIONI PER IL 2006
Terrei buono il portfolio di Felice (vedi post di settimana scorsa) e apporterei alcune modifiche.
Venderei Cremonini al prezzo di 2.0240.
Otterrei così una plusvalenza lorda del 6.52%.
Il 6.52% di 1500 euro è pari a 97.80 euro.
Acquisterei Acea, Linificio, Pirelli R.E. e San Paolo IMI rispettivamente al prezzo di 8.395, 3.024, 46.05 e 13.201
Il portafoglio sarebbe, così, composto da 26 titoli (Acea, Asm Brescia, Astaldi, BB biotech, Banca Pop. Milano, Brembo, Buzzi Unicem r.,CDC, Credem, Enel, Emak, Ergo prev., Fondiaria Sai r., Italcementi r., Linificio, Milano Ass., Navigaz. Montanari, Pirelli R.E.,Premafin, Premuda, S. Paolo IMI, Snam Rete Gas, Sogefi, STM, Unicredito, Unipol).
Se, invece, si volesse partire con un nuovo portafoglio (lo chiameremo Felice 2), si potrebbero acquistare gli stessi titoli, eccetto Banca Popolare di Milano, Enel e Unipol.
Il numero di azioni diventerebbe, così, 23.
Per gran parte dei titoli, si dovrebbe spendere 1500 euro.
Per quanto riguarda BB Biotech, CDC, Ergo Previdenza, Fondiaria Sai r. e Unicredito, se ne dovrebbero comprare per un controvalore pari a 1000 euro.
La spesa, per chi dovesse acquistare l’intero portfolio, sarebbe di 32000 euro
giovedì, dicembre 29, 2005
INSIEME A TIM COMPRAI BENI STABILI
Lo stesso giorno in cui acquistai T.I.M. , comprai anche Beni Stabili.
Scelsi le due azioni per gli stessi motivi ed esse si comportarono quasi allo stesso modo.
Acquistai 1000 azioni al prezzo di 0.48 euro per una spesa complessiva (comprese le spese) di 490 euro.
Il titolo, come T.I.M. i primi mesi scese sino al valore di 0.365 euro.
Con la ripresa dell’indice generale, il titolo salì.
L’ascesa di Beni Stabili fu più repentina di quella di T.I.M.
Rivendetti, così, a quasi un anno di distanza (il 03/12/2003), il titolo al prezzo di 0.53 euro.
Il guadagno lordo (compreso il dividendo) fu del 17.07%, mentre quello netto (sottratte le spese di compravendita e gestione) del 12.47%.
Come mi comportai con questa azione?
Nell’acquisto,abbastanza bene, perché il titolo aveva buoni fondamentali,anche se il momento non era il più adatto per investire in azioni.
Nella vendita, come costante nelle prime mie operazioni societarie, non riflettendo con calma.
Il titolo, infatti, per l’analisi tecnica non aveva dato alcun segnale di ribasso.
Beni Stabili, oggi, quota 0.8191, ma ha raggiunto un massimo di 0.935 e, inoltre, ha distribuito due dividendi.
In quel periodo ero, però, convinto che si dovesse vendere raggiunto il guadagno di circa il 10%.
mercoledì, dicembre 28, 2005
FINISCE LA PRIMA LETTERA E SI COMINCIA CON LA B
AZIMUT è una società specializzata nella gestione del risparmio, che tramite promotori finanziari offre anche assistenza personalizzata per la costruzione del portafoglio a privati, banche , assicurazioni e industrie.
L’azione è in ascesa dall’agosto 2004, poco dopo la quotazione.
Ha un p/e negativo, ma ha distribuito un dividendo yield dello 0.76%.
Ha una capitalizzazione di 926 milioni di euro.
Il consiglio è RIDURRE . Ieri quotava 6.548 euro.
BANCA ANTONVENETA è nata dalla fusione di Banca Antoniana e Banca Popolare Veneta. E’ uno dei maggiori gruppi bancari italiani con più di 1000 sportelli.
Il titolo sale dal dicembre 2002..
Ha un p/u di 28.7 e ha distribuito un dividendo yield del 1.7%.
Possiede una capitalizzazione 8114 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 26.26 euro.
BANCA BILBAO V. è un gruppo multinazionale di servizi finanziari con 91000 impiegati e oltre un milione di azionisti in 32 Paesi.
L’azione sale dal marzo 2003 quando valeva 7.3 euro, ma non ha ancora superato il suo massimo storico di 17.55 euro.
Il suo prezzo/utili è di 21.62, mentre il dividendo yield è dello 0.76%.
La sua capitalizzazione è di 48209 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 15.068 euro.
BANCA CARIFIRENZE è una banca che fornisce un servizio completo sia alle aziende sia hai privati. Ha una partecipazione del 50% in Findomestic, che si occupa di credito al consumo.
Il titolo è in salita dall’ottobre 2001.
Ha un p/e di 27.6 e ha distribuito un dividendo yield del 2.09%.
Capitalizza 2855 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 2.484 euro.
BANCA CARIGE è un gruppo che si occupa del settore bancario, finanziario, previdenziale ed assicurativo e possiede poco meno di 500 sportelli bancari.
L’azione ordinaria sale da molti anni, la risparmio dal dicembre 2002.
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L’ordinarie hanno un p/e di 35.53, mentre la risparmio di 51.74.
Hanno distribuito un dividendo yield rispettivamente del 2.25%. e del 1.96%.
Possiedono una capitalizzazione rispettivamente di 3131 e 737 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE entrambe le azioni. Ieri quotavano: 3.218 euro le ordinarie e 4.697 le risparmio.
martedì, dicembre 27, 2005
UN ALTRO ETF SI AGGIUNGE AL NOSTRO PORTAFOGLIO
Oggi aggiungiamo al nostro portafoglio, l’Etf: IShares Euro Corporate Bond.
E’ un fondo Etf composto da obbligazioni corporate, cioè di aziende.
Tratta solo obbligazioni in euro, non soggette, quindi, al rischio cambio e molto liquide.
Si occupa solamente di aziende, che hanno come minimo rating “investment grade”.
Come tutti i fondi Etf, non ha commissioni di entrata e uscita ed è vendibile,come le azioni, in qualsiasi momento di mercato aperto.
Le commissioni di gestione sono dello 0.20% annue.
Trattandosi di un fondo etf , possiamo raggiungere il limite massimo di spesa consigliato (1500 euro).
Siccome il prezzo odierno è circa 126 euro, se ne possono acquistare anche 12 quota.
La minima spesa è, comunque, pari ad una quota. Oggi circa 126 euro.
venerdì, dicembre 23, 2005
IL PORTFOLIO DI FELICE
Non mi sembrava giusto indicargliene qualcuno, è preparai un portafoglio con 23 titoli:
Astaldi quotava 3.134 ora quota 5.091+ dividendo 0.075=5.166 variazione + 64.83
BB Biotech quotava 49.230 ora quota 50.91+ dividendo 2.40=53.31 variazione + 8.28
B.P. Milano quotava 6.293 ora quota 9.546+ dividendo 0.275=9.821 variazione + 56.02
Brembo quotava 5.460 ora quota 6.368+ dividendo 0.180=6.548 variazione + 19.92
Buzzi U. r. quotava 7.525 ora quota 9.248+ dividendo 0.314=9.562 variazione + 27.06
CDC quotava 10.151 ora quota 9.126+ dividendo 0.560=9.686 variazione - 4.58
Cremonini quotava 1.900 ora quota 2.094+ dividendo 0.061=2.151 variazione +13.21
Credem quotava 7.135 ora quota 9.542+ dividendo 0.250=9.792 variazione + 33.22
Enel quotava 7.157 ora quota 6.792+ dividendi 0.550=7.342 variazione + 2.66
Emak quotava 3.721 ora quota 4.799+ dividendo 0.145=4.944 variazione + 32.86
Ergo previd. quotava 4.242 ora quota 5.198+ dividendo 0.174=5.372 variazione + 26.66
Fond. Sai r. quotava 13.040 ora quota 21.14+ dividendo 0.802=21.942 variazione + 68.26
Italcementi r. quotava 8.268 ora quota 10.649+ dividendo 0.33=10.979 variazione + 32.79
Milano Ass. quotava 4.083 ora quota 5.725+ dividendo 0.260=5.985 variazione + 46.58
Nav. Montanari quotava 2.396 ora quota 2.983+ dividendo 0.080=3.063 variazione + 27.83
Premafin quotava 1.221 ora quota 2.031+ dividendo 0.010=2.041 variazione + 67.15
Premuda quotava 1.376 ora quota 1.694+ dividendo 0.060=1.754 variazione + 27.47
Snam Rete Gas quotava 4.252 ora quota 3.515+ dividendi 1.200=4.715 variazione + 10.88
Sogefi quotava 3.402 ora quota 4.283+ dividendo 0.160=4.443 variazione + 30.59
STM quotava 14.583 ora quota 15.486+ dividendo 0.12=15.606 variazione + 7.01
Unicredito quotava 4.203 ora quota 5.75+ dividendo 0.205=5.955 variazione + 41.68
Unipol quotava 3.345 ora quota 2.354+ dividendo 0.140=2.494 variazione – 24.44
Mibtel quotava 23067 ora quota 26843+dividendo 575=27419 variazione + 18.86
Se Felice avesse seguito il consiglio avrebbe avuto un guadagno del 26.94% e avrebbe battuto l’indice generale del 42.84%.
Tale guadagno sarebbe leggermente superiore se avesse aderito all’aumento di capitale Unipol.
giovedì, dicembre 22, 2005
LA COMPRAVENDITA DI TIM
Il mio terzo acquisto fu T.I.M.
Fu acquistata due mesi dopo le mie prime due azioni (il 17/12/2002) e con il mercato ancora in fase orso (= ribasso).
Acquistai 100 azioni al prezzo di 4,7 euro che con le spese faceva 480 euro.
Ne comprai una quantità vicina ai miei parametri perchè mi ero informato bene sul bilancio e sui fondamentali del titolo.
Non ne acquistai di più, perchè l'azione stava scendendo insieme all'indice generale.
Ero convinto che il trend a breve sarebbe cambiato.
Infatti tre mesi dopo l'indice generale cominciò a salire.
T.I.M. in un primo momento scese fino a 3.56 euro, ma non vendetti, perchè credevo, che dati i buoni fondamentali, prima o poi avrei avuto ragione.
Poi, cominciò a salire, ma lentamente, forse si aspettava la notizia che avrebbe dovuto venire.
Infine, fu annunciata un O.P.A.S. da parte di Telecom Italia al prezzo di 5,6 euro e l'azione salì vorticosamente per portarsi verso tale prezzo.
Naturalmente aderii all'offerta, anche se non ero d'accordo con l'operazione.
L'offerta, infatti, non fu fatta a favore dei piccoli risparmiatori, perchè in cambio di una delle migliori società quotate veniva data una società con molti debiti.
Considerate le possibilità e il guadagno ottenuto, anche se avevo preso in considerazione l'idea di tenere il titolo per molti anni, aderii.
Il guadagno netto fu del 20.78% (compreso i dividendi), mentre quello lordo (sottratte le spese di acquisto e gestione) fu del 18.96%.
Per le offerte pubbliche (O.P.A. o O.P.A.S.) non si hanno spese di vendita.
Naturalmente l'operazione non era tutta in contanti, così, mi rimasero sul groppone 7 azioni T.I.M. che diventarono 12 Telecom Italia.
Come mi comportai con il titolo?
Nell'acquisto bene perchè avevo scelto una delle migliori due azioni del listino principale.
Nella vendita, viste le possibilità, egregiamente perchè, in seguito, l'oggetto dello scambio perse valore.
mercoledì, dicembre 21, 2005
CONSIDERAZIONI
Mai vendere o comprare titoli o altri strumenti finanziari al meglio, cioè senza limite di prezzo. Potrebbe essere pericoloso soprattutto per azioni con pochi scambi. Sempre, quindi, dare un valore alle nostre operazioni di compravendita.
I nostri consigli valgono per il medio-lungo termine, cioè per un periodo uguale o superiore a due anni e se in quell'arco di tempo non vi sono notizie importanti per la società.
Nessuno, nel breve periodo, ha la sfera di cristallo.
Nel breve termine, il titolo più sano dal punto di vista fondamentale può perdere il 30/40%, mentre il meno in salute puo’ guadagnare anche di più.
Stop loss è lo stop alle perdite, cioè è una tecnica per limitare le perdite.
Le holding sono un’insieme di società partecipate. Vengono costituite per migliorare la gestione e diminuire la pressione fiscale all’interno di uno stesso gruppo.
Start up sono nuove aziende, che normalmente hanno grandi debiti e sono ben lungi dal raggiungere il pareggio di bilancio
Black list è la lista nera della borsa italiana. Le società, incluse in essa, hanno l’obbligo di informazione mensile al Mercato.
Debt/equity è il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi. Esprime l’indebitamento di una società e non dovrebbe essere superiore all’unità.
Post è una pagina di questo blog.
martedì, dicembre 20, 2005
ALTRE AZIENDE CON LA LETTERA A
ART'E' è una società di marketing che avvicina l'artista al pubblico, realizzando e proponendo importanti opere italiane e straniere a tiratura limitata.
Il titolo è in discesa dalla quotazione quando valeva 65 euro.
Ha un p/u negativo e non distribuisce dividendi.
Ha una capitalizzazione di 40.5 milioni di euro.
Il consiglio è VENDERE. Ieri quotava 11.341 euro.
ASM S.p.A. è una multiutility che si occupa di: energia elettrica, gas, acqua, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, ambiente e telecomunicazioni.
L'azione è in ascesa dall'agosto 2003.
Ha un p/e di circa 17,5 e ha distribuito un dividendo yield che si avvicina al 4%.
Capitalizza 1960 milioni di euro.
Il consiglio è ACQUISTARE. Ieri quotava 2.531 euro.
ASTALDI è la seconda società di costruzioni italiana per dimensioni. Si occupa di: ferrovie e metropolitane; strade e autostrade; aeroporti e porti; ponti, viadotti e tunnel; lavori idraulici e idrelettrici; complessi di edilizia civile e industriale.
Il titolo sale dal febbraio 2003, quando valeva 1.55 euro.
Ha un p/u di 17 e ha distribuito un dividendo yield dell'1,5%.
Possiede una capitalizzazione di 495 milioni di euro.
Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 5.03 euro.
AUTOGRILL è il primo operatore al mondo nei servizi di ristoro al viaggiatore e il terzo nella ristorazione commerciale moderna. Opera in 16 Paesi con oltre 4000 punti vendita.
L'azione è in fase laterale dall'agosto 99.
Ha un p/e di 31 e ha distribuito un dividendo yield di circa l'1.7%.
Ha una capitalizzazione di 2939 milioni di euro.
Il consiglio è RIDURRE. Ieri quotava 11.553 euro.
AUTOSTRADA TO-MI è una holding operante nel settore autostradale, gestendo 500km tramite società controllate e ulteriori 500km tramite la collegata SIAS.
Il titolo è in ascesa da numerosi anni.
Ha un p/u di 13.5 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.
Capitalizza 1411 milioni di euro.
Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 16.038 euro.
AUTOSTRADE gestisce la più estesa rete autostradale europea a pedaggio. E' presente anche negli U.S.A.
L'azione sale da anni.
Ha un p/e di 26 e ha distribuito un dividendo yield del 2.5%.
Possiede una capitalizzazione di 11.760 milioni di euro.
Il consiglio è VENDERE per i debiti troppo elevati, pur non essendo una start up. Ieri quotava 20.57 euro.
lunedì, dicembre 19, 2005
OGGI CONSIGLIAMO BB BIOTECH
Al nostro portafoglio viene aggiunto BB Biotech.
E' un azione del nuovo mercato e appartiene al Techstar.
Valgono, perciò, le considerazioni fatte settimana scorsa per CDC.
E' una società d'investimenti, quotata a Zurigo, Francoforte e Milano, che detiene partecipazioni in società che svolgono ricerca, commercializzazione e sviluppo di nuovi farmaci.
Il titolo recentemente ha rotto la resistenza a 49 euro, per poi rimbalzare di nuovo verso il prezzo di 49 euro, che ora è diventato supporto.
Ha un p/e di circa 8,5.
Ha distribuito un dividendo di 2,4 euro.
Per calcolare il dividendo yield bisogna tenere conto della doppia imposizione da parte dello Stato Svizzero e Italiano e, come abbiamo già detto, per un piccolo risparmiatore non è conveniente mettere in pratica la procedura di rimborso.
Capitalizza 1269 milioni di euro.
Se ne consiglia l'acquisto al prezzo di 49/50 euro.
venerdì, dicembre 16, 2005
APPROFONDIMENTO DI ACTELIOS
Mi è stato chiesto di eseguire un'analisi più accurata sul titolo Actelios.
Le ultime notizie sul titolo sono: che delle società controllate e partecipate hanno firmato delle lettere di impegno per la più importante operazione di finanziamento in Italia, riguardante la produzione di energia rinnovabile, del valore di 1 miliardo di euro. Il finanziamento servirà a diminuire l'emergenza rifiuti in Sicilia.
Il titolo, comunque, nell'ultimo anno ha corso molto e il suo prezzo già incorpora questa notizia.
L'azione, oltre ad avere un p/e elevato, ha anche un debt/equity che va ben oltre l'unità. Ciò significa che il rischio default ha una maggiore probabilità di avvenire.
Ecco perchè il nostro consiglio è NON ACQUISTARE.
Chi possiede l'azione può mantenerla, pechè nel breve la speculazione la può fare da padrona, ache se credo che si assisterà a una lunga fase laterale.
Chi, invece, non lo possiede, è bene che se ne stia alla larga.
I conti, secondo il mio pensiero, si fanno sempre per un periodo di tempo maggiore o uguale a 2 anni.
giovedì, dicembre 15, 2005
IL MIO SECONDO TITOLO
Il secondo titolo che acquistai, fu Cirio finanziaria.
Fu comprato lo stesso giorno di Snam Rete Gas e per gli stessi motivi, tenendo, quindi, conto solo dell'analisi tecnica e non di quella fondamentale.
Ne acquistai una quantità minima, perchè il titolo aveva un p/u negativo.
Rivendetti l'azione il 27/11/2002 a poco più di un mese dall'acquisto.
Il prezzo di acquisto e di vendita furono rispettivamente 0.188 e 0.24.
Il guadagno lordo fu del 21.67%, mentre quello netto del 10.46%.
La così grande differenza tra guadagno netto e lordo fu dovuta alla esigua cifra comprata, ben al di sotto di 500 euro.
Acquistai meno di quello che le mie teorie mi consigliavano, perchè: non avevo esperienze reali, ma solo virtuali di compravendite azionarie; il mercato era in fase di ribasso; conoscevo poco dell'analisi fondamentale del titolo.
La paura si dimostrò fondata.
Comprai, infatti, tale titolo poco prima del suo crack, dovuto al mancato rimborso di bond.
Quando la società andò in default, mentre le azioni continuarono a rimanere in circolazione, le obbligazione diventarono carta straccia, perchè invendibili.
Le azioni, prima, scesero al valore di 0.14 euro, mentre, poi, si scatenò una speculazione, che le portò a 0.25 euro.
Il giorno che i titoli toccarono il minimo, diedi un ordine di vendita a 0.14 euro, ma non trovai il compratore.
Diedi quell'ordine in perdita, perchè fui consapevole che se il titolo fosse stato sospeso a tempo indeterminato, avrei perso tutto il capitale investito su quell'azione.
Il non essere riuscito a venderlo fu una fortuna, perchè mi fece rientrare nella fase speculativa del titolo e, così, riuscii a rivenderlo al prezzo di 0.24 euro, ottenendo una plusvalenza.
Fui orgoglioso del mio operato, anche se il giorno successivo, l'azione salì a 0.25 euro, ma non tutti trovarono il compratore.
Qualche giorno dopo, inoltre, Cirio fu sospesa a tempo indeterminato e la società fallì.
Come mi comportai con questo titolo?
Male per averlo acquistato e bene nella fase di vendita.
La sua vicenda, inoltre, mi fece conoscere un'altro titolo (La Doria), che come vedremo in un prossimo post, acquistai e vendetti in sole ventiquattr'ore.
L'esperienza con Cirio mi convinse dell'importanza dell'analisi fondamentale e dello studio del bilancio.
mercoledì, dicembre 14, 2005
LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE, DELLE MINUSVALENZE E DEI DIVIDENDI
Una plusvalenza è la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di un titolo, quando questo valore è positivo.
Se la differenza tra i due prezzi è negativa, invece, si ha una minusvalenza.
Il capital gain è la differenza tra tutte le plusvalenze e tutte le minusvalenze che si hanno nella compravendita dei titoli.
Sul capital gain grava un'imposta del 12.5%.
Le modalità di pagamento dell'imposta variano in base ai tre regimi di risparmio:
1) della dichiarazione;
2) di risparmio amministrato;
3) di risparmio gestito.
Nel primo caso il risparmiatore provvede sia agli investimenti sia agli adempimenti fiscali.
Nel secondo il risparmiatore provvede agli investimenti e la Banca o la Sim fa da sostituto d'imposta.
Nel terzo caso la banca o la Sim fa le veci del risparmiatore sia per gli investimenti sia per gli adempimenti fiscali.
A noi interessa solo il secondo regime, perchè il primo non è nè comodo nè vantaggioso per un piccolo risparmiatore, metre il terzo viene utilizzato da chi compra fondi comuni di investimento.
Nel risparmio amministrato la banca o la Sim preleva l'imposta sulla plusvalenza derivante dalla vendita di azioni o fondi ETF e la versa allo Stato.
Se, invece, da tali operazioni si hanno delle minusvalenze, queste possono essere compensate con plusvalenze successive. Le imposte già pagate non possono essere compensate.
Le minusvalenze possono essere compensate entro quattro anni.
Anche sul dividendo (vedi un post precedente), per le partecipazioni non qualificate, grava un'imposta del 12.5%.
In teoria, ciò vale anche per le società che distribuiscono dividendi in valuta estera.
In realtà, si ha una doppia tassazione.
Lo Stato estero preleva una ritenuta fiscale in base alle sue leggi e lo Stato italiano, sul rimanente netto, un'imposta del 12.5%.
Le imposte pagate all'estero potrebbe essere recuperate, ma, per piccole somme, non è conveniente mettere in moto tale procedura.
In Italia solo tre società distribuiscono dividendi in valuta straniera. Sono BB Biotech in Franchi svizzeri, Tenaris e Smicroelectronycs in dollari USA.
martedì, dicembre 13, 2005
DA ALITALIA AD ARQUATI
ALITALIA è una compagnia aerea che trasporta passeggeri e merci. E’ composta da 11 società che operano nelle attività tipiche di una compagnia area e in quelle strettamente connesse.
Il titolo è in caduta libera da anni. Pensate che il 20 settembre 2005 valeva 7.57 euro. Fa parte, inoltre, della black list della borsa italiana.
Ha un p/e negativo e non ha distribuito dividendi.
Possiede una capitalizzazione di 127 milioni di euro.
Il consiglio è VENDERE, anche se potrebbe avere un rimbalzo dopo le forti perdite degli ultimi mesi. Ieri quotava 0.9897.
ALLEANZA è una società assicurativa del gruppo Generali, specializzata nel ramo vita e fondata a Genova nel 1898.
Il titolo sale dall’ottobre 2002, ma nel novembre 2000 valeva 18.4 euro.
Ha un p/u di poco inferiore a 22 e ha distribuito un dividendo yield superiore al 3.5%.
La sua capitalizzazione è di 8454 milioni di euro.
Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 9.979.
AMGA è un gruppo nato a Genova che si occupa di servizi energetici, idrici e telecomunicazioni e anche di attività ad elevato know out.
Il titolo è in ascesa dall’ottobre 2002 e ha corretto il 50% della discesa del febbraio 2000.
Ha un p/e prossimo a 24 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore all’ 1.1%.
Ha una capitalizzazione di 584 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 1.677.
AMPLIFON è una società multinazionale con sede a Milano, leader mondiale nella distribuzione di apparecchi acustici e nel loro adattamento alle esigenze dei pazienti ipoacusici.
Il titolo è in salita dall’aprile 2003 quando valeva 13.9 euro. Ora è in atto una correzione che ha riportato il titolo sulla linea di tendenza rialzista.
Possiede un p/u di 43 e ha distribuito un dividendo yield dello 0.48%.
Capitalizza 995 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 49.97.
ANIMA è una società di gestione del risparmio del gruppo Banca di Desio,caratterizzata dal carattere autonomo della strategia operativa.
L’azione è quotata dal 31 ottobre di questo anno ed scesa da 3.53 a 3.08 euro.
Ha un p/e di 19 e una capitalizzazione di 325 milioni di euro.
Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 3.101.
ARQUATI è una società leader nei componenti d’arredo (arredamento da interno, armadi guardaroba su misura, tende da esterno, tende tecniche a sistemi di scorrimento, cornici artistiche)
Il titolo fa parte della black list della borsa italiana ed è sospeso dal dicembre 2003.
Nel caso il titolo dovesse ritornare in contrattazione, VENDERE al più presto.
lunedì, dicembre 12, 2005
CDC ENTRA NEL NOSTRO PORTAFOGLIO
Oggi aggiungiamo un altro titolo al nostro portafoglio.
Il nome dell’azione è CDC.
Fa parte del Techstar e appartiene al nuovo mercato.
E’, quindi, un titolo che, anche se possiede buoni fondamentali e si trova in un fase interessante per quanto riguarda l’analisi tecnica, potrebbe essere molto pericoloso.
Consigliamo, perciò di acquistarlo per un controvalore compreso tra 500 e 1000 euro.
CDC si occupa di produzione e distribuzione di prodotti IT (è leader in italia). Possiede 500 punti vendita (Computer Discount, Compy e Amico) e 31 Cash & Carry, presidiando anche la Pubblica Amministrazione e le Grandi Aziende. Si occupa anche di internet con Interfree, Portale ed ISP.
Il titolo si trova in prossimità della linea di supporto a 9 euro.
Il suo p/e è di circa 12.
Ha distribuito un dividendo superiore al 6% con un pay out di poco superiore al 70%.
La redditività è superiore al 17%.
Un prezzo che potrebbe essere buono per l’acquisto è compreso tra 8.9 e 9.2 euro.
Uno stop loss potrebbe essere fissato a 8.6 euro.
venerdì, dicembre 09, 2005
PORTAFOGLIO DI FONDI ETF (PROFILO DI RISCHIO BASSO)
1) 40% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 107.19;
2) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 118.1;
3) 10% ETF EUROMTS GLOBAL L
(costituito da obbligazioni governative area euro)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 112.94;
4) 10% ETF MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Commissioni totali annue: 0.4% ieri quotava 145.04;
5) 8% ETF ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Commissioni annue totali: 0.4% ieri quotava 10.65;
6) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 103.77;
7) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 126.01;
8) 5% ETF MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Commissioni totali annue: 0.4%, ieri quotava 80.01;
9) 5% ETF MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.59%, ieri quotava 10.70;
10) 2% ETF FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni cinesi)
Commissioni annue totali: 0.74%, ieri quotava 50.52.
Ricordiamo che i fondi ETF replicano un indice, non hanno commissioni di entrata e di uscita e, come le azioni, si possono comprare e vendere in ogni istante di mercato aperto. Sono, inoltre, più a buon mercato dei fondi comuni di investimento (vedi anche un post precedente).
mercoledì, dicembre 07, 2005
LA BORSA CINESE DI SHANGHAI
Nonostante l’economia cinese sia in salute e il suo P.I.L. viaggi al ritmo medio dell’8% all’anno (da ben 22 anni), la borsa cinese di Shanghai non va altrettanto bene.
L’indice di tale borsa è in trend discendente dal luglio 2001.
Le cause sono molteplici.
La principale è che i titoli della borsa di Shanghai negli anni precedenti il 2001 avevano corso parecchio.
Il secondo fattore è la forte presenza dello Stato nelle aziende quotate.
Il terzo fattore è l’inizio di un malcontento popolare.
L’ultimo fattore sono le tensioni con gli altri Stati, in particolare gli USA, dovute alla rivalutazione dello Yuan e all’invasione dei prodotti cinesi nei mercati internazionali.
Per questi motivi e per il fatto che il mercato cinese non è ancora maturo, è pericoloso operare sull’indice di Shanghai.
Credo comunque che chi voglia investire una piccolissima quota del suo capitale su tale indice, non faccia male. Bisogna, però, essere consapevoli che operare contro mercato può essere molto pericoloso.
Credo,comunque, che si possa pensare ad un’inversione di tendenza per questo mercato, visto che l’inflazione e sotto controllo e che l’indice è sceso molto.
martedì, dicembre 06, 2005
ECCO L’ANALISI DI ALTRE SEI AZIONI
Il titolo recentemente ha rotto la forte resistenza a 3.4 euro.
Ha un p/e superiore a 35 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2.3%.
Capitalizza circa 49 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE questo titolo perché caro e troppo piccolo, anche se chi lo possiede, con la rottura della resistenza, potrebbe realizzare dei buoni guadagni. Il prezzo ufficiale di ieri era 3.645.
AEM TORINO è una società del comune di Torino che si occupa di energia elettrica, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, semafori, impianti termici ed elettrici e telecomunicazioni.
L’azione è in ascesa dall’aprile 2003, ma non ha ancora rotto la fortissima resistenza a 2.1 euro. Il suo massimo storico risale alla quotazione ed è di 3.214.
Ha un p/e di circa 23 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2%.
Ha una capitalizzazione di 969 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 2.043.
AEROPORTO DI FIRENZE è la società che gestisce l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.
Il titolo è in ascesa dal luglio 2004, ma è ancora lontano dal suo massimo storico della quotazione a 27,6 euro. Si trova, poi, in prossimità della linea di tendenza ribassista di lungo termine.
Ha un p/e di 116 e ha distribuito un dividendo yield di appena lo 0.42%.
La sua capitalizzazione è di circa 125 milioni di euro.
Il consiglio è RIDURRE. Il prezzo ufficiale della seduta di ieri era 13.997.
AISOFTWÅRE è attivo nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie software ad alto contenuto di innovazione (financial solutions, medical solutions, technology solutions e It professional services).
L’azione è in discesa da poco dopo la quotazione quando valeva 17 euro.
Ha un p/e negativo e, quindi, non ha distribuito dividendi.
Ha una capitalizzazione di 38 milioni di euro.
Il consiglio è VENDERE. Il prezzo ufficiale di ieri era 1.124.
ALERION è una holding derivante, in seguito ad aumento di capitale, dalla società immobiliare Fincasa 44. E’ focalizzata sul settore energia e ambiente, energia, real estate, financial e media.
Il titolo è in lenta ascesa da anni.
Ha un p/e di 87 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.
Possiede una capitalizzazione di 185 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 0.4584.
ALGOL opera nell’information & communication technology (ITC) e fornisce soluzioni di network computer su una vasta gamma di prodotti in Italia, Germania e Francia.
Il titolo è sospeso dal settembre 2005.
Non è possibile dare consigli, in quanto non si può operare su tale azione.
lunedì, dicembre 05, 2005
OGGI COMPRIAMO SNAM RETE GAS
Oggi immettiamo nel nostro portafoglio un’altra utility: Snam Rete Gas.
Questo titolo, nonostante l’erogazione di un dividendo straordinario sostanzioso del valore di 1 euro, sembra non averne risentito.
Mantiene, ancora, la sua impostazione rialzista di lungo periodo.
Si è, inoltre, portato in prossimità della linea di tendenza di lungo termine.
Ha un p/u inferiore a 17.
Ha erogato un dividendo yield superiore al il 5.5%.
Ha una capitalizzazione di 7051 milioni di euro.
La sua redditività è superiore al 9%.
Si consiglia, pertanto, l’acquisto al prezzo di 3.5/3.6 euro.
venerdì, dicembre 02, 2005
RESOCONTO DALLA CINA
La Cina, anche se si chiama ancora comunista, è il paese più capitalista del mondo.
Sotto alcuni aspetti ha superato anche gli Stati Uniti.
E’ considerato, tuttavia, ancora un Paese del terzo mondo, perché non tutte le sue parti sono sviluppate come le regioni dell’est.
I suoi cittadini e i suoi burocrati guardano agli Stati Uniti come modello.
I Mc Donald’s sono dappertutto e le città sono piene di grattacieli. Anche in città considerate piccole, alle fermate degli autobus, per passare il tempo, sono predisposti dei televisori.
L’inglese, tuttavia, lo parlano veramente in pochi. Neanche la maggior parte delle hostess e chi lavora negli alberghi conosce la lingua inglese. Inoltre, questo idioma viene parlato male.
Le città sono inquinate, tanto che alcune sono sempre fosche. I cinesi dicono per l’umidità.
Non mancano, però,milioni di motorini elettrici che costano veramente poco.
Shangai è la città più sviluppata.
In questa metropoli tutti si sentono americani.
Non viene più servito, infatti, neanche il tè al ristorante. Nel resto della Cina, ad ogni pasto, si serve il tè gratuitamente.
La religione più diffusa in questa città, è quella cristiana.
I ricchi che prima si sono spostati nei grattacieli e hanno distrutto le case vecchie, ora ricostruiscono le case in stile antico per ritornare a viverci.
La Cina è piena di contraddizioni.
Alla luce di ciò, penso che non possa fare paura, anche perché non ha più un’identità.
I cinesi dicono che hanno subito numerose invasioni, ma la loro tradizione ha sempre resistito.
Io la penso, come Guido, che li avvisava di stare attenti perchè gli Stati Uniti e il Vaticano sono molto furbi.
Credo, inoltre, che sarà difficile contenere i milioni di poveri che si stanno creando. Sembra che in Cina il problema non esista. Si dice che l’hanno voluto loro perché non hanno voglia di lavorare e sono solo il 7% della popolazione. A me sembra che siano di più.
mercoledì, novembre 30, 2005
HANGZHOU E SUZHOU
Ad Hangzhou ho visitato la pagoda delle sei armonie, il tempio con il buddha di legno (di Ling Yin), una antica farmacia tradizionale cinese, il parco Huagang e ho fatto un giro in barca sul lago dell'ovest.
A Suzhou ho visto due giardini (dell'amministratore umile e del maestro delle reti), la pagoda pendente della Tigre (la torre di Pisa dell'est) e il suo giardino con una distesa di circa 600 bonsai.
In Cina gli aerei sono molto puntuali e i bagagli arrivano appena atterri all'aeroporto. I controlli sono ferrei.
Le stazioni dei treni sono come gli aeroporti. Non si entra senza biglietto e devi fare il check in.
L'organizzazione dei bagagli e' perfetta. Lasci le valigie fuori dalla camera e i facchini pensano a recapitartele al nuovo albergo o all'aeroporto internazionale.
Se ci si reca in Cina bisogna stare attenti a comprare dagli ambulanti. Possono darti soldi falsi, barattoli di the' con sopra tale bevanda e sotto foglie di salice e orologi con lancette non funzionanti.
Per un cinese citta' grande significa con piu' di 10 milioni di abitanti, media con cittadini compresi tra 5 e 10 milioni e piccola con meno di 5 milioni di abitanti.
sabato, novembre 26, 2005
SHANGHAI
Ho passeggiato per Shangai by night and by day attraverso il centro, la concessione internazionale, la citta' nuova, via Nanchino e il Bund.
Sono stato al tempio di del Buddha di Giada, al giardino del mandarino Yu e al museo della città.
A Shangai un operaio guadagna 500 euro, ma la citta' e' piu' cara.
Un appartamento vicino al quarto grattacielo piu' alto del mondo (Jin Mao, 88 piani) costa 5000 euro al metro quadro. Si possono trovare, tuttavia, appartamenti lontano dal centro ma ben serviti dai mezzi pubblici a 200 euro il metro quadro.
Il ritmo di sviluppo di questa citta' e' allucinante.
A Shangai dal 1985 ad oggi sono sorti 3750 grattacieli.
Per costuire la circonvallazione esterna (sopraelevata di 202 Km) hanno impiegato tre anni, mentre per l'interna (sopraelevata di 49 Km) hanno impiegato 22 mesi.
Shangai ha due aeroporti che sono collegati da un treno magnetico ad alta' velocita' che viaggia a 430 Km all'ora ed il treno piu' veloce del mondo.
venerdì, novembre 25, 2005
PECHINO E XI'AN
A Pechino ho visto anche il Tempio del Cielo, la Via sacra e le tombe imperiali della dinastia Ming.
Ho visitato un allevamento di ostriche e due fabbriche per la fabbricazione di oggetti in cloisonnè e giada.
Sono stato anche al teatro dei giocolieri. Per un'ora e dieci di spettacolo ad alto livello ho speso 12 euro.
A Xi'an ho visitato le mura della dinastia Ming, la piccola e la grande Pagoda dell'Oca Selvatica, la moschea e il famoso esercito di terracotta.
Sono stato al famoso teatro Tang, dove per lo spettacolo e una coppa di champagne si spendono 15 euro. A teatro, come negli altri posti importanti non si usa andare in abiti eleganti.
In queste due citta' un operaio che lavora per lo Stato guadagna 200-300 euro, mentre un impiegato 300-400.
Un operaio che lavora per il privato guadagna come un occidentale, ma non ha diritto alla casa a prezzo agevolato, ad altri benefici e deve pagare tutto.
un operaio lavora 38 ore a settimana. A diritto a quattro settimane di vacanze piu' una o due settimane aggiuntive in base all'anzianita'. Puo' assentarsi dal lavoro per tre giorni, il quarto giorno perde parte dell'incentivo, il quinto lo perde tutto. La donna ha diritto (stipendiata) a rimanere con il neonato sino all'eta' di due anni.
I piccoli da 2 a 6 anni vanno all'asilo, che sono anche dormitori. Qualche mamma, infatti, vi lascia il figlio dal lunedi' al venerdi'.
In queste due citta' e' usanza passare con il semaforo rosso.
martedì, novembre 22, 2005
SALUTI DALLA CINA
Sono in Cina.
Oltre a divertirmi, sto guardando l'economia di questo attivo paese.
Per ora ho visto Pechino.
Data la sua vastita', non sembra di accorgersi della presenza di 13 milioni di abitanti.
Il traffico, pero', all'ora di punta e' caotico.
La citta' e' molto pulita e con tanto verde.
Ho visitato la Grande Muraglia, il tempio tibetano, la piazza Tienammen, la Citta' Proibita', il Palazzo imperiale d'Estate, la citta vecchia.
In piazza Tienammen c'era una lunga fila di persone per il saluto a Mao. La fila non finiva mai anche se procedeva celermente.
Ho visto un bellissimo spettacolo di acrobati al teatro di Pechino e ho mangiato nei migliori ristoranti della citta', tra cui uno dove hanno pranzato Deng Xiao Ping e molte altre personalita'.
Lo spettacolo costava circa 12 euro, mentre un pranzo nel mio albergo a 4 stelle costa circa 9 euro.
Il cibo dove ho mangiato e' sempre stato buono e, dal punto di vista nutritivo, sano.
giovedì, novembre 17, 2005
IL MIO PRIMO TITOLO
Ho comprato tale titolo per due motivi:
a) rispettava le tre regole che avevo stabilito;
b) in un periodo di borsa al ribasso,non ne risentiva, in quanto nei sei mesi precedenti era rimasto stabile .
Mi ero convinto, poi, che il periodo di borsa al ribasso dovesse cessare a breve.
Comprai tale utility il 18/10/2002 al prezzo di 2.94 euro.
Ne acquistai meno di 500 euro, perché non sapevo quanto le mie previsioni sulla fine del periodo “orso” della borsa fossero esatte.
Il mibtel, in effetti, continuò la sua discesa per altri cinque mesi.
Il mio titolo continuò, invece, ad apprezzarsi.
Dopo più di un anno (20/01/2004) rivendetti l’azione al prezzo di 3.57 euro.
Il guadagno lordo fu del 17.65%, mentre quello al netto delle imposte e delle spese di compravendita e di gestione fu del 11.36%.
Come mi comportai con questo titolo?
Nell’acquisto, egregiamente. Nella vendita, frettolosamente.
Il titolo, in effetti, per quanto riguarda l’analisi tecnica, non aveva data segnali negativi.
Tanto è vero, che come vedremo in seguito, ho dovuto acquistarne un altro pacchetto più consistente l’anno successivo ad un prezzo superiore, perché l’azione aveva continuato nella sua lenta ascesa.
Non ho mai rimpianto ciò, perché quando si guadagna, non bisogna pensare alle occasioni perdute.
Anche perché, nel frattempo, ho comprato altri titoli, che mi hanno dato buone soddisfazioni.
mercoledì, novembre 16, 2005
CHIARIMENTI SUI NOSTRI CONSIGLI
Per quanto riguarda l’azione della settimana, ACQUISTARE significa che si può comprare 1500 euro di quel titolo, in quanto possiede buoni fondamentali ed è in una fase dell’analisi tecnica positiva.
I consigli sui titoli del martedì, invece, si basano solo sull’analisi fondamentale.
Pertanto, per tali azioni:
a) ACQUISTARE significa che si può comprare tra i 1000 e i 1500 euro.
b) ACCUMULARE vuol dire che si può acquistare tra 500 e i 1000 euro, oppure si può integrare un pacchetto di azioni già posseduto con la stessa cifra.
c) MANTENERE significa che, se si possiedono dei pacchetti di azioni, si possono continuare a tenere, ma non si devono integrare. Per chi, invece, non possiede i titoli di tale società, non deve acquistarli.
d) RIDURRE vuol dire che si deve vendere una parte dei titoli che si possiedono.
e) VENDERE significa che tutto il pacchetto di azioni della società citata deve essere dismesso.
martedì, novembre 15, 2005
ALTRI SEI TITOLI
Il titolo dopo una lunga fase laterale durata anni, ha rotto recentemente la resistenza a 0.42 euro. L’azione è attualmente sospeso a tempo indeterminato.
Ha un p/e superiore a 200 e non ha distribuito dividendi.
Ha una capitalizzazione di circa 193 milioni di euro. Il suo prezzo ufficiale odierno è 0.498.
Il consiglio è NON ACQUISTARE.
Acque Potabili ha sede a Torino.
L’azione è in ascesa dalla quotazione, ma attualmente ha corretto circa il 50% del suo rialzo. Si fonderà con nuova Sap.
Il suo p/e è di circa 64 e ha erogato un dividendo di circa lo 0.6%.
Capitalizza 139 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Il prezzo ufficiale del giorno è 16.6.
ACSM è attiva nella distribuzione di gas e acqua in provincia di Como.
L’azione è in discesa dal febbraio 2000, periodo in cui valeva 8 euro. Attualmente sta tentando un recupero iniziato nell’ottobre 2002.
Ha un p/e di circa 24 e ha distribuito un dividendo di poco superiore al 3%.
La sua capitalizzazione è di circa 84 milioni di euro.
Il consiglio è RIDURRE la quota del titolo in portafoglio. Il prezzo uffuciale di oggi è 2.232.
Actelios è una utility che si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di impianti da fonti rinnovabili e di servizi ambientali integrati.
Il titolo è in ascesa dalla quotazione, quando valeva 1.84 euro. Attualmente sta correggendo il forte rialzo in atto dal luglio 2005. La correzione si può spingere fino a 10 euro. Al di sotto di tale valore, che è anche una soglia psicologica, il trand diventa negativo.
Il p/e dell’azione si avvicina a 200 e il titolo non ha distribuito dividendi.
Ha una capitalizzazione di 311 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE questo titolo ancora caro. Il prezzo ufficiale odierno è 13.906.
Aedes opera nel settore dell’intermediazione e consulenza immobiliare.
L’azione è in fase laterale dall’anno 2000 e recentemente è rimbalzato indietro dalla forte resistenza a 6.7 euro.
Ha un p/e di circa 34 e ha distribuito un dividendo di poco superiore al 2.5%.
Capitalizza circa 563 milioni di euro.
Il consiglio è di RIDURRE la quota di titoli in portafoglio. Il prezzo ufficiale del giorno è 5.599.
Aem è l’azienda multiservizi del comune di Milano.
Il titolo è in discesa dal marzo 2000, quando valeva 8.25. Attualmente sta risalendo dal minimo a 1.015 dell’ottobre 2002.
Ha un p/e di circa 17 e ha distribuito un dividendo maggiore del 3%.
Possiede una capitalizzazione di 2972 milioni di euro.
Il consiglio è di ACCUMULARE le azioni di questa società. Il prezzo ufficiale di oggi è1.672.
lunedì, novembre 14, 2005
OGGI SI ACQUISTA BANCA POPOLARE VERONA E NOVARA
Oggi, nel nostro portafoglio, inseriamo una banca: Banca popolare Verona e Novara (BPVN).
BPVN appartiene allo S&P/mib.
Ha un p/e di 14.5.
Ha erogato un dividendo yield superiore al 3%.
La redditività si avvicina al 12%.
La capitalizzazione è di circa 5697 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, ha rotto la resistenza a 16 euro.
Prima di acquistare, è prudente aspettare, per vedere se il superamento della resistenza viene confermato anche domani.
Al verificarsi di tale evento, si consiglia di comprare il titolo a 16/16.2 euro.
martedì, novembre 08, 2005
ANALIZZIAMO LE SOCIETA’ DEL MIBTEL: LE PRIME SEI
Il titolo è in caduta libera dal maggio del 2001. Da allora ha perso circa il 90%.
Ha un p/e negativo e non distribuisce dividendi.
La capitalizzazione è di circa 76 mln di euro.
Il consiglio è VENDERE. Il prezzo ufficiale odierno è 0.5556 euro.
Acea è un’azienda multiservizi della Regione Lazio. Si occupa di energia elettrica, teleriscaldamento, acqua potabile, acque reflue e fognature.
Il titolo sta salendo dall’aprile 2003, ma non ha ancora corretto il 50% dalla discesa dal suo massimo storico a 24.5 euro.
Ha un p/e di circa 18 e ha distribuito un dividendo yield superiore al 4%.
La sua capitalizzazione è di circa 1786 milioni di euro.
Il consiglio è di ACCUMULARE. Il prezzo ufficiale di oggi è 8.572 euro.
Acegas-Aps è una multiutility, nata dall’aggregazione tra Acegas di Trieste e APS (Azienda Padova Servizi).
L’azione è in ascesa dal marzo 2003, ma non è ancora riuscita a superare la forte resistenza a 10.5 della quotazione.
Ha un p/e superiore a 26 e ha distribuito un dividendo yield superiore al 3,5%.
Ha una capitalizzazione di circa 443 mln di euro.
Consigliamo di MANTENERE, ma NON ACQUISTARE questa azione, perchè troppo cara e troppe piccola rispetto agli altri titoli dello stesso settore. Il prezzo ufficiale del giorno è 8.034 euro.
Acotel opera nel settore della telematica multimediale.
L’azione è in continua discesa dal settembre 2000, periodo in cui valeva 156, 85 euro.
Ha un p/e negativo e non distribuisce dividendi.
Possiede una capitalizzazione di 53 milioni di euro.
Il consiglio è NON ACQUISTARE. Il prezzo ufficiale di oggi è 13.112 euro.
Acquedotto de Ferrari serve i comuni di Genova, Campomorone e ceranesi.
L’azione ordinaria è in fase laterale dal ottobre 1999, mentre la risparmio è in ascesa da molti anni.
Il p/e è di circa 50 per entrambe le azioni. Le ordinarie hanno distribuito un dividendo yield di circa l'1.62% , mentre le risparmio di circa il 2.4%.
Le azioni ordinarie capitalizzano 142 mln di euro, mentre le risparmio 70.
Il consiglio è di MANTENERE, ma NON ACQUISTARE entrambi i titoli, perché cari e poco liquidi. Il prezzo ufficiale odierno è di 6.523 e 4.6 euro rispettivamente per le azioni di ordinarie e di risparmio.
lunedì, novembre 07, 2005
OGGI ACQUISTIAMO ETF LYXOR MSCI EMU VALUE
Questa volta però è un fondo azionario.
Scegliamo ETF Lyxor MSCI EMU value.
E’ un fondo che tratta azioni con alte prospettive di dividendo dell’area euro.
Le alte prospettive di dividendo sono in linea con la nostra filosofia.
Abbiamo scelto l’area euro perché meno rischiosa e non soggetta al rischio di cambio.
All'interno dell'area euro abbiamo preferito un fondo etf e non singole azioni sostanzialmente per due motivi:
1) le banche pretendono delle commissioni superiori per la compravendita e la gestione di titoli esteri;
2) per seguire sia le azioni italiane che quelle estere, il tempo non basterebbe mai.
Non abbiamo scelto un fondo azionario italiano perché del nostro Paese preferiamo comprare singole azioni.
Non abbiamo individuato un fondo azionario americano perché riteniamo che il grosso debito statunitense potrebbe penalizzarlo.
Non abbiamo preferito un fondo azionario giapponese perché, anche se il NIKKEI è ben impostato, i titoli che lo compongono ci sembrano ancora cari.
Non abbiamo scelto un fondo azionario dei paesi emergenti perché troppo speculativo.
Consigliamo, pertanto, di comprare il fondo etf sopradescritto al prezzo di circa 138 euro.
Tale fondo richiede solo una commissione totale dello 0.4% annua.
Come abbiamo spiegato per il fondo obbligazionario, anche in questo caso è utile, per ora, limitarsi a una spesa di 1500 euro, che poi andrà ulteriormente integrata.
venerdì, novembre 04, 2005
QUALI SONO LE SPESE PER CREARE UN PORTAFOGLIO TITOLI?
Il conto amministrato serve per la gestione dei titoli e il pagamento delle imposte.
Per questo servizio le banche si fanno pagare.
La mia banca chiede le seguenti somme semestrali:
1) nulla per la gestione di titoli di stato sino a 5500 euro;
2) 10,00 euro per la gestione di titoli di stato sopra i 5500 euro;
3) 15.45 per la gestione di altri valori sino a 5200 euro;
4) 41.30 euro per la gestione di altri strumenti finanziari per un ammontare compreso tra 5200 e 30000 euro;
5) 77.45 euro per la gestione di altri valori oltre i 30000 euro;
6) un sovrapprezzo che va da 5 a 40 euro per la presenza di titoli esteri.
A queste spese di deve aggiungere l’imposta di bollo su estratto conto titoli che negli ultimi anni è aumentata molto. E’ passata da 1.29 del 2003 a 17.10 euro di questo anno.
Inoltre, si devono aggiungere le spese di compravendita titoli.
Per diminuire tali spese, è meglio effettuare operazioni sugli strumenti finanziari al telefono o via internet.
Tali spese, anche se effettuate con queste tecnologie, non sono mai inferiori a 10 euro sia per l’acquisto che per la vendita.
giovedì, novembre 03, 2005
DOPPIO MASSIMO E MINIMO, TESTA E SPALLE, FASE LATERALE
Un’azione può raggiungere per due volte un determinato prezzo e poi rimbalzare in senso contrario.
Se questo prezzo è il più basso del periodo preso in considerazione e l’azione tende, poi, ad apprezzarsi, si dice che si è creato un doppio minimo.
Se, invece, questo prezzo è il più alto che si è avuto in un determinato periodo e l’azione tende,poi, a scendere, si dice che si è creato un doppio massimo.
Il doppio minimo è un segnale di acquisto, mentre il doppio massimo di vendita.
Ovviamente un piccolo risparmiatore non deve guardare i doppi massimi e minimi di breve periodo, bensì quelli di lungo.
Segnali ancora più forti dei doppi, sono i tripli massimi e minimi.
Un’altra figura, che ci dà indicazioni su dove è diretto un titolo, e il testa e spalle.
Il testa e spalle rialzista è una figura formata da due minimi laterali, di pari altezza, più alti di un minimo centrale.
Il testa e spalle ribassista è la stessa figura ribaltata. In pratica, questa è costituita da due massimi laterali di pari altezza più bassi di un massimo centrale.
La fase laterale si ha quando un titolo si muove per più volte all’interno di un canale delimitato da un minimo e da un massimo.
La fase laterale può protrarsi addirittura per anni.
Questa figura può essere utile per acquistare sui minimi e vendere in corrispondenza dei massimi.
Ad un piccolo risparmiatore servirà, invece, in caso di rottura di questi limiti per acquistare o vendere.
Si dovrà vendere se viene rotto il limite minimo, mentre si dovrà acquistare alla rottura del limite massimo.
mercoledì, novembre 02, 2005
IL PESO DELLE OBBLIGAZIONI IN UN PORTAFOGLIO
La percentuale di obbligazione, che un portafoglio deve detenere, varia da un minimo del 30% a un massimo del 70%.
Tale percentuale deve variare con l’età del soggetto che ha costituito il portafoglio.
Più aumentano gli anni e più diminuiscono le prospettive di lunga vita.
Ecco perché la componente più speculativa deve essere progressivamente ridotta.
Possiamo dire che fino a 40 anni si può detenere il 70% d’azioni.
Dai settanta anni in su si deve possedere solo il 30% d’azioni.
Durante le età intermedie, si deve procedere a una graduale riduzione del numero dei titoli in portafoglio.
lunedì, ottobre 31, 2005
OGGI CONSIGLIAMO ETF EUROMTS 3-5 YEARS MASTER UNIT
Abbiamo visto, però, che le singole obbligazioni a parità di titolo sono più pericolose delle azioni.
E’ meglio, infatti, essere azionista di una società piuttosto che obbligazionista.
L’obbligazionista presta i soldi, mentre l’azionista entra nel capitale.
Ecco perché si deve scegliere un paniere di società cui prestare i soldi, in modo che se una di queste è insolvente, non si riduca di molto il capitale.
A questo scopo, esistono due tipi di fondi.
I fondi comuni sono molto più cari, mentre i fondi ETF hanno commissioni inferiori.
Tra i fondi ETF, è meglio scegliere quelli che trattano titoli a breve termine.
Con un rialzo dei tassi, infatti, i titoli a lungo termine potrebbero avere una perdita in conto capitale.
Ecco perché si consiglia il fondo ETF Euromts 3-5 years master unit al prezzo di circa 107 euro.
Questo fondo non ha commissioni d’entrata e d’uscita e ha una commissione di gestione annua di solo lo 0.165%.
Investe in titoli di stato dell’area euro e, quindi, non ha rischio di cambio.
Per il momento si consiglia di acquistarne circa 1500 euro. Come vedremo mercoledì, l’investimento in questo tipo d’obbligazioni deve essere più sostanzioso, ma è bene non acquistare tutto in una sola volta.
venerdì, ottobre 28, 2005
SUPPORTI, RESISTENZE E LINEE DI TENDENZA
L’effetto massa è l’aziona contemporanea di più persone, che, per esempio, può portare ad acquistare sempre di più un titolo per poi rivenderlo ad un prezzo più alto.
Tutto questo funziona sino a che esiste un compratore.
Il prezzo del titolo comincerà a diminuire fino a crollare, quando l’acquirente non esisterà più.
Il piccolo risparmiatore non deve seguire questa logica, ma, per comprare un titolo in un momento che potrebbe essere quello giusto, si deve aiutare con l’analisi.
Il supporto è il prezzo di un‘azione che fa ritornare i compratori.
Supporti possono essere: il prezzo da cui è cominciato un forte rialzo del titolo, il valore ove l’azione si è fermata per un lungo periodo oppure dei prezzi psicologici, come le cifre tonde (ad esempio, 20000 per il Mibtel).
La resistenza è il prezzo di un titolo che fa ritornare sul mercato i venditori.
Le stesse considerazioni fatte per il supporto valgono per la resistenza.
Per comprare nel miglior modo possibile esistono due teorie: acquistare quando i prezzi raggiungono un supporto oppure comprare quando questi superano una resistenza.
Nel primo caso bisogna acquistare proprio al prezzo del supporto, mentre nel secondo, quando il valore del titolo supera con grossi volumi e per due giorni di seguito la resistenza. Esistono, infatti, i falsi sfondamenti.
Bisogna vendere quando il prezzo dell’azione raggiunge una resistenza oppure sfonda con grandi volumi e per due giorni di seguito un supporto.
Le linee di tendenza sono linee tracciate lungo i minimi o i massimi.
Nel primo caso sono linee di tendenza rialziste, mentre nel secondo, ribassiste.
Esistono linee di tendenza di lungo, medio e breve termine, in base al numero di minimi e massimi che si prendono in considerazione.
Bisogna comprare, quando un titolo sfonda una linea di tendenza ribassista, mentre bisogna vendere se supera una linea di tendenza rialzista.
Anche per le linee di tendenza, vale la regola che devono essere superate con grossi volumi e per due giorni di fila.
I volumi sono il numero di contratti che vanno a buon fine.
“Grossi volumi” significa, volumi, per un determinato titolo, ben superiori alla media dell’ultimo periodo.
giovedì, ottobre 27, 2005
L’ANALISI TECNICA: PRINCIPI BASE
Questo si può trovare già fatto sui giornali o su internet, ma è meglio se si costruisce da se.
Per creare un grafico ci si può servire di un foglio di excel.
Su di questo andranno scritte le quotazioni del titolo giorno per giorno.
E’ meglio scriverci sopra le quotazioni ufficiali e non quelle di riferimento, perché danno una visione migliore dell’andamento del titolo.
Accanto ai grafici delle società seguite, si dovrà creare un foglio di excel anche per l’indice Mibtel, in modo che si abbia una panoramica anche sull’andamento dell’indice generale.
Dato che dobbiamo acquistare un’azione per il lungo periodo, è necessario un tracciato che rappresenti l’andamento del titolo per almeno 200 giorni.
Un grafico con solo 20 giorni, servirà a chi fa speculazione.
Uno con 40 giorni sarà utile per il breve periodo, mentre un altro con 100 giorni per il medio termine.
Dato che non dobbiamo fare della speculazione, il tracciato dovrà essere semplice.
Non ci dovranno essere candele e altri strumenti complicatissimi dell’analisi tecnica.
Non ci serviranno nemmeno i grafici intraday, molto usati dagli speculatori.
mercoledì, ottobre 26, 2005
ATTUALMENTE QUANTE AZIONI POSSIAMO COMPRARE SUL MIBTEL?
Tali azioni, per la precisione, sono soltanto 9.
Il numero si riduce a 7, se al posto delle azioni consideriamo le aziende, perché per due società tali condizioni valgono sia per i titoli ordinari sia per quelli privilegiati o di risparmio.
La percentuale aumenta leggermente a poco meno del 9%, se eliminiamo la variabile prezzo, che come abbiamo detto non fa parte né dell’analisi tecnica né di quella fondamentale e che è soggetto alla psicologia delle persone.
I titoli, così, diventano 26.
L’analisi fondamentale è il faro che deve essere seguito da un piccolo risparmiatore per la scelta delle azioni da comprare.
E’ bene che costui si legga anche il bilancio, prima di procedere con un’operazione finanziaria su un titolo.
Ragionando in questa maniera può darsi che le soddisfazioni non vengano subito.
L’orizzonte temporale è di circa due anni o più. Ecco perché, in finanza, non si debbono impegnare soldi che servono a breve.
L’analisi tecnica, invece, deve servire solo a dare un’indicazione su qual è il momento migliore per comprare un titolo.
Essa, quindi, servirà solo per non acquistarlo nel momento più sbagliato
martedì, ottobre 25, 2005
LA CAPITALIZZAZIONE
L’insieme delle capitalizzazioni di tutte le aziende quotate costituiscono la capitalizzazione dell’intero mercato.
Dividendo la capitalizzazione di una società per quella dell’intero mercato e moltiplicando per cento, si ottiene il peso relativo dell’azienda stessa.
Le società di un determinato mercato, con peso relativo maggiore, sono quelle più seguite dagli investitori esteri.
In Italia, le 40 aziende con la capitalizzazione maggiore formano l’indice S&P/mib.
Le seguenti 25 società (a media capitalizzazione) sono raggruppate nel midex.
Tutte le atre aziende sono a piccola capitalizzazione.
L’indice Mibtel ingloba tutte le società quotate.
Si consiglia di non acquistare aziende con capitalizzazione inferiore a 70 milioni d’euro, perché soggette a forti variazioni di prezzo soprattutto all’annuncio di notizie, che possono addirittura rivelarsi infondate.
E’ bene, inoltre, concentrarsi sulle società, più liquide vale a dire più facilmente vendibili, in pratica quelle che ogni giorno presentano un numero sufficientemente elevato di contratti.
Tra queste società, oltre a quelle del S&P/mib e del midex, figurano anche quelle del segmento Star.
Le aziende quotate allo Star devono garantire una certa liquidità, un flottante sufficiente, un’adeguata informazione societaria e particolari regole di comportamento.
Il flottante è dato dalla percentuale d’azioni effettivamente negoziabili in borsa.
Per completare il discorso, si può ricordare che, nella borsa italiana, esistono altri due indici: il Techstar, per le società tecnologiche con particolari caratteristiche, e l’All stars, che raggruppa le società dello Star e del Techstar.
lunedì, ottobre 24, 2005
L’AZIONE DELLA SETTIMANA E’: SOGEFI
Nel portafoglio che stiamo costruendo, all’utility di settimana scorsa (ASM Brescia), oggi, aggiungiamo un titolo industriale (Sogefi).
Sogefi è una multinazionale, che si occupa di componentistica per auto, in particolare di filtri e sospensioni.
Il titolo, nonostante la crisi del settore automobilistico, continua a migliorare tutti i suoi indicatori.
Ha un prezzo utile inferiore a 17.
Ha erogato un dividendo yield di circa il 3.5%, che si prevede in aumento.
Il pay out è inferiore al 50%.
La redditività è di circa il 18%.
La capitalizzazione è di 545 mln di euro.
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, il suo grafico è in ascesa dal novembre 2001.
Il titolo è a ridosso del supporto a 4.7 euro.
Nel caso l’azione violasse tale supporto, raggiungerebbe il prezzo di 4.5 euro, che è presso la linea di tendenza di lungo termine.
Pertanto, se ne consiglia l’acquisto al prezzo di circa 4.7/4.8 euro
venerdì, ottobre 21, 2005
IL PREZZO DELL’AZIONE
Tale parametro non indica se un’azione e cara oppure no.
E’, tuttavia, importante quando si analizza un titolo.
In finanza, infatti, un aspetto molto importante è la psicologia delle persone.
Per alcuni risparmiatori, che non sono addetti ai lavori, vedere un titolo con una bassa capitalizzazione ad un prezzo maggiore di uno con una più alta capitalizzazione, può sembrare un po’ strano.
Inoltre, molti risparmiatori considerano solo la variazione di prezzo; dicono: “Il tal titolo si è apprezzato di un euro”.
C’è, però, una grossissima differenza tra un titolo da 40 euro ed uno da 5, che si apprezzano entrambi di un’unità.
Nel primo caso la percentuale di guadagno è del 2.5%, mentre nel secondo è del 20%.
A molti sembra che questa grossa differenza non ci sia, nonostante il ragionamento sia semplice.
Tanto è vero che le aziende quotate sanno ciò e, sempre più spesso, quando le loro azioni raggiungono determinati valori, riducono il prezzo dei titoli aumentando il numero d’azioni in circolazione.
Il ragionamento inverso vale quando un titolo ha un prezzo troppo basso.
Ecco perché consiglio ai piccoli risparmiatori di preferire le azioni con prezzo compreso tra 1 e 5 euro.
Naturalmente per aziende particolarmente sane dal punto di vista del bilancio, questo consiglio può anche non essere preso in considerazione.
giovedì, ottobre 20, 2005
IL DIVIDENDO YIELD
E’, quindi, un indicatore che si modifica con il variare del prezzo dell’azione.
Indica il guadagno in percentuale che si può ottenere ogni anno incassando il dividendo.
Bisogna sapere che si può azzerare quando l’azienda decide di non distribuire dividendi.
Per il fine di questo blog, è bene che si acquistino azioni solo quando il dividendo yield è superiore al 3,5%.
La percentuale del 3,5% non deve essere presa per oro colato.
Può succedere che un’azienda dia un dividendo superiore al 3,5% in via straordinaria, ma la sua politica dei dividendi normalmente non va in tale direzione. Questa è un’azienda da non acquistare.
E’ bene non acquistare anche i titoli delle azioni che distribuiscono quasi tutto, tutto o più del loro utile (pay out).
Il pay out deve essere inferiore al 70%.
Un’azienda, infatti, una parte del suo utile lo deve reinvestire.
Il dividendo è una quota dell’azione che viene staccata ogni anno è restituita all’azionista alla presenza di utile.
Un’azienda può deliberare la distribuzione di dividendi straordinari, quando effettua delle operazioni (ad esempio di vendita di un suo ramo) e si trova con un eccesso di liquidata.
Quando l’azione stacca il dividendo, viene quotata al prezzo precedente meno il dividendo.
Generalmente, ma non sempre, prima dello stacco del dividendo l’azione sale per poi ridiscendere.
Alcuni speculatori sfruttano questa variazione di prezzo.
Un piccolo risparmiatore, investendo pochi soldi su ogni azioni, è bene che non faccia ciò.
Il dividendo è un qualcosa che tornerà utile tenendo l’azione per un po’ d’anni e servirà a poco o a nulla, se la si dovesse tenere per solo un anno o meno.
mercoledì, ottobre 19, 2005
I PARAMETRI DA CONSIDERARE NELL'ACQUISTO DI UN'AZIONE: IL P/E
Il prezzo/utili (P/U) o price/earnings ratio (P/E) e il rapporto tra il prezzo dell’azione e la stima degli utili attesi. Proprio perché al denominatore vi sta una stima, quest’indice deve essere sempre monitorato con attenzione.
Un piccolo investitore deve tenersi alla larga dai titoli con P/E negativo, perché significa che quelle società non fanno utili e, quindi, sono molto rischiose e molto speculative.
Nel corso degli anni vi sono state molte teorie per calcolare il P/E oltre il quale un’azione è considerata cara. Credo che un buon valore sia il numero 17.
Un’azione con P/U pari o uguale al valore sopraindicato significa che è correttamente valutata o a buon mercato.
Esistono due teorie per la scelta delle azioni: il growth style e il value style.
La prima teoria è sconsigliata ad un piccolo risparmiatore, perché più rischiosa e speculativa. Lasciamola fare ai ricchi. Consiste nel cercare i titoli con P/E elevato e con prospettive di crescita degli utili molto superiore alle altre azioni.
L’altra teoria è consigliata perché meno rischiosa e speculativa. Consiste nel cercare titoli con P/E bassi perché dimenticati e, quindi, sottostimati.
LE TRE REGOLE D’ORO DEL PICCOLO INVESTITORE
Ad ogni investitore che guadagna ne corrisponde uno che perde.
Per i piccoli risparmiatori è molto rischioso e poco saggio investire su titoli molto speculativi.
Di solito, è anche dannoso investire su titoli cari.
Chi seguirà questo blog, riuscirà a sapere quando un titolo è speculativo e/o caro.
Un’altra regola è: non esistono investimenti sicuri.
In campo finanziario niente è sicuro. Tanto è vero che le azioni e le obbligazioni Cirio (grossa azienda nazionale) e Parmalat (multinazionale), nonché i titoli di stato argentini sono finiti in default. Domanda: come mai prima erano chiamati titoli di stato argentini e ora sono chiamate obbligazioni?
Non è vero che le obbligazioni o i titoli di stato sono più sicuri delle azioni. Posso affermare che molte azioni del paniere italiano sono più sicure dei titoli di stato del nostro bel Paese.
Basta una mossa sbagliata che un’azienda buona si può trasformare in cattiva.
L’ultima regola è: su ogni titolo si deve investire una cifra compresa tra 500 e 1500 euro.
Il limite inferiore è necessario, perché le banche per una compravendita di titoli richiedono un importo minimo di 10 euro sia per l'acquisto che per la vendita .
Dobbiamo superare tale soglia, se non vogliamo che queste spese incidano in maniera notevole sulla nostra operazione.
Con 500 euro le spese di compravendita incidono già per il 4%. Ciò significa che dovremmo aspettare che il nostro titolo si dovrà apprezzare di tale percentuale per coprire queste spese.
Il limite superiore è necessario per ottenere una buona diversificazione del portafoglio.
martedì, ottobre 18, 2005
IL TITOLO DI QUESTA SETTIMANA E’: ASM BRESCIA
ASM BRESCIA dal punto di vista dell’analisi tecnica è in una situazione favorevole.
E’ a ridosso del supporto a circa 2.5 euro, e si trova nei dintorni delle medie mobili a 100 e 200 giorni.
Ha un trend di lungo periodo favorevole che dura da oltre 500 giorni.
Bisogna sapere che nell’eventualità poco probabile che il titolo rompesse il supporto a 2,5 euro, potrebbe proiettarsi prima verso i 2,35 euro e poi a 2 euro. E’ consigliabile in quell’eventualità vendere a 2,3 euro.
L’analisi fondamentale del titolo è, anche, buona.
Ha un rating a lungo termine pari ad A+ secondo Standard & Poor’S.
Ha una capitalizzazione di circa 2000 mln di euro.
Il suo prezzo/utili è circa 17.
Ha dato un dividendo yield superiore al 3,5% che si prevede in aumento.
Ha una redditività di circa il 10%.
Ha completato l’acquisto di Bergamo ambiente e servizi ed è giunta ad avere una partecipazione del 20% in Endesa.
Pertanto se ne consiglia l’acquisto al prezzo di 2.5/2.6 euro.
sabato, ottobre 15, 2005
SU COSA PUO' INVESTIRE UN PICCOLO RISPARMIATORE?
Ovviamente per investire in singole azioni bisogna essere ben informati sull’analisi tecnica e su quella fondamentale. Chi seguirà questo blog,scoprirà cosa vogliono dire i termini sopracitati e come utilizzarli nella compravendita d’azioni.
Le azioni convengono perché chi le acquista diventa socio della società e acquisisce tutti i diritti degli azionisti, tra i quali quello di voto in assemblea, al dividendo, d’opzione, di recesso, ecc.
I fondi ETF, che replicano un indice, invece, convengono perché prevedono solo delle piccole spese di gestione e possono essere venduti in borsa come delle semplici azioni.
I fondi comuni d’investimento, al contrario, non sono convenienti perché o prevedono delle commissioni d’ingresso, d’uscita e/o di performance oppure delle alte commissioni di gestione per un lavoro che considero quasi inesistente. Esaminando la rivista “Tuttofondi” e fissati dei limiti massimi su tali commissioni, non ho trovato un fondo comune d’investimento a buon mercato. Evidentemente chi li consiglia lo fa perché lavora con questi strumenti o perché è remunerativo per lui venderli.
Meglio dei fondi comuni sono le Società d’investimento a capitale variabile (SICAV) che danno il diritto di partecipare alle assemblee e che presentano vari comparti, azionario, obbligazionario, ecc.
I fondi chiusi sono a capitale fisso, prevedono delle quote di sottoscrizione molto elevate e sono molto rischiosi.
Gli Hedge fund sono dei fondi cui è permesso di utilizzare degli espedienti ad altri vietati, quali la vendita allo scoperto e l’indebitamento oltre il proprio capitale (effettto leva). Sono rischiosi e necessitano di grandi capitali.
L’opzione è un contratto in cui una parte ha la facoltà, ma non l’obbligo di compravendere un bene ad una data scadenza e ad un prezzo prefissato, previa corresponsione di un premio alla controparte. Per il primo contraente, il rischio è limitato al premio, mentre la controparte può andare incontro a perdite notevoli.
I warrant e i covered warrant danno il diritto di compravendere un bene ad una certa data e ad un determinato prezzo. Sono molto rischiosi perché amplificano i movimenti del sottostante e sono utilizzati per coperture di portafoglio o per operare su mercati come quello delle valute, tassi d’interesse, ecc
I futures sono contratti, tramite i quali una parte s’impegna a compravendere beni ad un certo prezzo ad una data prefissata con la mediazione di un terzo soggetto. Sono utilizzati per scopi protettivi o speculativi.
Le obbligazioni sono dei titoli di credito che ti permettono di avere un interesse e il rimborso del capitale a scadenza. Possono essere corporate (aziendali), strutturate (la cedola è legata a più parametri, tra loro vi sono quelle convertibili in azioni) high yeald o junk, paesi emergenti. Più sono rischiose e più la cedola è sostanziosa. I titoli di stato sono particolari tipi d’obbligazione in cui una parte è uno Stato.
I pronti contro termine sono i bot dei ricchi perché necessitano di grosse somme da investire. Consistono nel comprare titoli della propria banca ad un certo prezzo e nel rivenderli ad una data futura ad un prezzo maggiore. La differenza di prezzo sarà tanto maggiore quanto è grande la somma investita. Hanno una tassazione sfavorevole.
I certificati di deposito sono dei conti correnti in cui l’importo e la durata sono predefiniti. Danno un interesse superiore al semplice conto corrente, ma sempre inferiore ai bot. Hanno una tassazione sfavorevole.
Il risparmio postale (libretti e buoni postali) offre modesti guadagni con poche spese.
La polizza vita è un contratto tra il contraente e la compagnia d’assicurazione, in cui l’assicurazione ad una data stabilita e al verificarsi di un evento s’impegna a corrispondere un capitale o una rendita in cambio del pagamento di un premio. Prevedono forti penalizzazioni in caso di recesso e quindi impegnano per lungo tempo. Quelle non legate a strumenti finanziari, ma esclusivamente previdenziali, godono di una detrazione fiscale.
Arte, oro, diamanti, immobili presuppongono l’investimento di grossi capitali e conoscenze specialistiche.
venerdì, ottobre 14, 2005
QUANTO INVESTIRE?
Premetto che chi non possiede un’abitazione è meglio che non legga questo blog, perché deve utilizzare i suoi risparmi per l’acquisto di un immobile. In ogni caso, può trarre degli utili consigli su come comportarsi in futuro.
I soldi da investire devono essere quelli superflui.
Per calcolare ciò che si può investire, si deve sottrarre alla disponibilità finanziaria tutto ciò che serve ad altro: mutuo, spese, divertimento, spese, benzina, mangiare,vestiti, vacanze, ecc.
A questo scopo si può creare una semplice cartella di excel che conterrà delle colonne con le parole sopraccitate più una colonna per i soldi da investire.
Per ogni voce di questa cartella si destinerà una somma, pari alla previsione di spesa, che ogni anno dovrà essere rivalutata in base all’inflazione reale.
A queste cifre si dovranno sottrarre i soldi spesi. L’eventuale rimanenza sarà aggiunta alla cifra del mese successivo.
In tal modo si potrà sempre sapere quanto potremmo spendere per investire.
A chi mi scriverà all’indirizzo email petrsalvatore.libero.it, invierò una bozza della cartella di excel con i commenti su come utilizzarla.