giovedì, febbraio 09, 2006

LA VICENDA PREMUDA



Premuda trasporta merci secche e liquide alla rinfusa con navi proprie e di terzi.

L'azione aveva buoni fondamentali.

Era ed è un piccolo titolo poco seguito dagli analisi e, quindi, molto volatile.

Un giorno ruppe la resistenza a 1.065 euro.

Questa circostanza mi portò ad acquistare 400 azioni il 29/09/2004 al prezzo di 1.1 euro.

Il mio intento era quello di tenere il titolo per lungo tempo.

Il susseguirsi dei rialzi, invece, mi fece prendere la decisione di vendere dopo pochi gioni.

Vendetti l' 11/10/2004 al prezzo di 1.292.

Il guadagno lordo fu del 17.45%, mentre il netto del 11.04%.

Come mi comportai con questo titolo?

Ottimamente nell'acquisto, nella vendita dipende dai punti di vista.

Preferii ottenere un guadagno netto di oltre il 10% in pochi giorni e concentrarmi su altri titoli.

Con quest'azione ritornai un po' sui miei passi.

Ne acquistai, infatti, meno di 500 euro e vendetti appena superato il 10%.

Devo dire che, come vedremo in successivi post, ho riacquistato questo titolo altre due volte ed è ancora nel mio portafoglio.

mercoledì, febbraio 08, 2006

L’AUMENTO DI CAPITALE: PARTE SECONDA


Il codice civile stabilisce che le azioni di nuova emissioni e le obbligazioni convertibili devono essere offerte in opzione ai soci in proporzione al numero di azioni possedute.

Il diritto d’opzione deve essere offerto per un termine non inferiore a 30 giorni dalla pubblicazione.

I diritti di opzione non esercitati devono essere offerti per almeno 5 sedute di borsa attraverso l’intermediazione di una SIM.

Il diritto di opzione può essere escluso o limitato per un interesse della società, ma ciò deve essere deliberato da un’assemblea straordinaria con una maggioranza superiore al capitale sociale.

Quando si ha un aumento di capitale vengono staccati i diritti di opzione.

Il diritto di opzione è una parte del patrimonio distribuita, che si può vendere oppure esercitare per mantenere inalterato il patrimonio.

Qualora non si dovessero esercitare i diritti, perché si crede che la società abbia deliberato l’aumento di capitale solo per ripianare le perdite, è bene venderli il primo giorno.

Il prezzo delle nuove azioni è dato dalla seguente formula: (nr azioni vecchie * prezzo prima aumento capitale + nr azioni nuove * prezzo nuova emissione)/(nr azioni vecchie + nr azioni nuove).

Se vengono offerte 2 azioni nuove ogni 3 al prezzo di 5 euro (diritto tecnico) e il prezzo prima dell’aumento di capitale è 10 euro, il prezzo delle azioni nuove è: (3*10+2*5)/(3 + 2)=8 euro.

Il diritto, invece è dato da quest’altra formula; (prezzo delle azioni nuove – diritto tecnico) * (nr azioni nuove/nr azioni vecchie)

Nel nostro caso il diritto è: (8 – 5) * 2/3 = 2 euro.

La somma del diritto e del prezzo delle nuove azioni fa proprio il prezzo delle vecchie.

martedì, febbraio 07, 2006

BIPIELLE INV., BOERO B., BONIFICHE FER., BREMBO, BRIOSCHI E BULGARI


BIPIELLE INVESTIMENTI fa parte del gruppo BPI e si occupa di investment e consumer banking e real estate.

Il titolo è in discesa dal marzo 2000.

Ha una capitalizzazione di 1858 milioni di euro.

Il suo p/e e il suo dividendo yield sono rispettivamente di 11.98 e del 5.36%.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 6.54 euro.


BOERO BARTOLOMEO produce e commercializza prodotti verniciati per i settori edilizia, casa, yachting e navale.

L’azione sale dall’ottobre 1998.

Possiede una capitalizzazione di 77 milioni di euro.

Ha un p/e di 24.93 e un dividendo yield di 2.21%.

Il consiglio è RIDURRE. Oggi quota 18.1 euro



BONIFICHE FERRARESI si occupa principalmente di coltivazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Il titolo sale dall’ottobre 1998.

Capitalizza 201 milioni di euro.

Possiede un p/e di 145.79 e un dividendo yield dello 0.35%.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 14.89 euro.


BREMBO è leader nei sistemi frenanti per due e quattro ruote.

L’azione sale dal novembre 2002 ma si trova ancora in un canale discendente di lungo termine.

Ha una capitalizzazione di 411 milioni di euro.

Il suo p/e è di 12.97, mentre il dividendo yield è del 2.7%.

Il consiglio è ACCUMULARE. Oggi quota 6.63 euro.


BRIOSCHI è una holding controllata al 56.383% dal gruppo Bastogi che si occupa di progettazione e sviluppo di iniziative immobiliari tecnologicamente avanzate e gestione dinamica di un proprio portafoglio a reddito.

Il titolo sale dal gennaio 2002, ma nel febbraio 2000 valeva 0.702 euro.

Possiede una capitalizzazione di 224 milioni di euro.

Ha un p/e di 150 e non ha distribuito dividendi

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 0.4554 euro.


BULGARI è leader nel settore del lusso nei settori gioielleria, orologeria, fragranze e accessori.

l'azione sale dall'ottobre 2002, ma nel novembre 2000 valeva 15.95 euro.

capitalizza 2851 milioni di euro.

Ha un p/e di 26.37 e un dividendo yield di 2.29.

Il consiglio è ACCUMULARE. Oggi quota 9.544 euro.

lunedì, febbraio 06, 2006

BUONE NOTIZIE DA UNIPOL
















Le notizie di questo fine settimana hanno reso ancora più interessante il titolo Unipol.

La bocciatura definitiva dell’O.P.A. su B.N.L. e il mantenimento del 51% di BNL Vita, infatti, sono buone nuove per il titolo.

L’O.P.A. era, infatti, un’operazione senza ne capo ne coda, che avrebbe messo in discussione il buon assetto finanziario della società.

La sua bocciatura e la vendita della partecipazione assicura una buona plusvalenza.

Il recente aumento di capitale, inoltre, ha dato mezzi freschi alla società.

Per questi motivi e perché la società ha buoni fondamentali, ne consigliamo l’acquisto.

Preferiamo acquistare le azioni privilegiate perché sono a sconto rispetto alle ordinarie.

Le possiamo comprare ad un prezzo compreso tra 2.1/2.2 euro.

Il titolo ha una capitalizzazione 1873 milioni di euro.

Ha un p/e 23.5 e un dividendo yield del 5.6%.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica ha appena superato la media mobile a 100 giorni ed nei pressi di quella a 200.

domenica, febbraio 05, 2006

UN TITOLO INTERESSANTE: DMT

Ogni domenica mi occuperò di proporre un titolo potenzialmente interessante per la settimana che si aprirà. Oggi prendiamo in esame DMT, un titolo che è entrato anche nel nostro portafoglio. L'azienda si occupa di gestire e acquisire torri-ripetitori che trasmettono segnali digitali per il digitale terrestre. DMT è inserita in un canale rialzista di lungo periodo iniziato a settembre 2004 e venerdì ha violentemente strappato al rialzo fomando un lunga candela verde, con un evidente aumento di volumi (quindi una conferma del movimento). Operativamente il segnale è positivo, LONG e l'azione ora si trova a spaziare in luoghi ancora inesplorati, quindi è difficile dare con precisione un target. Penso però che data la convizione con cui ha superato la resistenza e dall'incremento di volumi, potremmo trovarla presto intorno ai 40€.

Emanuele

UN PORTAFOGLIO INTELLIGENTE

Innanzi tutto mi presento, mi chiamo Emanuele e collaboro a questo Blog di finanza occupandomi soprattutto di creazioni di portafogli per ogni tipologia di investitore tenendo sempre sotto controllo il rischio. Pubblicherò ogni settimana l’aggiornamento e la domenica proporrò un titolo interessante da monitorare per la settimana futura di borsa.

Ho creato il Portafoglio che chiameremo Intelligente, giusto per identificarlo, seguendo dei criteri di selezione titoli molto rigoroso.

Mi sono messo nei panni di un piccolo investitore con un capitale disponibile di 5000€ e ho selezionato 7 titoli (circa 700€ per titolo), questo per permettermi di avere una buona diversificazione del portafoglio pur non avendo una grossa somma da investire.

Fra questi 7 titoli, 6 sono stati scelti in base a dei criteri di analisi fondamentale, ovvero andando a confrontare il P/E, il P/BV, il ROE e molti altri “ratios” che ora vi descrivo per farvi meglio comprendere le mie scelte. Questi titoli rimarranno in portafoglio per un anno. Il settimo titolo invece verrà selezionato di volta in volta a seconda delle opportunità che si presenteranno sul mercato e verrà venduto solo al raggiungimento di un nostro “target”.

Vediamo come ho costruito il Portafoglio Intelligente. Ho preso in considerazione tutti i titoli del Mibtel, (non tengo in considerazione i titoli del Nuovo Mercato, troppo volatili che richiederebbero un continuo e attento monitoraggio) e ho messo in ordine i titoli per ogni valore che mi interessava.

Ho preso il P/E (2006) e ho ordinato i titoli dal p/e più basso al più alto (più è basso il p/e più il titolo è sottovalutato); poi ho fatto lo stesso con il ROE però ho invertito la selezione (Roe alto uguale titolo che ha un alta redditività); stessa cosa fatta con i dividendi che distribuiranno nel 2006 (più è alto il dividendo, tanto alto sarà il nostro gain privo di rischio); poi li ho messi in ordine con il P/BV (più è basso più il titolo quota a prezzi interessanti); infine ho preso in considerazione la volatilità a 30 e 260 giorni (più è bassa e più il titolo è tranquillo). Come ultimo dato per fare questa selezione ho ordinato i titoli in base al loro Beta a 2 anni (più è basso e più il titolo è poco influenzato dall’andamento del mercato e quindi seguirà il suo trend).

Finito questo riordino ho dato dei punteggi da 0 a 100 ai titoli che presentavano le caratteristiche che cercavo, ho selezionato: BANCHE POP UNITE; BUZZI UNICEM rnc; INDESIT; ITALMOBILIARE rnc; MILANO ASSICURAZIONI rnc e SNAM RETE GAS.

Il settimo titolo che entrerà in portafoglio è DMT, un’azienda che gestisce le torri-ripetitori che trasmettono il segnale per il digitale terrestre. DMT sempre ben intonata graficamente e ha rotto al rialzo la resistenza segnando nuovi massimi.

Abbiamo così creato un portafoglio di titoli che possono essere tenuti un anno senza apportare grandi modifiche alla nostra “asset allocation”. Con il settimo titolo che verrà mantenuto in portafoglio per un periodo variabile, a seconda della performance che otterrà, si cerca di dare un po’ di sprint al portafoglio sfruttando delle occasioni interessanti senza stravolgere il portafoglio e tenendo sempre sottocontrollo il rischio.

NOTA: questa selezione è stata fatta entro il 3 gennaio, quindi molti titoli si sono gia apprezzati parecchio rispetto al Mibtel, ma a noi non interessa. Facciamo finta di partire da lunedì 6 febbraio tanto li dobbiamo tenere per un anno intero.

Emanuele

venerdì, febbraio 03, 2006

PRESTITO O PAC PER INVESTIRE?



Un mio amico mi ha detto: "Ho pensato di chiedere un prestito in banca per investire questi soldi. Tu cosa ne pensi?".

Gli ho risposto che:

1) come scrivo nel mio blog, si devono investire solo i soldi superflui e, quindi, non quelli prestati;

2) dopo tre anni di borsa al rialzo non è detto che questa continui a salire (non sempre sono rose e fiori);

3) nel caso gli indici cominciassero a scendere, con un prestito bancario, avrebbe perso due volte.

Allora mi ha chiesto: "e se aprissi un pac?"

Gli ho risposto che il piano di accumulo capitale aveva più senso, per due motivi:

1) si investivano soldi di cui si era in posesso e non prestati;

2) versando un certa quantità di denaro periodicamente, si realizzava la diversificazione temporale.

Da domani, su questo blog comincerà a collaborare Emanuele.

Per ora scriverà il sabato e la domenica.

Lo ringraziamo anticipatamente per il suo contributo.

giovedì, febbraio 02, 2006

UN GUADAGNO NETTO DEL 26.56% IN TRE MESI E MEZZO



Il titolo Hera si muoveva lateralmente tra il supporto a 1.17 e la resistenza a 1.278 euro.

Un bel giorno ruppe la resistenza.

Mi accertai che si trattasse di una rottura reale e non falsa.

Ebbi la certezza, quando l’azione continuò a salire anche il giorno seguente.

Mi decisi, così, ad acquistare il titolo al prezzo di 1.35 euro.

Comprai 400 azioni per un controvalore,comprese le spese di acquisto, di 550 euro.

Fu la prima volta che acquistai all’interno dell’intervallo 500-1500 euro.

Ricordo che acquistando per un controvalore inferiore a 500 euro le spese inciderebbero troppo, mentre comprando per più di 1500 euro un piccolo risparmiatore non riuscirebbe a realizzare una buona diversificazione del portafoglio.

Il titolo continuò a salire.

Superato il 10% del guadagno, non vendetti, perché il grafico dell’analisi tecnica non dava segnali ribassisti o di lateralità.

Quando raggiunse il prezzo di 1.825 euro, vendetti.

Il titolo era entrato in una fase laterale, che,poi, per motivi di un’importante operazione per la società, si rivelò breve.

I parametri dell’analisi fondamentale, inoltre, dicevano che il valore dell’azione era ormai elevato.

Il guadagno lordo fu del 35.18%, mentre quello netto del 26.56%.

Come mi comportai con questo titolo?

Credo bene sia nell’acquisto che nella vendita, anche se ora il titolo vale 2.259 euro.

Questo prezzo, però, incorpora l’integrazione della società Meta in Hera.

mercoledì, febbraio 01, 2006

L’AUMENTO DI CAPITALE: PARTE PRIMA
















L’aumento di capitale è un’operazione a cui le società ricorrono quando necessitano di maggiore liquidità.

Tale operazione determina un aumento del capitale sociale.

L’aumento di capitale viene deliberato dall’assemblea degli azionisti.

Può essere a pagamento o gratuito.

Nel primo caso, vengono emesse nuove azioni in cambio del pagamento di un corrispettivo in contanti o in natura.

Nell’altro caso, vengono assegnate gratuitamente agli azionisti nuove azioni utilizzando risorse disponibili.

Una società può decidere di effettuare un aumento di capitale a pagamenti per due motivi:

1) per finanziare il proprio sviluppo;

2) perché si trova in difficoltà finanziarie e cerca di rimettere a posto i conti.

All’azienda in sviluppo bisogna dare fiducia e partecipare all’aumento di capitale, mentre nel caso di un’azienda in difficoltà finanziarie non bisogna dare fiducia e si deve vendere i diritti d’opzione.

martedì, gennaio 31, 2006

ALTRE AZIENDE CON LA LETTERA B



BEGHELLI è leader italiano ed europeo per l'illuminazione di emergenza e i sistemi di sicurezza civili e industriali.

Il titolo scende da diversi anni, nei giorni della quotazione valeva 3.4 euro.

Ha un p/e di 40.98 e non ha distribuito dividendi.

Possiede una capitalizzazione di 123 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 0.6284 euro.


BENETTON si occupa di abbigliamento con i marchi United Colors of Benetton, Sisley, Playlife e Killer Loop.

L'azione scende dal gennaio 2000.

possiede un p/u di 14.73 e un dividendo yield del 3.41%.

Ha una capitalizzazione di 1826 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Oggi quota 9.919 euro.


BENI STABILI è una delle maggiori società immobiliari italiani e si occupa del settore uffici/retail.

Sale da poco dopo la quotazione (novembre 1999).

Ha un p/e di 25.11 e un dividendo yield del 2.18% .

Capitalizza 1497 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 0.9102 euro.


BIESSE sviluppa e produce macchine per lavorazione del legno.

Il titolo sale dall'aprile 2004 ma non ha ancora superato il prezzo dei giorni della quotazione (9.01 euro).

Possiede un p/e di 42.91 e un dividendo yield del 1.57%.

Ha una capitalizzazione di 189 milioni di euro

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 7.495 euro.


BNL è il sesto gruppo bancario italiano per capitalizzazione.

Sia le azioni ordinarie che le risparmio sono in ascesa dall'ottobre 2002, ma non hanno ancora superato rispettivamente le resistenze a 4.035 e 3.135 euro.

Entrambe le azioni hanno un p/u negativo e non hanno distribuito dividendi,

Posseggono una capitalizzazione di 8811 e 62 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE per entrambi i titoli. Oggi quotano 2.907 e 2.706 euro.

lunedì, gennaio 30, 2006

OGGI COMPRIAMO SOL



E’ una multinazionale presente in 15 paesi che si occupa di ricerca applicata e commercializzazione di gas tecnici, assistenza medicinale a domicilio e saldatura.

Il titolo è in salita dal gennaio 2002.

Ora si trova in prossimità delle medie mobili a 100 e 200 giorni e vicino alla line di tendenza rialzista.

Capitalizza 408 milioni di euro.

Ha un buon rapporto debt/equity e un ebit margin superiore al 10%.

Ha un p/e di 24.62 e ha distribuito un dividendo yield dell’ 1.5%.

Come si può notare questo titolo non rispecchia i miei parametri.

Possiamo, tuttavia, acquistarlo al prezzo di 4.3/4.4 euro, perché ha buone prospettive di crescita.

Dato che non ha tutti i parametri a posto, ne acquistiamo solo 1000 euro.

Ho inserito questo titolo nel mio portafoglio, anche perché fa parte del settore industriale.

Alla fine del 2005, si potevano fare due ipotesi sull’andamento dei mercati finanziari europei: 1) di rintracciamento dopo tre anni di rialzo; 2) di sostenuta crescita almeno per i primi sei mesi del 2006.

Credo che dopo i primi giorni di quest’anno, si stia andando verso la seconda ipotesi.

Un titolo industriale, in tale situazione, si può apprezzare di più.

venerdì, gennaio 27, 2006

COME STANNO ANDANDO I TITOLI DELLA SETTIMANA?



Ecco come stanno andando i titoli della settimana:

1) ASM Brescia acquistato il 18/10/2005 ad un prezzo medio di 2.55 euro;
oggi quota 2.614 ;
guadagno lordo +2.51%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 eruo e ora ce ne ritroviamo 1537.65.

2) Sogefi acquistato il 24/10/2005 ad un prezzo medio di 4.75 euro;
oggi quota 4.71;
guadagno lordo -0.84%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritraviamo 1487.4;

Etf Euromts 3-5 years Master Unit acquistato il 31/10/2005 al prezzo di 107 euro;
oggi quota 106.9 euro;
guadagno lordo -0.09%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1498.65;

4) Etf Lyxor MSCI EMU VALUE acquistato il 7/11/2005 al prezzo di 138 euro;
oggi quota 154.12 euro;
quadagno lordo +11.68%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1675.2;

5) Banca Popolare Verona e Novara acquistato il 14/11/2005 al prezzo medio di 16.1 euro;
oggi quota 18.957 euro;
guadagno lordo +17.74%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1776.1;

6) Snam Rete Gas acquistato 5/12/2005 al prezzo medio di 3.55 euro;
oggi quota 3.6 euro;
guadagno lordo +1.41;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1521.15;

7) CDC acquistata il 12/10/2005 al prezzo medio di 9.05 euro;
oggi quota 9.345 euro;
guadagno lordo +3.26%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1000 euro e ora ce ne ritroviamo 1032.6;

8) BB biotech acquistato il 19/12/2005 al prezzo medio di 49.5 euro;
oggi quota 51.23 euro;
guadagno lordo +3.49;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1000 euro e ora ce ne ritroviamo 1034.9;

9) Etf IShares Euro Corporate Bond acquistato il 27/12/2005 al prezzo di 126 euro
oggi quota 125.24 euro;
guadagno lordo -0.60%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1491;

10) Etf Lyxor MSCI EMU Growth acquistato il 2/1/2006 al prezzo di 82 euro;
oggi quota 84.3 euro,
guadagno lordo +2.80%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1542;

11) Premuda acquistato il 9/1/2006 al prezzo medio di 1.705 euro;
oggi quota 1.78 euro;
guadagno lordo +4.40%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1566;

12) Milano Ass. ord. acquistato il 16/1/2006 al prezzo medio di 5.95 euro;
quota 6.108 euro;
guadagno lordo +2.65%;
lo abbiamo acquistato per un controvalore di 1500 euro e ora ce ne ritroviamo 1539.75;

13) opzione call unicredit strike 5.6 euro scadenza dicembre 2006 acquistata il 23/1/2006 al prezzo di 0.3975 euro;
oggi non ha fatto prezzo, ma l'opzione più vicina (quella a 5.8 euro) vale 0.485 euro, ne consegue che la nostra vale molto di più;
consideriamo, perciò, l'esercizio dell'opzione;
Unicredit oggi vale 5.878 euro;
guadagno lordo +4.96;
da 5600 euro ce ne ritroviamo 5878;

Abbiamo speso 22600 euro e ce ne ritroviamo 23580.25.

il guadagno lordo complessivo è del 4.34%.

Questo portafoglio, d'ora in poi, verra chiamato con il mio nome: Salvatore.

Esso, infatti, rispecchia la mia filosofia.

E' composto da titoli con buoni fondamentali e che distribuiscono importanti dividendi.

Si sta ben diversificando.

Acquisendo un titolo alla settimana si realizza anche la diversificazione temporale.

giovedì, gennaio 26, 2006

NAVIGAZIONI MONTANARI



Nav. Montanari fu acquistato il 17/02/2004.

Fu l’ultimo titolo di prova reale.

Ne comprai, infatti, 300 quote al prezzo di 1.62 euro per un controvalore di 496 euro (quantità leggermente inferiore al mio minimo consigliato).

Il titolo venne rivenduto più di due mesi dopo (il 27/04/2004) al prezzo di 1.95 euro.

Il guadagno lordo fu del 20.37%, mentre quello netto del 13.61%.

Fu l’ultima volta che segui la regola di vendere al guadagno di circa il 10%.

Ritengo, tuttavia, ancora valida questa regola nel caso di forti variazioni dei prezzi in pochissimi giorni.

Come mi comportai con questo titolo?

Credo egregiamente sia nell’acquisto sia nella vendita.

Penso ciò, anche se ieri il titolo quotava 3.196 euro.

Con questi titoli di prova ho realizzato delle importanti plusvalenze.

Non vendendo, avrei avuto dei guadagni virtuali e non avrei potuto cambiare o confermare le mie convinzioni.

mercoledì, gennaio 25, 2006

LE OPZIONI 3


Le opzioni sono derivati.

Per acquistarle, pertanto, bisogna aprire un conto corrente derivati con tutte le spese relative.

Non sono, tuttavia, richiesti i margini iniziali di garanzia (solo per l'acquisto e non per la vendita).

Il valore intrinseco è: per le call, il prezzo del sottostante - lo strike, metre per le put, l'inverso. il valore intrinseco è positivo solo per le opzioni in the money, mentre per le altre ha valore zero.

Il valore temporale si aggiunge al valore intrinseco ed è tanto maggiore quanto più lunga è la scadenza dell'opzione.

Il Delta è la variazione del premio di un'opzione al variare di un punto percentuale del prezzo del sottostante. Se un'opzione ha delta di 0.50 significa che il premio è variato del 50% al variare del prezzo del sottostante. Il delta è positivo per le call e negativo per le put. Il delta non è costante, ma aumenta (sia per le call che per le put) al crescere del prezzo del sottostante (diminuisce al diminuire), mentre all'avvicinarsi della scadenza assume valore 1 per le in the money, 0 per le out the money e 0.5 per le at the money.

Il Gamma è la variazione del delta di un'opzione alla variazione unitaria del prezzo del sottostante. Il gamma è maggiore per le opzioni at the money e aumenta con l'avvicinarsi della scadenza dell'opzione.

il Theta è la perdita di valore di un'opzione al passare di ogni giorno. Se theta è 0.20 l'opzione diminuisce di 20 centesimi ogni giorno relativamente al valore temporale.

Il Vega esprime la variazione di un'opzione al variare della volatilità del sottostante. Vega pari a 0.50, significa che al variare di un punto percentuale della volatilità del sottostante il premio aumenterà di 50 centesimi.

Una strategia utilizzata con l'acquisto di opzioni, si chiama straddle. La straddle è l'acquisto contemporaneo di un opzione call e di una put con uguale sottostante, scadenza e strike. Con tale strategia ci si attende una variazioni dei prezzi sia al ribasso che al rialzo superiore alla somma dei due premi.

martedì, gennaio 24, 2006

LE ULTIME DUE BANCHE, BASICNET, BASTOGI, BAYER, BB BIOTECH



Banco Santander è il primo gruppo bancario dell’area euro per capitalizzazione. E’ presente in 42 Paesi con 10000 filiali e soddisfa 59 milioni di clienti.

L’azione è in salita dall’ottobre 2002, ma non ha ancora rotto la resistenza a 12.55.

Possiede una capitalizzazione di 53172 milioni di eruo.

Il suo p/u è di 20.08 e non ha distribuito dividendi.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 10.972 euro.


Banco Sardegna rnc fa parte del Gruppo Popolare dell’Emilia Romagna. Oltre ad avere numerosi sportelli in Sardegna, ne possiede in Emilia R., Toscana, Lombardia, Liguria e nel Lazio.

Il titolo è in salita dall’ottobre 2002, ma nel gennaio 2000 valeva 22.4 euro.

Ha una capitalizzazione di 116 milioni di euro.

Possiede un p/e di 3.23 e un dividendo yield di 2.81.

Il consiglio è ACCUMULARE. Oggi quota 17.567 euro.


Basicnet è la società proprietaria dei marchi Kappa, robe di Kappa e Jesus Jeans.

Il titolo è in discesa dalla quotazione.

Capitalizza 34 milioni di euro.

Ha un p/u di 24.15 e non ha distribuito dividendi.

Il consiglio è RIDURRE. Oggi quota 0.5536 euro.


Bastogi è una holding che si occupa del settore immobiliare e della logistica ad alto valore aggiunto (servizi per l’arte e formazione).

L’azione è in salita dal febbraio 2003 ed è in prossimità di importanti resitenze.

Ha una capitalizzazione di 185 milioni di euro.

Possiede un p/e negativo e non ha distribuito dividendi.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. oggi quota 0.2733 euro.


Bayer è un gruppo internazionale che si occupa di salute, agricoltura e polimeri.

L'azione sale dal marzo 2003, ma a gennaio 2002 valeva 57.7 euro.

Possiede una capitalizzazione di 25818 milioni di euro.

Ha un p/u di 42.86 e un dividendo yield di 1.55.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 35.35 euro.


BB Biotech è una società di investimenti che ha partecipazioni in società che svolgono ricerca, sviluppo e commercializzazione di nuovi farmaci.

Il titolo sale dal febbraio 2003, ma nel novembre 2000 valeva 145 euro.

Capitalizza 1327 milioni di euro.

Possiede un p/e di 9.85 e un dividendo yield di 3.10 euro.

Il consiglio è ACQUISTARE. oggi quota 50.37 euro.

lunedì, gennaio 23, 2006

UNICREDIT, AZIONE O OPZIONE?



Oggi consigliamo l’acquisto di Unicredito ordinarie.

Non prendiamo in considerazione le azioni di risparmio, perché non sono a sconto rispetto alle ordinarie.

L’azione capitalizza 58791 milioni di euro.

Possiede un p/e di 16.91 e ha distribuito un dividendo yield del 3.61%.

Unicredit, recentemente, ha conquistato Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG (Germania) e la controllata Bank Austria. Inoltre ha appena lanciato un OPA sull’altra controllata Bank BPH S.A. (Polonia).

Il titolo dopo queste operazioni è schizzato all’insù, rompendo la resistenza a 4.45 euro e ha raggiunto e superato i 6 euro. Ora sta correggendo.

L’operazione che la banca italiana sta realizzando è molto importante dal punto di vista strategico, la mette al riparo da eventuali scalate, ma potrà avere un grande impatto sui conti degli anni più prossimi.

La correzione del titolo, inoltre, secondo l’analisi tecnica, potrebbe spingersi sino a 5 euro.

Per questi motivi, ma per non rinunciare a un titolo con buoni fondamentali e buone prospettive di crescita preferiamo acquistare opzioni, che ci mettono al riparo da eventuali ribassi, piuttosto che azioni a questi prezzi.

Non prendiamo in considerazione scadenze corte, perché più rischiose e speculative.

Suggeriamo l'acquisto di un opzione call con scadenza dicembre 2006 allo strike di 5.6 e un premio di 0.3975.

Dato che il lotto minimo è di 1000 opzioni Unicredito, il premio sarà di 397.5 euro.

La dimensione del contratto è di 5600 euro.

Con le opzioni un piccolo risparmiatore può arrivare anche a tali cifre.

Se, infatti, il titolo scende, non esercita l’opzione e paga il premio, mentre se il titolo sale lo può rivendere poco dopo l'incasso.

Le opzioni su azioni sono di tipo americano, cioè il diritto a comprare (o a vendere) può essere esercitato in qualsiasi momento.

Le opzioni, poi, se salgono, possono essere vendute.

venerdì, gennaio 20, 2006

COME STA ANDANDO IL PORTAFOGLIO PAOLA



Oggi vediamo come sta andando il portafoglio proposto il 09/12/2005 (poco più di un mese fa), che chiameremo Paola, perché l’ho elaborato per la mia amica, che ha una bassa propensione al rischio:

1) 40% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Valeva 107.19, oggi vale 107.15;
Se avessimo investito 40000 euro, oggi ne avremmo 399985.07.

2) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Valeva 118.10, oggi vale 118.70;
se avessimo investito 10000 euro, oggi ne troveremmo 10050.80.

3) 10% ETF EUROMTS GLOBAL L
(costituito da obbligazioni governative area euro)
Valeva 112.94, oggi vale 113.41;
se avessimo investito 10000 euro, oggi ne troveremmo 10086.81.

4) 10% ETF MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Valeva 145.04, oggi vale 149.20;
se avessimo investito 10000 euro, oggi ne troveremmo 10261.35.

5) 8% ETF ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Valeva 10.65, oggi vale 10.52;
se avessimo investito 8000 euro, oggi ne troveremmo 7902.35.

6) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Valeva 103.77, oggi vale 104.38;
se avessimo investito 5000 euro, oggi ne troveremmo 5029.39

7) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Valeva 126.01, oggi vale 126.29;
se avessimo investito 5000 euro, oggi ne troveremmo 5011.11.

8) 5% ETF MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Valeva 80.01, oggi vale 82.20;
se avessimo investito 5000 euro, oggi ne troveremmo 5136.86.

9) 5% ETF MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Valeva 10.70, oggi vale 11.11;
se avessimo investito 5000 euro. Oggi ne troveremmo 5191.59.

10) 2% ETF FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni cinesi)
Valeva 50.52, oggi vale 55.38;
se avessimo investito 2000 euro, oggi ne troveremmo 2192.40.

In totale, se avessimo investito 100000 euro, oggi il portafoglio sarebbe cresciuto a 100847.73 euro.

Il guadagno lordo sarebbe stato dello 0.85%.

Come si può notare, la componente obbligazionaria, che incide in questo portfolio per il 70%, è rimasta quasi invariata.

E’, infatti, cresciuta di sole 163.18 unità, passando da 70000 a 70163.18 euro.

Il guadagno percentuale lordo della parte obbligazionaria è dello 0.23%.

Il guadagno lordo, invece, della parte azionaria è del 2.28% e questa è cresciuta da 30000 a 30684.55 euro.

giovedì, gennaio 19, 2006

UNA SPECULAZIONE A BUON FINE



L'avventura fortunata con Cirio (vedi post precedente) mi ha fatto scoprire un altro titolo: La Doria.

Durante il crack della finanziaria, si diceva che qualora vi fosse stata uno spezzatino della società, ne avrebbe beneficiato La Doria.

Un giorno, mentre ero a casa dal lavoro, lessi sul televideo un rumour del genere.

Guardai il titolo, che fino a quel momento era in perdita di oltre il 2% e vidi che comiciò a schizzare all'insù.

Quando raggiunse il +5%, mi affrettai al telefono e ne comprai 200 al prezzo di 2.28 euro.

Era il 09/01/2004.

Quattro giorni dopo, rivendetti le azioni al prezzo di 3 euro.

Il giorno precedente avevano addirittura raggiunta il prezzo di 3.61 euro, ma non riuscii a venderle.

Nei mesi successivi, l'azione scese anche al di sotto del prezzo iniziale.

Raggiunse, infatti, il prezzo di 1.85 euro.

Poi, ricomincio a salire.

Il guadagno lordo con quest'azione fu del 31.58%, mentre quello netto (sottratte le spese di compravendita e gestione) del 23.26%.

La morale è: ogni esperienza conta e dalle esperienze bisogna trarne il massimo beneficio.

mercoledì, gennaio 18, 2006

LE OPZIONI 2



Per le opzioni esiste un lotto minimo. Non si può comprare una sola opzione

Sia le opzioni call sia le put si dicono at-the-money quando il prezzo dello strike è uguale o molto vicino al prezzo del sottostante.

Quando lo strike è maggiore del prezzo del sottostante si dice che le opzioni call sono out-the-money e le put in-the-money.

Viceversa, le azioni call sono in-the money e le put out-the money quando il prezzo dello strike è inferiore a quello del sottostante.

Le opzioni sono influenzate da sette fattori:

1) Il prezzo del sottostante: al suo aumentare le call aumentano e le put diminuiscono;

2) Lo strike price: conviene esercitare le opzioni in-the-money;

3) La volatilità: al suo aumentare aumentano sia le call sia le put;

4) Il tempo di scadenza: man mano che si avvicina la scadenza sia le call sia le put perdono di valore;

5) Il tasso di interesse: il suo aumento fa aumentare le call e diminuire le put;

6) Il dividendo: l’erogazione fa diminuire le call e aumentare le put;

7) Fattori psiclogici: sono situazioni non prevedibili che riguardano il sottostante che modificano i prezzi dell'opzione.

martedì, gennaio 17, 2006

ALTRE BANCHE POPOLARI E BANCA PROFILO



BANCA POPOLARE ITALIANA detiene quasi 1000 sportelli e gestisce 38000 milioni di euro.

Il titolo è in discesa dal marzo 2000 quando valeva 17.38 euro.

Ha un p/e di 2.78 e un dividendo yield del 3.32%.

Ha una capitalizzazione di 3899 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE. Oggi quota 8.21 euro.


BANCA POPOLARE MILANO è una banca commerciale che si occupa dei servizi di retail, private e investment banking, asset manegement e assicurazione.

L’azione è in salita dall’ottobre 2000 ed è in prossimità della resistenza a 9.5 euro.

Ha un p/u di 31.05 e un dividendo yield del 1.36%.

Possiede una capitalizzazione di 3914 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE o ACCUMULARE se nei prossimi giorni dovesse confermare il superamento della resistenza a 9.5 euro. Oggi quota 9.545.


BANCA POPOLARE DI SPOLETO Ha 88 sportelli nelle province di Perugia, Rieti, Terni, Rieti, Roma, Macerata, Viterbo e Siena.

Il titolo è in salita dall’ottobre 2001 ed è a ridosso della resistenza a 11 euro.

Ha u p/e di 26.95 e un dividendo yield del 3.14%.

Capitalizza 239 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 10.797 euro.


B.P.U Banca è nato dalla fusione della Banca Popolare di Bergamo con quella Commercio e Industria. Il gruppo possiede altre 1200 filiali, di cui 500 in Lombardia.

L’azione sale dalla quotazione.

Ha un p/u di 22.52 e un dividendo yield del 3.63%

Ha una capitalizzazione di 6574 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 18.901 euro.


BANCA POPOLARE VERONA NOVARA possiede oltre 1150 sportelli, distribuiti quasi interamente nel Nord Italia.

Il titolo sale dal febbraio 2003.

Ha un p/e di 16.34 e un dividendo yield del 2.77%.

Possiede una capitalizzazione di 6741 milioni di euro

Il consiglio è ACQUISTARE. Oggi quota 18.038 euro.


BANCA PROFILO si occupa di private banking e area finanza con 10 spertelli nel centro-nord e uno a Lugano.

L’azione è in salita dal febbraio 2003, ma nel febbraio 2000 valeva 11.075 euro.

Ha un p/u di 20.04 e un dividendo yield del 5.22%.

Capitalizza 262 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Oggi quota 2.107 euro.

lunedì, gennaio 16, 2006

OGGI PROPONIAMO MILANO ASSICURAZIONI ORDINARIE




Oggi acquistiamo Milano Assicurazioni ardinarie.

Non abbiamo scelto le azioni rnc, perché non sono a sconto rispetto a quelle ordinarie.

L’azione sale dall’aprile 2002 e ha rotto le maggiori resistenze.

Ha un p/e di 10.99 e ha distribuito un dividendo yield del 4.24%.

Il pay out è inferiore al 50%.

Il ROE e l’ebit margin sono interessanti

Milano ass. ord. capitalizza 2571 milioni di euro.

In aggiunta, anche se dovrebbe esulare da questo blog, ci potrebbe essere una componente speculativa.

Tale titolo, infatti, potrebbe essere riassorbito da Fondiaria Sai R.

Per questi motivi, consigliamo di acquistarlo ad un prezzo compreso tra 5.8 e 6.1 euro.

Uno stop loss potrebbe essere messo a 5.4 euro.

venerdì, gennaio 13, 2006

PORTAFOGLIO ETF (PROFILO DI RISCHIO MEDIO)



Oggi proponiamo un portafoglio etf per chi ha un profilo di rischio medio:

1) 20% ETF Lyxor MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Commissioni totali annue: 0.4% , oggi quota 150.93;

2) 20% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, oggi quota 107.41;

3) 10% ETF ISH ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Commissioni annue totali: 0.4% oggi quota 10.67;

4) 10% ETF Lyxor MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Commissioni totali annue: 0.4%, oggi quota 83.21;

5) 10% lyxor ETF EUROMTS GLOBAL
(costituito da 106 obbligazioni governative in euro di Stati area euro)
Commissioni annue totali: 0.165%, oggi quota 113.94;

6) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, oggi quota 119.90;

7) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Commissioni totali annue: 0.20%, oggi quota 105.17;

8) 5% ETF ISH ISHARES MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.59%, oggi quota 11.59;

9) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Commissioni totali annue: 0.20%, oggi quota 126.94;

10) 3% NASDAQ 100 EQQQ
(costituito da azioni tecnologiche U.S.A dell’indice nasdaq)
Commissioni annue totali 0.20%: oggi quota 35.68;

11) 2% ETF ISH ISHARES FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni cinesi)
Commissioni annue totali: 0.74%, oggi quota 54.60.

giovedì, gennaio 12, 2006

IL PRIMO TITOLO VENDUTO IN PERDITA


Il primo titolo che vendetti in perdita, fu: S.S. Lazio.

Un bel giorno decisi di abbandonare le mie teorie e provare a speculare.

Scelsi il titolo Lazio perché poco tempo prima aveva avuto una ottima performance di speculazione e credevo che ciò si potesse ripetere.

Saggiamente ne acquistai una quantità esigua.

Il 22/07/2003 comprai 2000 azioni al prezzo di 0.061 euro per un controvalore, comprese le spese, di 132 euro.

Il titolo si apprezzò leggermente e poi cominciò a scendere.

Non contento, aggiunsi a tale pacchetto di azioni, altri 3000 titoli (il 18/12/2003) al prezzo di 0.0465 euro per un controvalore, comprese le spese, di 149.5 euro.

Il titolo continuò a scendere.

La società fece, poi, un operazione di accorpamento azioni (ogni 100 titoli ne veniva restituito uno).

L’operazione non mi piaceva. in quanto non ci vedevo chiaro.

Il 10/02/2004 vendetti entrambi i pacchetti azionari al prezzo di 2.94 euro.

La perdita netta per i due pacchetti azionari fu rispettivamente del 52.63% e del 39.04%.

Nonostante il valore percentuale elevato, dato che l’investimento era minimo, perdetti solo 127.83 euro.

Come mi comportai con Lazio?

Nell’acquisto sciaguratamente, perché avevo abbandonato le mie teorie, tra l’altro per uno dei peggiori titoli dell’indice.

Nella vendita saggiamente, dato che, ora, il titolo quota 0.3055 euro. Con questo prezzo avrei perso quasi completamente il capitale investito.

Questa esperienza mi fece capire cosa volesse dire: "per investire in borsa bisogna saper vendere anche in perdita", ovviamente per evitare di incappare in ulteriori debacle del titolo.

La minusvalenza acquisita, inoltre, mi servi per pagare meno imposte nelle più fortunate vendite successive.

mercoledì, gennaio 11, 2006

LE OPZIONI



Le opzioni sono contratti che danno il diritto, ma non l'obbligo, al compratore di acquistare (call) o vendere (put) un sottostante (indici, titoli, valute, ecc.) ad un determinato prezzo (strike) ad una certa data (opzioni di tipo europeo) o entro un determinato periodo (americane) previo pagamento di un premio.

Il contratto è stipulato tra un compratore e un venditore.

Il piccolo risparmiatore dovrà sempre essere compratore e mai venditore.

La vendita di opzioni, infatti, è un attività speculativa o di copertura che può produrre grandi perdite e richiede notevole preparazione.

Nell’acquisto di opzioni la perdita si limita al premio pagato.

E’ bene concentrarsi solo sulle opzioni di indici e di azioni.

Sulla Borsa Italiana sono quotate opzioni sull’indice S$P/mib e su tutte le sue azione.

Le opzioni sull’indice scadono nei due mesi più vicini, a marzo, giugno, settembre e dicembre più prossimi, a giugno e dicembre dei due anni successivi.

Le opzioni su azioni hanno le stesse scadenze, limitatamente ad un anno.

Il diritto a esercitare le opzioni scade il terzo venerdì del mese.

L’ANALISI DI ALTRE BANCHE



BANCA INTESA è presente su tutto il territorio italiano con oltre 3000 sportelli e in altri 20 paesi con oltre 800 sportelli.

Le azioni ordinarie salgono dall’ottobre 2002 e hanno corretto oltre il 50% dal massimo dell’ aprile 1998 a 6.36 euro, mentre le rnc sono in ascesa dell’ottobre 2002 e fanno segnare sempre nuovi massimi.

Hanno rispettivamente un p/e di 16.22 e 15.13 e un dividendo yield del 2.38% e del 2.81%

Hanno una capitalizzazione di 26427 e di 3845 milioni di euro.

Il consiglio è ACQUISTARE le ordinarie e ACCUMULARE le rnc. Oggi quotano 4.414 e 4.118 euro.


BANCA ITALEASE è una società per la locazione finanziaria. Si occupa di leasing, factoring, renting, finanziamenti, prodotti assicurativi, gestione e re-marketing beni immobili e mobili ed è, anche, una banca concessionaria.

Sale dalla quotazione (giugno 2005).

Ha un p/u di 33.5 e non ha distribuito dividendi in quanto neoquotata.

Possiede una capitalizzazione di 1692 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 22.25 euro.


BANCA LOMBARDA possiede circa 800 sportelli e gestisce 74 miliardi di euro.

E’ in fase laterale da anni ed è vicina alla resistenza a 12.75 euro.

Ha un p/e di 25.8 e un dividendo yield del 2.88%.

Capitalizza 3914 milioni di euro

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 12.206 euro.


BANCA POPOLARE ETRURIA e LAZIO possiede 150 sportelli nelle regioni Toscana, Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo (e 1 in Lombardia) e il titolo fa parte del segmento Star della Borsa italiana.

E’ in salita dal settembre 2001.

Ha un p/u di 24.63 e un dividendo yield del 2.32%.

Possiede una capitalizzazione di 766 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 14.246 euro.


BANCA POPOLARE INTRA possiede 72 filiali nelle province di Verbania, Novara, Varese, Mlano e Como e l'azione è quotata al segmento star.

E’ in fase laterale dal 1999. Si può acquistare se supera la resistenza a 14.15.

Ha u p/e di 32.65 e un dividendo yield del 1.56%.

Ha una capitalizzazione di 622 miioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Oggi quota 12.872 euro.

lunedì, gennaio 09, 2006

L'AZIONE DI QUESTA SETTIMANA E' PREMUDA



Premuda è un gruppo armatoriale che trasporta merci liquide e secche alla rinfusa.

L'azione sale da molti anni.

Il titolo ha, inoltre, raggiunto la media mobile a 200 giorni ed è subito ritornato verso quella a 100 giorni.

Possiede una capitalizzazione di 295 milioni di euro.

Ha un p/e di 8.06.

Ha distribuito un dividendo yield del 3.39% e una azione gratis ogni 20 detenute.

Ha dimezzato l'indebitamento.

Nonostante il calo del mercato dei noli, per Premuda si prevede un anno positivo.

Se ne consiglia, pertanto, l'acquisto di 1500 euro ad un prezzo compreso tra 1.65/1.76 euro.

giovedì, gennaio 05, 2006

COME E' ANDATA CON CARIFIRENZE?



Banca Credito di Firenze è un titolo che seguo sin da quando facevo le prove per imparare ad acquistare le azioni.

Nel 2003 Carifirenze aveva buoni fondamentali e si muoveva lateralmente tra il supporto a 1.05 e la resistenza a 1.2 euro.

Avevo deciso di comprarlo sul supporto.

Un giorno, però, ruppe la resistenza a 1.2 euro e lo acquistai.

Lo comprai il 19/09/2003 al prezzo di 1.21 euro per un controvalore di 494 euro.

Dopo circa due mesi (il 25/11/2003), lo rivendetti al prezzo di 1.397 euro.

Il guadagno percentuale lordo fu del 15.45%, mentre il netto del 9.03%.

Nell’acquisto fui molto tempestivo.

L’azione, infatti, dopo la rottura della resistenza continuò a salire per svariati mesi.

Nella vendita seguii la regola,che nel primo anno e mezzo di compravendite azionarie mi ero posto: vendere quando si guadagna all’incirca il 10% netto.

Il titolo nei mesi successivi ha continuato a salire e oggi quota 2.56 euro.

Non mi sono mai pentito della vendita, perché ho realizzato una plusvalenza.

In questi due anni, poi, ho comprato e venduto altri titoli che mi hanno dato delle buone soddisfazioni.

mercoledì, gennaio 04, 2006

PORTAFOGLIO ETF (PROFILO DI RISCHIO ALTO)




Ecco un portafoglio per chi ha una propensione al rischio elevata:

1)20% ETF Lyxor MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Commissioni totali annue: 0.4% , oggi quota 150.83;

2) 15% ETF ISH ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Commissioni annue totali: 0.4% oggi quota 10.50;

3) 15% ETF Lyxor MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Commissioni totali annue: 0.4%, oggi quota 83;

4) 10% ETF ISH ISHARES MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.59%, oggi quota 11.50;

5) 10% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, oggi quota 107.20;

6) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, oggi quota 119.1;

7) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Commissioni totali annue: 0.20%, oggi quota 104.72;

8) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Commissioni totali annue: 0.20%, oggi quota 126.12;

9) 5% NASDAQ 100 EQQQ
(costituito da azioni tecnologiche U.S.A dell’indice nasdaq)
Commissioni annue totali 0.20%: oggi quota 34.18

10) 3% ETF ISH ISHARES FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.74%, oggi quota 51.68;

11) 2% Lyxor ETF CECE EUR
(costituito da azioni ungheresi, ceche e polacche);
Commissioni annue totali: 0.50%. oggi quota 23.26.

Ricordiamo che i fondi ETF replicano un indice, non hanno commissioni di entrata e di uscita e, come le azioni, si possono comprare e vendere in ogni istante di mercato aperto. Sono, inoltre, più a buon mercato dei fondi comuni di investimento (vedi anche un blog precedente) ed è possibile comprarne anche solo una quota.

Un portafoglio come il sopraccitato non è adatto ad una persona che abbia superato i 60 anni.

martedì, gennaio 03, 2006

BANCA DESIO ORD. E RNC, FIDEURAM, FINNAT IFIS, INTERMOBILIARE


BANCA DI DESIO detiene altre 100 filiali in Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio. E’ attiva anche nel mercato assicurativo con Desio Vita e nella gestione del risparmio con Anima.

Le azioni ordinarie sono in salita dall’ottobre 2002, mentre le rnc salgono dal febbraio 2000.

Hanno un p/e di 25.83 e 24.89 e hanno distribuito un dividendo yield del 1.31 e 1.63. Il 22 dicembre ha pagato un dividendo straordinario di 8.3 cent per le azioni ordinarie e di 10 cent per le rnc.

Hanno una capitalizzazione di 728 e 79 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE entrambe le azioni. Il prezzo ufficiale di ieri era 6.24 euro per le ordinarie e di 6.014 per le rnc.


BANCA FIDEURAM fa parte del gruppo San Paolo IMI ed si occupa di private banking. E’ presente anche sul territorio francese. Gestisce oltre 60 miliardi di euro.

Il titolo ha leggermente corretto la forte discesa dal settembre 2000, quando valeva oltre 16 euro.

Ha un p/u di 18.67 e ha distribuito un dividendo yield del 3.46%

Possiede una capitalizzazione di 4624 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Il prezzo ufficiale di ieri è 4.628.


BANCA FINNAT è un istituto specializzato nei servizi finanziari.

L’azione sale dal novembre 2002.

Ha un p/e di 40.49 e ha distribuito un dividendo yield del 0.87%.

Capitalizza 401 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Il prezzo ufficiale di ieri era 1.151.


BANCA IFIS è una società di factoring presente in Italia e in Europa.

Il titolo ha appena concluso un aumento di capitale completamente sottoscritto ed è in ascesa dal giugno 2003.

Ha un p/u di 31.74 e ha distribuito un dividendo yield del 1.09%.

Ha una capitalizzazione di 286 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Il prezzo ufficiale di ieri è 9.971.


BANCA INTERMOBILIARE si occupa di private banking. Gestisce oltre 14 miliardi di euro.

L’azione sale dall’ottobre 2002, ma nel settembre 2000 valeva oltre 13 euro.

Ha un p/u di 34.74 e ha distribuito un dividendo yield del 2.31%.

Possiede una capitalizzazione di 1154 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Il prezzo ufficiale di ieri era di 7.533 euro.

lunedì, gennaio 02, 2006

IL PRIMO ETF DELL'ANNO E': LYXOR MSCI EMU GROWTH


Oggi acquistiamo circa 1500 euro dell’ETF: Lyxor MSCI EMU GROWTH.

E’ un etf composto da circa 200 azioni di 12 paesi dell’area euro ad alte prospettive di crescita.

E’ quotato in euro e non ha, quindi, il rischio di cambio.

Le spese totali di gestione sono dello 0.40% annue.

Il prezzo odierno si muove attorno agli 82 euro

Consigliamo, perciò di acquistarne 18 quote.

Ricordiamo che, essendo un fondo etf, se ne può comprare anche solo una quota per una spesa di circa 82 euro.

venerdì, dicembre 30, 2005

LE AZIONI PER IL 2006


Terrei buono il portfolio di Felice (vedi post di settimana scorsa) e apporterei alcune modifiche.

Venderei Cremonini al prezzo di 2.0240.

Otterrei così una plusvalenza lorda del 6.52%.

Il 6.52% di 1500 euro è pari a 97.80 euro.

Acquisterei Acea, Linificio, Pirelli R.E. e San Paolo IMI rispettivamente al prezzo di 8.395, 3.024, 46.05 e 13.201

Il portafoglio sarebbe, così, composto da 26 titoli (Acea, Asm Brescia, Astaldi, BB biotech, Banca Pop. Milano, Brembo, Buzzi Unicem r.,CDC, Credem, Enel, Emak, Ergo prev., Fondiaria Sai r., Italcementi r., Linificio, Milano Ass., Navigaz. Montanari, Pirelli R.E.,Premafin, Premuda, S. Paolo IMI, Snam Rete Gas, Sogefi, STM, Unicredito, Unipol).


Se, invece, si volesse partire con un nuovo portafoglio (lo chiameremo Felice 2), si potrebbero acquistare gli stessi titoli, eccetto Banca Popolare di Milano, Enel e Unipol.

Il numero di azioni diventerebbe, così, 23.

Per gran parte dei titoli, si dovrebbe spendere 1500 euro.

Per quanto riguarda BB Biotech, CDC, Ergo Previdenza, Fondiaria Sai r. e Unicredito, se ne dovrebbero comprare per un controvalore pari a 1000 euro.

La spesa, per chi dovesse acquistare l’intero portfolio, sarebbe di 32000 euro

giovedì, dicembre 29, 2005

INSIEME A TIM COMPRAI BENI STABILI



Lo stesso giorno in cui acquistai T.I.M. , comprai anche Beni Stabili.

Scelsi le due azioni per gli stessi motivi ed esse si comportarono quasi allo stesso modo.

Acquistai 1000 azioni al prezzo di 0.48 euro per una spesa complessiva (comprese le spese) di 490 euro.

Il titolo, come T.I.M. i primi mesi scese sino al valore di 0.365 euro.

Con la ripresa dell’indice generale, il titolo salì.

L’ascesa di Beni Stabili fu più repentina di quella di T.I.M.

Rivendetti, così, a quasi un anno di distanza (il 03/12/2003), il titolo al prezzo di 0.53 euro.

Il guadagno lordo (compreso il dividendo) fu del 17.07%, mentre quello netto (sottratte le spese di compravendita e gestione) del 12.47%.

Come mi comportai con questa azione?

Nell’acquisto,abbastanza bene, perché il titolo aveva buoni fondamentali,anche se il momento non era il più adatto per investire in azioni.

Nella vendita, come costante nelle prime mie operazioni societarie, non riflettendo con calma.

Il titolo, infatti, per l’analisi tecnica non aveva dato alcun segnale di ribasso.

Beni Stabili, oggi, quota 0.8191, ma ha raggiunto un massimo di 0.935 e, inoltre, ha distribuito due dividendi.

In quel periodo ero, però, convinto che si dovesse vendere raggiunto il guadagno di circa il 10%.

mercoledì, dicembre 28, 2005

FINISCE LA PRIMA LETTERA E SI COMINCIA CON LA B


AZIMUT è una società specializzata nella gestione del risparmio, che tramite promotori finanziari offre anche assistenza personalizzata per la costruzione del portafoglio a privati, banche , assicurazioni e industrie.

L’azione è in ascesa dall’agosto 2004, poco dopo la quotazione.

Ha un p/e negativo, ma ha distribuito un dividendo yield dello 0.76%.

Ha una capitalizzazione di 926 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE . Ieri quotava 6.548 euro.


BANCA ANTONVENETA è nata dalla fusione di Banca Antoniana e Banca Popolare Veneta. E’ uno dei maggiori gruppi bancari italiani con più di 1000 sportelli.

Il titolo sale dal dicembre 2002..

Ha un p/u di 28.7 e ha distribuito un dividendo yield del 1.7%.

Possiede una capitalizzazione 8114 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 26.26 euro.


BANCA BILBAO V. è un gruppo multinazionale di servizi finanziari con 91000 impiegati e oltre un milione di azionisti in 32 Paesi.

L’azione sale dal marzo 2003 quando valeva 7.3 euro, ma non ha ancora superato il suo massimo storico di 17.55 euro.

Il suo prezzo/utili è di 21.62, mentre il dividendo yield è dello 0.76%.

La sua capitalizzazione è di 48209 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 15.068 euro.


BANCA CARIFIRENZE è una banca che fornisce un servizio completo sia alle aziende sia hai privati. Ha una partecipazione del 50% in Findomestic, che si occupa di credito al consumo.

Il titolo è in salita dall’ottobre 2001.

Ha un p/e di 27.6 e ha distribuito un dividendo yield del 2.09%.

Capitalizza 2855 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 2.484 euro.


BANCA CARIGE è un gruppo che si occupa del settore bancario, finanziario, previdenziale ed assicurativo e possiede poco meno di 500 sportelli bancari.

L’azione ordinaria sale da molti anni, la risparmio dal dicembre 2002.
.
L’ordinarie hanno un p/e di 35.53, mentre la risparmio di 51.74.

Hanno distribuito un dividendo yield rispettivamente del 2.25%. e del 1.96%.

Possiedono una capitalizzazione rispettivamente di 3131 e 737 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE entrambe le azioni. Ieri quotavano: 3.218 euro le ordinarie e 4.697 le risparmio.

martedì, dicembre 27, 2005

UN ALTRO ETF SI AGGIUNGE AL NOSTRO PORTAFOGLIO



Oggi aggiungiamo al nostro portafoglio, l’Etf: IShares Euro Corporate Bond.

E’ un fondo Etf composto da obbligazioni corporate, cioè di aziende.

Tratta solo obbligazioni in euro, non soggette, quindi, al rischio cambio e molto liquide.

Si occupa solamente di aziende, che hanno come minimo rating “investment grade”.

Come tutti i fondi Etf, non ha commissioni di entrata e uscita ed è vendibile,come le azioni, in qualsiasi momento di mercato aperto.

Le commissioni di gestione sono dello 0.20% annue.

Trattandosi di un fondo etf , possiamo raggiungere il limite massimo di spesa consigliato (1500 euro).

Siccome il prezzo odierno è circa 126 euro, se ne possono acquistare anche 12 quota.

La minima spesa è, comunque, pari ad una quota. Oggi circa 126 euro.

venerdì, dicembre 23, 2005

IL PORTFOLIO DI FELICE



Il mio amico Felice giusto un anno fa mi chiese di indicargli qualche titolo per investire un certo capitale.

Non mi sembrava giusto indicargliene qualcuno, è preparai un portafoglio con 23 titoli:
Asm Brescia quotava 2.537 ora quota 2.553+ dividendo 0.100=2.653 variazione + 4.57
Astaldi quotava 3.134 ora quota 5.091+ dividendo 0.075=5.166 variazione + 64.83
BB Biotech quotava 49.230 ora quota 50.91+ dividendo 2.40=53.31 variazione + 8.28
B.P. Milano quotava 6.293 ora quota 9.546+ dividendo 0.275=9.821 variazione + 56.02
Brembo quotava 5.460 ora quota 6.368+ dividendo 0.180=6.548 variazione + 19.92
Buzzi U. r. quotava 7.525 ora quota 9.248+ dividendo 0.314=9.562 variazione + 27.06
CDC quotava 10.151 ora quota 9.126+ dividendo 0.560=9.686 variazione - 4.58
Cremonini quotava 1.900 ora quota 2.094+ dividendo 0.061=2.151 variazione +13.21
Credem quotava 7.135 ora quota 9.542+ dividendo 0.250=9.792 variazione + 33.22
Enel quotava 7.157 ora quota 6.792+ dividendi 0.550=7.342 variazione + 2.66
Emak quotava 3.721 ora quota 4.799+ dividendo 0.145=4.944 variazione + 32.86
Ergo previd. quotava 4.242 ora quota 5.198+ dividendo 0.174=5.372 variazione + 26.66
Fond. Sai r. quotava 13.040 ora quota 21.14+ dividendo 0.802=21.942 variazione + 68.26
Italcementi r. quotava 8.268 ora quota 10.649+ dividendo 0.33=10.979 variazione + 32.79
Milano Ass. quotava 4.083 ora quota 5.725+ dividendo 0.260=5.985 variazione + 46.58
Nav. Montanari quotava 2.396 ora quota 2.983+ dividendo 0.080=3.063 variazione + 27.83
Premafin quotava 1.221 ora quota 2.031+ dividendo 0.010=2.041 variazione + 67.15
Premuda quotava 1.376 ora quota 1.694+ dividendo 0.060=1.754 variazione + 27.47
Snam Rete Gas quotava 4.252 ora quota 3.515+ dividendi 1.200=4.715 variazione + 10.88
Sogefi quotava 3.402 ora quota 4.283+ dividendo 0.160=4.443 variazione + 30.59
STM quotava 14.583 ora quota 15.486+ dividendo 0.12=15.606 variazione + 7.01
Unicredito quotava 4.203 ora quota 5.75+ dividendo 0.205=5.955 variazione + 41.68
Unipol quotava 3.345 ora quota 2.354+ dividendo 0.140=2.494 variazione – 24.44

Mibtel quotava 23067 ora quota 26843+dividendo 575=27419 variazione + 18.86

Se Felice avesse seguito il consiglio avrebbe avuto un guadagno del 26.94% e avrebbe battuto l’indice generale del 42.84%.

Tale guadagno sarebbe leggermente superiore se avesse aderito all’aumento di capitale Unipol.

giovedì, dicembre 22, 2005

LA COMPRAVENDITA DI TIM



Il mio terzo acquisto fu T.I.M.

Fu acquistata due mesi dopo le mie prime due azioni (il 17/12/2002) e con il mercato ancora in fase orso (= ribasso).

Acquistai 100 azioni al prezzo di 4,7 euro che con le spese faceva 480 euro.

Ne comprai una quantità vicina ai miei parametri perchè mi ero informato bene sul bilancio e sui fondamentali del titolo.

Non ne acquistai di più, perchè l'azione stava scendendo insieme all'indice generale.

Ero convinto che il trend a breve sarebbe cambiato.

Infatti tre mesi dopo l'indice generale cominciò a salire.

T.I.M. in un primo momento scese fino a 3.56 euro, ma non vendetti, perchè credevo, che dati i buoni fondamentali, prima o poi avrei avuto ragione.

Poi, cominciò a salire, ma lentamente, forse si aspettava la notizia che avrebbe dovuto venire.

Infine, fu annunciata un O.P.A.S. da parte di Telecom Italia al prezzo di 5,6 euro e l'azione salì vorticosamente per portarsi verso tale prezzo.

Naturalmente aderii all'offerta, anche se non ero d'accordo con l'operazione.

L'offerta, infatti, non fu fatta a favore dei piccoli risparmiatori, perchè in cambio di una delle migliori società quotate veniva data una società con molti debiti.

Considerate le possibilità e il guadagno ottenuto, anche se avevo preso in considerazione l'idea di tenere il titolo per molti anni, aderii.

Il guadagno netto fu del 20.78% (compreso i dividendi), mentre quello lordo (sottratte le spese di acquisto e gestione) fu del 18.96%.

Per le offerte pubbliche (O.P.A. o O.P.A.S.) non si hanno spese di vendita.

Naturalmente l'operazione non era tutta in contanti, così, mi rimasero sul groppone 7 azioni T.I.M. che diventarono 12 Telecom Italia.

Come mi comportai con il titolo?

Nell'acquisto bene perchè avevo scelto una delle migliori due azioni del listino principale.

Nella vendita, viste le possibilità, egregiamente perchè, in seguito, l'oggetto dello scambio perse valore.

mercoledì, dicembre 21, 2005

CONSIDERAZIONI


Mai vendere o comprare titoli o altri strumenti finanziari al meglio, cioè senza limite di prezzo. Potrebbe essere pericoloso soprattutto per azioni con pochi scambi. Sempre, quindi, dare un valore alle nostre operazioni di compravendita.

I nostri consigli valgono per il medio-lungo termine, cioè per un periodo uguale o superiore a due anni e se in quell'arco di tempo non vi sono notizie importanti per la società.

Nessuno, nel breve periodo, ha la sfera di cristallo.

Nel breve termine, il titolo più sano dal punto di vista fondamentale può perdere il 30/40%, mentre il meno in salute puo’ guadagnare anche di più.

Stop loss è lo stop alle perdite, cioè è una tecnica per limitare le perdite.

Le holding sono un’insieme di società partecipate. Vengono costituite per migliorare la gestione e diminuire la pressione fiscale all’interno di uno stesso gruppo.

Start up sono nuove aziende, che normalmente hanno grandi debiti e sono ben lungi dal raggiungere il pareggio di bilancio

Black list è la lista nera della borsa italiana. Le società, incluse in essa, hanno l’obbligo di informazione mensile al Mercato.

Debt/equity è il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi. Esprime l’indebitamento di una società e non dovrebbe essere superiore all’unità.

Post è una pagina di questo blog.

martedì, dicembre 20, 2005

ALTRE AZIENDE CON LA LETTERA A



ART'E' è una società di marketing che avvicina l'artista al pubblico, realizzando e proponendo importanti opere italiane e straniere a tiratura limitata.

Il titolo è in discesa dalla quotazione quando valeva 65 euro.

Ha un p/u negativo e non distribuisce dividendi.

Ha una capitalizzazione di 40.5 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE. Ieri quotava 11.341 euro.

ASM S.p.A. è una multiutility che si occupa di: energia elettrica, gas, acqua, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, ambiente e telecomunicazioni.

L'azione è in ascesa dall'agosto 2003.

Ha un p/e di circa 17,5 e ha distribuito un dividendo yield che si avvicina al 4%.

Capitalizza 1960 milioni di euro.

Il consiglio è ACQUISTARE. Ieri quotava 2.531 euro.

ASTALDI è la seconda società di costruzioni italiana per dimensioni. Si occupa di: ferrovie e metropolitane; strade e autostrade; aeroporti e porti; ponti, viadotti e tunnel; lavori idraulici e idrelettrici; complessi di edilizia civile e industriale.

Il titolo sale dal febbraio 2003, quando valeva 1.55 euro.

Ha un p/u di 17 e ha distribuito un dividendo yield dell'1,5%.

Possiede una capitalizzazione di 495 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 5.03 euro.

AUTOGRILL è il primo operatore al mondo nei servizi di ristoro al viaggiatore e il terzo nella ristorazione commerciale moderna. Opera in 16 Paesi con oltre 4000 punti vendita.

L'azione è in fase laterale dall'agosto 99.

Ha un p/e di 31 e ha distribuito un dividendo yield di circa l'1.7%.

Ha una capitalizzazione di 2939 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE. Ieri quotava 11.553 euro.

AUTOSTRADA TO-MI è una holding operante nel settore autostradale, gestendo 500km tramite società controllate e ulteriori 500km tramite la collegata SIAS.

Il titolo è in ascesa da numerosi anni.

Ha un p/u di 13.5 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.

Capitalizza 1411 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 16.038 euro.

AUTOSTRADE gestisce la più estesa rete autostradale europea a pedaggio. E' presente anche negli U.S.A.

L'azione sale da anni.

Ha un p/e di 26 e ha distribuito un dividendo yield del 2.5%.

Possiede una capitalizzazione di 11.760 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE per i debiti troppo elevati, pur non essendo una start up. Ieri quotava 20.57 euro.

lunedì, dicembre 19, 2005

OGGI CONSIGLIAMO BB BIOTECH



Al nostro portafoglio viene aggiunto BB Biotech.

E' un azione del nuovo mercato e appartiene al Techstar.

Valgono, perciò, le considerazioni fatte settimana scorsa per CDC.

E' una società d'investimenti, quotata a Zurigo, Francoforte e Milano, che detiene partecipazioni in società che svolgono ricerca, commercializzazione e sviluppo di nuovi farmaci.

Il titolo recentemente ha rotto la resistenza a 49 euro, per poi rimbalzare di nuovo verso il prezzo di 49 euro, che ora è diventato supporto.

Ha un p/e di circa 8,5.

Ha distribuito un dividendo di 2,4 euro.

Per calcolare il dividendo yield bisogna tenere conto della doppia imposizione da parte dello Stato Svizzero e Italiano e, come abbiamo già detto, per un piccolo risparmiatore non è conveniente mettere in pratica la procedura di rimborso.

Capitalizza 1269 milioni di euro.

Se ne consiglia l'acquisto al prezzo di 49/50 euro.

venerdì, dicembre 16, 2005

APPROFONDIMENTO DI ACTELIOS


Mi è stato chiesto di eseguire un'analisi più accurata sul titolo Actelios.

Le ultime notizie sul titolo sono: che delle società controllate e partecipate hanno firmato delle lettere di impegno per la più importante operazione di finanziamento in Italia, riguardante la produzione di energia rinnovabile, del valore di 1 miliardo di euro. Il finanziamento servirà a diminuire l'emergenza rifiuti in Sicilia.

Il titolo, comunque, nell'ultimo anno ha corso molto e il suo prezzo già incorpora questa notizia.

L'azione, oltre ad avere un p/e elevato, ha anche un debt/equity che va ben oltre l'unità. Ciò significa che il rischio default ha una maggiore probabilità di avvenire.

Ecco perchè il nostro consiglio è NON ACQUISTARE.

Chi possiede l'azione può mantenerla, pechè nel breve la speculazione la può fare da padrona, ache se credo che si assisterà a una lunga fase laterale.

Chi, invece, non lo possiede, è bene che se ne stia alla larga.

I conti, secondo il mio pensiero, si fanno sempre per un periodo di tempo maggiore o uguale a 2 anni.

giovedì, dicembre 15, 2005

IL MIO SECONDO TITOLO


Il secondo titolo che acquistai, fu Cirio finanziaria.

Fu comprato lo stesso giorno di Snam Rete Gas e per gli stessi motivi, tenendo, quindi, conto solo dell'analisi tecnica e non di quella fondamentale.

Ne acquistai una quantità minima, perchè il titolo aveva un p/u negativo.

Rivendetti l'azione il 27/11/2002 a poco più di un mese dall'acquisto.

Il prezzo di acquisto e di vendita furono rispettivamente 0.188 e 0.24.

Il guadagno lordo fu del 21.67%, mentre quello netto del 10.46%.

La così grande differenza tra guadagno netto e lordo fu dovuta alla esigua cifra comprata, ben al di sotto di 500 euro.

Acquistai meno di quello che le mie teorie mi consigliavano, perchè: non avevo esperienze reali, ma solo virtuali di compravendite azionarie; il mercato era in fase di ribasso; conoscevo poco dell'analisi fondamentale del titolo.

La paura si dimostrò fondata.

Comprai, infatti, tale titolo poco prima del suo crack, dovuto al mancato rimborso di bond.

Quando la società andò in default, mentre le azioni continuarono a rimanere in circolazione, le obbligazione diventarono carta straccia, perchè invendibili.

Le azioni, prima, scesero al valore di 0.14 euro, mentre, poi, si scatenò una speculazione, che le portò a 0.25 euro.

Il giorno che i titoli toccarono il minimo, diedi un ordine di vendita a 0.14 euro, ma non trovai il compratore.

Diedi quell'ordine in perdita, perchè fui consapevole che se il titolo fosse stato sospeso a tempo indeterminato, avrei perso tutto il capitale investito su quell'azione.

Il non essere riuscito a venderlo fu una fortuna, perchè mi fece rientrare nella fase speculativa del titolo e, così, riuscii a rivenderlo al prezzo di 0.24 euro, ottenendo una plusvalenza.

Fui orgoglioso del mio operato, anche se il giorno successivo, l'azione salì a 0.25 euro, ma non tutti trovarono il compratore.

Qualche giorno dopo, inoltre, Cirio fu sospesa a tempo indeterminato e la società fallì.

Come mi comportai con questo titolo?

Male per averlo acquistato e bene nella fase di vendita.

La sua vicenda, inoltre, mi fece conoscere un'altro titolo (La Doria), che come vedremo in un prossimo post, acquistai e vendetti in sole ventiquattr'ore.

L'esperienza con Cirio mi convinse dell'importanza dell'analisi fondamentale e dello studio del bilancio.

mercoledì, dicembre 14, 2005

LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE, DELLE MINUSVALENZE E DEI DIVIDENDI



Una plusvalenza è la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di un titolo, quando questo valore è positivo.

Se la differenza tra i due prezzi è negativa, invece, si ha una minusvalenza.

Il capital gain è la differenza tra tutte le plusvalenze e tutte le minusvalenze che si hanno nella compravendita dei titoli.

Sul capital gain grava un'imposta del 12.5%.

Le modalità di pagamento dell'imposta variano in base ai tre regimi di risparmio:

1) della dichiarazione;

2) di risparmio amministrato;

3) di risparmio gestito.

Nel primo caso il risparmiatore provvede sia agli investimenti sia agli adempimenti fiscali.

Nel secondo il risparmiatore provvede agli investimenti e la Banca o la Sim fa da sostituto d'imposta.

Nel terzo caso la banca o la Sim fa le veci del risparmiatore sia per gli investimenti sia per gli adempimenti fiscali.

A noi interessa solo il secondo regime, perchè il primo non è nè comodo nè vantaggioso per un piccolo risparmiatore, metre il terzo viene utilizzato da chi compra fondi comuni di investimento.

Nel risparmio amministrato la banca o la Sim preleva l'imposta sulla plusvalenza derivante dalla vendita di azioni o fondi ETF e la versa allo Stato.

Se, invece, da tali operazioni si hanno delle minusvalenze, queste possono essere compensate con plusvalenze successive. Le imposte già pagate non possono essere compensate.

Le minusvalenze possono essere compensate entro quattro anni.

Anche sul dividendo (vedi un post precedente), per le partecipazioni non qualificate, grava un'imposta del 12.5%.

In teoria, ciò vale anche per le società che distribuiscono dividendi in valuta estera.

In realtà, si ha una doppia tassazione.

Lo Stato estero preleva una ritenuta fiscale in base alle sue leggi e lo Stato italiano, sul rimanente netto, un'imposta del 12.5%.

Le imposte pagate all'estero potrebbe essere recuperate, ma, per piccole somme, non è conveniente mettere in moto tale procedura.

In Italia solo tre società distribuiscono dividendi in valuta straniera. Sono BB Biotech in Franchi svizzeri, Tenaris e Smicroelectronycs in dollari USA.

martedì, dicembre 13, 2005

DA ALITALIA AD ARQUATI



ALITALIA è una compagnia aerea che trasporta passeggeri e merci. E’ composta da 11 società che operano nelle attività tipiche di una compagnia area e in quelle strettamente connesse.

Il titolo è in caduta libera da anni. Pensate che il 20 settembre 2005 valeva 7.57 euro. Fa parte, inoltre, della black list della borsa italiana.

Ha un p/e negativo e non ha distribuito dividendi.

Possiede una capitalizzazione di 127 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE, anche se potrebbe avere un rimbalzo dopo le forti perdite degli ultimi mesi. Ieri quotava 0.9897.


ALLEANZA è una società assicurativa del gruppo Generali, specializzata nel ramo vita e fondata a Genova nel 1898.

Il titolo sale dall’ottobre 2002, ma nel novembre 2000 valeva 18.4 euro.

Ha un p/u di poco inferiore a 22 e ha distribuito un dividendo yield superiore al 3.5%.

La sua capitalizzazione è di 8454 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 9.979.


AMGA è un gruppo nato a Genova che si occupa di servizi energetici, idrici e telecomunicazioni e anche di attività ad elevato know out.

Il titolo è in ascesa dall’ottobre 2002 e ha corretto il 50% della discesa del febbraio 2000.

Ha un p/e prossimo a 24 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore all’ 1.1%.

Ha una capitalizzazione di 584 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 1.677.


AMPLIFON è una società multinazionale con sede a Milano, leader mondiale nella distribuzione di apparecchi acustici e nel loro adattamento alle esigenze dei pazienti ipoacusici.

Il titolo è in salita dall’aprile 2003 quando valeva 13.9 euro. Ora è in atto una correzione che ha riportato il titolo sulla linea di tendenza rialzista.

Possiede un p/u di 43 e ha distribuito un dividendo yield dello 0.48%.

Capitalizza 995 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri quotava 49.97.


ANIMA è una società di gestione del risparmio del gruppo Banca di Desio,caratterizzata dal carattere autonomo della strategia operativa.

L’azione è quotata dal 31 ottobre di questo anno ed scesa da 3.53 a 3.08 euro.

Ha un p/e di 19 e una capitalizzazione di 325 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE. Ieri quotava 3.101.


ARQUATI è una società leader nei componenti d’arredo (arredamento da interno, armadi guardaroba su misura, tende da esterno, tende tecniche a sistemi di scorrimento, cornici artistiche)

Il titolo fa parte della black list della borsa italiana ed è sospeso dal dicembre 2003.

Nel caso il titolo dovesse ritornare in contrattazione, VENDERE al più presto.

lunedì, dicembre 12, 2005

CDC ENTRA NEL NOSTRO PORTAFOGLIO



Oggi aggiungiamo un altro titolo al nostro portafoglio.

Il nome dell’azione è CDC.

Fa parte del Techstar e appartiene al nuovo mercato.

E’, quindi, un titolo che, anche se possiede buoni fondamentali e si trova in un fase interessante per quanto riguarda l’analisi tecnica, potrebbe essere molto pericoloso.

Consigliamo, perciò di acquistarlo per un controvalore compreso tra 500 e 1000 euro.

CDC si occupa di produzione e distribuzione di prodotti IT (è leader in italia). Possiede 500 punti vendita (Computer Discount, Compy e Amico) e 31 Cash & Carry, presidiando anche la Pubblica Amministrazione e le Grandi Aziende. Si occupa anche di internet con Interfree, Portale ed ISP.

Il titolo si trova in prossimità della linea di supporto a 9 euro.

Il suo p/e è di circa 12.

Ha distribuito un dividendo superiore al 6% con un pay out di poco superiore al 70%.

La redditività è superiore al 17%.

Un prezzo che potrebbe essere buono per l’acquisto è compreso tra 8.9 e 9.2 euro.

Uno stop loss potrebbe essere fissato a 8.6 euro.

venerdì, dicembre 09, 2005

PORTAFOGLIO DI FONDI ETF (PROFILO DI RISCHIO BASSO)

Per chi non vuole scervellarsi molto con le azioni e ha un profilo di rischio basso, ecco un portafoglio di fondi ETF:

1) 40% lyxor ETF EUROMTS 3-5Y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 3-5 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 107.19;

2) 10% Lyxor ETF EUROMTS 10-15y master unit
(costituito da titoli di stato area euro con scadenza 10-15 anni)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 118.1;

3) 10% ETF EUROMTS GLOBAL L
(costituito da obbligazioni governative area euro)
Commissioni annue totali: 0.165%, ieri quotava 112.94;

4) 10% ETF MSCI EMU VALUE
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di dividendo)
Commissioni totali annue: 0.4% ieri quotava 145.04;

5) 8% ETF ISHARES S&P 500
(costituito da azioni U.S.A.)
Commissioni annue totali: 0.4% ieri quotava 10.65;

6) 5% ETF LYXOR INFLATION
(costituito da obbligazioni governative indicizzate all’inflazione)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 103.77;

7) 5% ETF IBOXX EUR LIQUID CORPORATE
(costituito da obbligazioni corporate area euro)
Commissioni totali annue: 0.2%, ieri quotava 126.01;

8) 5% ETF MSCI EMU GROWTH
(costituito da azioni area euro con alte prospettive di crescita)
Commissioni totali annue: 0.4%, ieri quotava 80.01;

9) 5% ETF MSCI GIAPPONE
(costituito da azioni giapponesi)
Commissioni annue totali: 0.59%, ieri quotava 10.70;

10) 2% ETF FTSE/HINHUA CINA
(costituito da azioni cinesi)
Commissioni annue totali: 0.74%, ieri quotava 50.52.

Ricordiamo che i fondi ETF replicano un indice, non hanno commissioni di entrata e di uscita e, come le azioni, si possono comprare e vendere in ogni istante di mercato aperto. Sono, inoltre, più a buon mercato dei fondi comuni di investimento (vedi anche un post precedente).

mercoledì, dicembre 07, 2005

LA BORSA CINESE DI SHANGHAI


Nonostante l’economia cinese sia in salute e il suo P.I.L. viaggi al ritmo medio dell’8% all’anno (da ben 22 anni), la borsa cinese di Shanghai non va altrettanto bene.

L’indice di tale borsa è in trend discendente dal luglio 2001.

Le cause sono molteplici.

La principale è che i titoli della borsa di Shanghai negli anni precedenti il 2001 avevano corso parecchio.

Il secondo fattore è la forte presenza dello Stato nelle aziende quotate.

Il terzo fattore è l’inizio di un malcontento popolare.

L’ultimo fattore sono le tensioni con gli altri Stati, in particolare gli USA, dovute alla rivalutazione dello Yuan e all’invasione dei prodotti cinesi nei mercati internazionali.

Per questi motivi e per il fatto che il mercato cinese non è ancora maturo, è pericoloso operare sull’indice di Shanghai.

Credo comunque che chi voglia investire una piccolissima quota del suo capitale su tale indice, non faccia male. Bisogna, però, essere consapevoli che operare contro mercato può essere molto pericoloso.

Credo,comunque, che si possa pensare ad un’inversione di tendenza per questo mercato, visto che l’inflazione e sotto controllo e che l’indice è sceso molto.

martedì, dicembre 06, 2005

ECCO L’ANALISI DI ALTRE SEI AZIONI

ACQUEDOTTO NICOLAY è una società del gruppo AMGA che si occupa dell’approvvigionamento idrico del comune di Genova e di altri comuni. Svolge anche il servizio fognatura nel comune di Casella.

Il titolo recentemente ha rotto la forte resistenza a 3.4 euro.

Ha un p/e superiore a 35 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2.3%.

Capitalizza circa 49 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE questo titolo perché caro e troppo piccolo, anche se chi lo possiede, con la rottura della resistenza, potrebbe realizzare dei buoni guadagni. Il prezzo ufficiale di ieri era 3.645.


AEM TORINO è una società del comune di Torino che si occupa di energia elettrica, teleriscaldamento, illuminazione pubblica, semafori, impianti termici ed elettrici e telecomunicazioni.

L’azione è in ascesa dall’aprile 2003, ma non ha ancora rotto la fortissima resistenza a 2.1 euro. Il suo massimo storico risale alla quotazione ed è di 3.214.

Ha un p/e di circa 23 e ha distribuito un dividendo yield di circa il 2%.

Ha una capitalizzazione di 969 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 2.043.


AEROPORTO DI FIRENZE è la società che gestisce l’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze.

Il titolo è in ascesa dal luglio 2004, ma è ancora lontano dal suo massimo storico della quotazione a 27,6 euro. Si trova, poi, in prossimità della linea di tendenza ribassista di lungo termine.

Ha un p/e di 116 e ha distribuito un dividendo yield di appena lo 0.42%.

La sua capitalizzazione è di circa 125 milioni di euro.

Il consiglio è RIDURRE. Il prezzo ufficiale della seduta di ieri era 13.997.


AISOFTWÅRE è attivo nella progettazione e nello sviluppo delle tecnologie software ad alto contenuto di innovazione (financial solutions, medical solutions, technology solutions e It professional services).

L’azione è in discesa da poco dopo la quotazione quando valeva 17 euro.

Ha un p/e negativo e, quindi, non ha distribuito dividendi.

Ha una capitalizzazione di 38 milioni di euro.

Il consiglio è VENDERE. Il prezzo ufficiale di ieri era 1.124.


ALERION è una holding derivante, in seguito ad aumento di capitale, dalla società immobiliare Fincasa 44. E’ focalizzata sul settore energia e ambiente, energia, real estate, financial e media.

Il titolo è in lenta ascesa da anni.

Ha un p/e di 87 e ha distribuito un dividendo yield di poco superiore al 1%.

Possiede una capitalizzazione di 185 milioni di euro.

Il consiglio è NON ACQUISTARE. Ieri aveva un prezzo ufficiale di 0.4584.


ALGOL opera nell’information & communication technology (ITC) e fornisce soluzioni di network computer su una vasta gamma di prodotti in Italia, Germania e Francia.

Il titolo è sospeso dal settembre 2005.

Non è possibile dare consigli, in quanto non si può operare su tale azione.

lunedì, dicembre 05, 2005

OGGI COMPRIAMO SNAM RETE GAS
















Oggi immettiamo nel nostro portafoglio un’altra utility: Snam Rete Gas.

Questo titolo, nonostante l’erogazione di un dividendo straordinario sostanzioso del valore di 1 euro, sembra non averne risentito.

Mantiene, ancora, la sua impostazione rialzista di lungo periodo.

Si è, inoltre, portato in prossimità della linea di tendenza di lungo termine.

Ha un p/u inferiore a 17.

Ha erogato un dividendo yield superiore al il 5.5%.

Ha una capitalizzazione di 7051 milioni di euro.

La sua redditività è superiore al 9%.

Si consiglia, pertanto, l’acquisto al prezzo di 3.5/3.6 euro.

venerdì, dicembre 02, 2005

RESOCONTO DALLA CINA



La Cina, anche se si chiama ancora comunista, è il paese più capitalista del mondo.

Sotto alcuni aspetti ha superato anche gli Stati Uniti.

E’ considerato, tuttavia, ancora un Paese del terzo mondo, perché non tutte le sue parti sono sviluppate come le regioni dell’est.

I suoi cittadini e i suoi burocrati guardano agli Stati Uniti come modello.

I Mc Donald’s sono dappertutto e le città sono piene di grattacieli. Anche in città considerate piccole, alle fermate degli autobus, per passare il tempo, sono predisposti dei televisori.

L’inglese, tuttavia, lo parlano veramente in pochi. Neanche la maggior parte delle hostess e chi lavora negli alberghi conosce la lingua inglese. Inoltre, questo idioma viene parlato male.

Le città sono inquinate, tanto che alcune sono sempre fosche. I cinesi dicono per l’umidità.

Non mancano, però,milioni di motorini elettrici che costano veramente poco.

Shangai è la città più sviluppata.

In questa metropoli tutti si sentono americani.

Non viene più servito, infatti, neanche il tè al ristorante. Nel resto della Cina, ad ogni pasto, si serve il tè gratuitamente.

La religione più diffusa in questa città, è quella cristiana.

I ricchi che prima si sono spostati nei grattacieli e hanno distrutto le case vecchie, ora ricostruiscono le case in stile antico per ritornare a viverci.

La Cina è piena di contraddizioni.

Alla luce di ciò, penso che non possa fare paura, anche perché non ha più un’identità.

I cinesi dicono che hanno subito numerose invasioni, ma la loro tradizione ha sempre resistito.

Io la penso, come Guido, che li avvisava di stare attenti perchè gli Stati Uniti e il Vaticano sono molto furbi.

Credo, inoltre, che sarà difficile contenere i milioni di poveri che si stanno creando. Sembra che in Cina il problema non esista. Si dice che l’hanno voluto loro perché non hanno voglia di lavorare e sono solo il 7% della popolazione. A me sembra che siano di più.